VENTURE CAPITAL

Eureka! Fund I: primo closing da 38 milioni e primi investimenti per il fondo del technology transfer

La società di Venture Capital EUREKA! Venture SGR annuncia il first closing di Eureka! Fund I (investimenti in Advanced Materials). Hanno contribuito EIF, CDP e Compagnia di San Paolo. L’AD Stefano Peroncini: “Tecnologia, ricerca e trasferimento dell’innovazione sul mercato determinanti per la ripresa economica”

Pubblicato il 30 Lug 2020

Il team di Eureka! Fund I. Da sinistra Massimo Gentili, Anna Amati, Stefano Peroncini, Salvatore Majorana. Rispettivamente un Fisico della Materia, un Architetto, un laureato in Economia e uno in Ingegneria Elettronica

È il vero momento del debutto per la società di Venture Capital EUREKA! Venture SGR: la realtà nata per finanziare idee che provengono dalle università e dai centri di ricerca italiani ha annunciato il first closing del fondo di technology transfer Eureka! Fund I per 38 milioni di euro e l’avvio dei primi investimenti.

La Società di Gestione del Risparmio, costituita a marzo 2019 e autorizzata il 17 dicembre dello stesso anno, è la forma tipica con cui si gestiscono i fondi di venture capital in Italia. A gennaio 2020 ha ottenuto l’autorizzazione di Banca d’Italia ad operare come SGR. L’obiettivo era risultare operativa entro i primi sei mesi dell’anno. E così, sostanzialmente, è stato, nonostante l’emergenza causata dalla pandemia.

Che cosa fa EUREKA! Venture SGR

EUREKA! Venture SGR è il primo operatore indipendente in Italia specializzato in investimenti deeptech, ossia in startup, spin off e pmi provenienti o collegate con Centri di Ricerca e Università e che hanno l’obiettivo di valorizzare sul mercato i risultati delle loro attività di ricerca scientifica, promuovendo tecnologie innovative e spesso di frontiera, in grado di avere un impatto profondo nella vita delle persone, nell’ambiente e nella società in generale.

“Eureka! Fund I – Technology Transfer” è focalizzato su investimenti in Advanced Materials e più in generale in applicazioni e tecnologie riconducibili alla Scienza ed Ingegneria dei Materiali. Il Fondo investe negli stadi proof-of-concept, seed e Round A, anche grazie alla partnership con 22 Università e Centri di Ricerca Scientifica del Paese, tra cui in particolar modo l’Istituto Italiano di Tecnologia e il Politecnico di Torino.

Eureka! Fund può inoltre contare sul supporto dell’Innovation District Kilometro Rosso, con i suoi partner industriali e i laboratori di ricerca, e di META Group, società leader in Europa nei servizi di valorizzazione dei risultati delle attività di ricerca scientifica. Il Fondo Eureka! I annovera il Fondo Europeo per gli Investimenti (EIF) e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) in qualità di anchor investor tramite la piattaforma ITAtech, nata proprio per supportare iniziative di Technology Transfer in grado di valorizzare la ricerca scientifica e tecnologica italiana. Eureka! Fund I beneficia del supporto di InnovFin Equity – lo strumento finanziario sviluppato sotto Horizon 2020 e che rappresenta il programma di riferimento della Unione Europea per la Ricerca e l’Innovazione – e dello European Fund for Strategic Investments (EFSI).

Primo closing a 38 milioni di euro

Il primo closing di Eureka! Fund ha raggiunto una dotazione iniziale di 38 milioni di Euro, grazie al contributo determinante di EIF e di CDP e altri investitori istituzionali, quali la Compagnia di San Paolo, fondazione bancaria da sempre in prima linea nel supportare l’innovazione sul territorio. Hanno investito in Eureka! Fund anche importanti società industriali che credono nella open innovation come strumento per fare vera innovazione: SAES Group, società leader nella produzione di advanced materials (quotata nel segmento Star di Borsa Italiana) e UMBRA Group, società leader nel settore aerospace. Trattandosi di un fondo EuVECA, ossia fondo di Venture Capital ai sensi della normativa europea, Eureka! Fund è inoltre tra i primi fondi in Italia ad aver raccolto capitali anche da investitori HNWI (high net worth individuals). L’obiettivo di raccolta finale è fissato a 50 milioni di Euro.

Stefano Peroncini, Amministratore Delegato EUREKA! Venture SGR, ha commentato: “Se mai ci fosse stato qualche dubbio, oggi abbiamo definitivamente capito quanto tecnologia, ricerca scientifica e trasferimento dell’innovazione sul mercato siano determinanti per una ripresa economica e uno sviluppo che siano davvero sostenibili e a beneficio dell’intera collettività. Consapevoli della missione ambiziosa di Eureka!, siamo orgogliosi di avere tra i nostri partner investitori istituzionali lungimiranti e d’eccellenza, che hanno reso possibile questo importante primo traguardo”. Per quanto riguarda la squadra di lavoro, Peroncini ha commentato: “Eureka! Fund ha un team che vanta una straordinaria complementarità di competenze, cosa che è abbastanza raro per un fondo di venture capital, soprattutto in Italia. Nell’investire in Technology Transfer è infatti necessario saper parlare sia la lingua della scienza sia quella del business. Altrimenti il rischio è quello di non capirsi con il ricercatore e perdere delle opportunità di investimento interessanti. Eureka! è in grado di posizionarsi proprio a metà strada tra la ricerca d’eccellenza (che è rimasta per troppo tempo confinata nei laboratori dei nostri centri di ricerca) e il mercato, anche grazie ad un accesso privilegiato che il team ha al mondo delle Corporate.”

Alain Godard, Amministratore Delegato European Investment Fund, ha commentato “Siamo molto contenti che Eureka abbia raggiunto il suo primo closing nonostante l’attuale difficile situazione economica. Questo dimostra la necessità di questo tipo di investimento, nonché il fatto che investire nelle spin-off deep tech che nascono da progetti di ricerca è oggi realmente possibile.

Francesco Profumo, Presidente Compagnia di San Paolo, ha commentato: “La nostra Fondazione, ibridando capitali pazienti e competenze multidisciplinari, è da anni impegnata nel facilitare il viaggio dal laboratorio al mercato per i risultati prodotti dalle ‘fucine della conoscenza’, come le università e i centri di ricerca. In quest’ottica, il primo closing del Fondo rappresenta un volano per il trasferimento tecnologico in Italia poiché avvicina l’eccellenza scientifica alle opportunità di investimento, permettendo così agli atenei di potenziare gli impatti generati nel solco della loro terza missione.”

Massimo della Porta, Presidente SAES Spa e Amministratore Delegato SAES Group, ha commentato “La ricerca scientifica universitaria e l’industria devono parlarsi, oggi più che mai, per trovare un modo nuovo di fare innovazione. Eureka! rappresenta un efficace strumento per mettere in connessione questi due mondi ancora troppo tempo distanti l’uno dall’altro, al fine di portare alla luce l’enorme potenziale dei nostri centri di ricerca con un’operazione di sistema che valorizzi la capacità italiana di creare e rilanciare sul mercato vera innovazione”.

Antonio Baldaccini, Amministratore Delegato di UMBRA Group, ha commentato “Sostenibilità, innovazione e investimento sui giovani devono essere le priorità per tutti noi imprenditori. Abbiamo individuato in Eureka! una modalità nuova per supportare i giovani che decidono di fare gli imprenditori e cercano di sviluppare i loro sogni in qualcosa di concreto. In Umbra Group da sempre puntiamo alla valorizzazione dei principi etici e della responsabilità sociale, oltre che all’innovazione: grazie ad Eureka! aggiungiamo un tassello importante alla costruzione di un ecosistema dove tutti gli attori – impresa, finanza e ricerca scientifica – fanno la loro parte, mettendosi al servizio di uno scopo più ampio, un’economia del futuro davvero sostenibile”.

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