Il mercato dell’equity crowdfunding, partito con molta fatica circa 4 anni fa in Italia, sta continuando a crescere. Lo strumento che consente di investire online in startup o piccole e medie imprese innovative in cambio di quote societarie è infatti passato da una raccolta di soli 1,308 milioni di euro nel 2014, anno del suo debutto ufficiale, a 4,363 milioni di euro nel 2016 fino al picco di 11,788 milioni registrato nel 2017. Quest’anno – e siamo solo a giugno – è già a quota 11,524 milioni. E da gennaio a marzo 2018 c’è stato un balzo mai effettuato prima, con 5,9 milioni di euro raccolti in soli tre mesi. È dunque ipotizzabile, oltre che auspicabile, che entro fine anno il fundraising cresca ulteriormente e superi la quota raggiunta nel 2017.
Lo evidenzia un’infografica di CrowdfundingBuzz.it, che fornisce tutti i dati ad oggi disponibili sul mercato dell’equity crowdfunding in Italia. Il nostro Paese ha normato questo strumento per primo in Europa con una legge e un successivo regolamento risalente a luglio 2013, ma inizialmente non è decollato anche a causa di norme considerate restrittive dai player del settore. Sono seguiti nuovi regolamenti per agevolare gli investimenti. L’effetto si è visto nell’ultimo anno: un’impennata delle somme raccolte rispetto al periodo precedente. Il segnale che qualcosa finalmente si sta va muovendo.
INFOGRAFICA
Infogram
Come si vede dall’infografica, le campagne di equity crowdfunding finanziate con successo si sono praticamente decuplicate, passando dalle 4 del 2014 alle 44 di un 2018 non ancora terminato. In tutto, ad oggi, ammontano a 124. Questo significa che 124 realtà innovative, startup o pmi, sono riuscite a reperire fondi grazie a questa forma di raccolta collettiva online.
Dal grafico sull’andamento trimestrale della raccolta fondi, si evince che nel primo trimestre 2018 si è verificato un picco mai registrato prima: 5,927 milioni raccolti. Ugualmente significativo, anche se solo lievemente inferiore, l’importo raccolto nel secondo trimestre 2018: 5,598 milioni di euro da aprile a giugno.
Negli anni è aumentato anche il numero degli investitori: si è passati da soli 134 nel 2014 a 3.579 nel 2018. Viceversa si è ridotto l’importo medio versato da ciascun investitore: nel 2014 la media era di 9.800 euro, oggi è scesa a 3.200 euro.
Per quanto riguarda le piattaforme di equity crowdfunding, quella che ha ospitato le campagne di maggior successo è MamaCrowd, con una raccolta totale dal 2014 ad oggi di 8,599 milioni. Seguono Crowdfundme (6,008 milioni) e StarsUp (3,335). Al quarto posto OPstart, con 3,181 milioni raccolti, e al quinto Walliance (2,614).
In particolare Mamacrowd è la prima piattaforma italiana di equity crowdfunding ad aver raggiunto i 10 milioni di euro di raccolta. Attiva da metà 2016 e parte del network di SiamoSoci, Mamacrowd ha realizzato ad oggi 2.700 investimenti e 26 campagne chiuse con un tasso di successo dell’89%. Delle 7 attualmente aperte, 5 hanno già superato l’obiettivo minimo di raccolta.
“Con questo risultato raggiungiamo un obiettivo importante non soltanto per la piattaforma, che si attesta come la prima in Italia in termini di capitali raccolti, ma anche per tutte le aziende che si sono affidate a noi e agli investitori che in questi due anni hanno creduto nell’equity crowdfunding”, sottolinea Dario Giudici, CEO di Mamacrowd. “In questo modo, lanciamo un messaggio importante alle tante startup e pmi presenti in Italia, dimostrando come l’equity crowdfunding possa essere una nuova opportunità di sviluppo e raccolta di capitali per tante realtà italiane”. (L.M.)