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Entrepreneurial economy: cos’è l’”economia imprenditoriale” che mette al centro nuove aziende e innovazione



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L’economia imprenditoriale, o entrepreneurial economy, è un sistema in cui la creazione di nuove imprese e l’innovazione svolgono un ruolo centrale nello sviluppo e nel rinnovamento dell’attività economica. Qui dettagli ed esempi

Pubblicato il 24 gen 2024



Entrepreneurial Economy
Entrepreneurial Economy

L’economia imprenditoriale (o entrepreneurial economy) rappresenta un cambio di paradigma, in cui piccole imprese e nuove aziende giocano un ruolo cruciale.

Negli ultimi decenni, il termine “entrepreneurial economy” ha guadagnato terreno nei dibattiti economici globali, delineando un nuovo orizzonte per le strutture economiche tradizionali. La dinamicità e l’innovazione sono diventate le parole chiave di questo fenomeno, che vede nell’imprenditorialità non solo un’attività isolata, ma il motore centrale di una crescita economica sostenibile e dinamica. Ma come si definisce esattamente l’economia imprenditoriale e quale impatto ha sul tessuto economico mondiale?

Definizione di Economia Imprenditoriale (o Entrepreneurial Economy)

L’economia imprenditoriale è un sistema in cui la creazione di nuove imprese e l’innovazione svolgono un ruolo centrale nello sviluppo e nel rinnovamento dell’attività economica. In questo modello, gli imprenditori armati di idee innovative e di una spiccata propensione al rischio, sono i principali attori del cambiamento. Essi identificano opportunità inesplorate, mobilizzano risorse e creano valore attraverso la costituzione di nuove imprese o la trasformazione di quelle esistenti. L’economia imprenditoriale si distingue per la sua enfasi sulla flessibilità, sulla competitività e sulla capacità di adattamento rapido alle mutevoli condizioni di mercato.

Un’economia imprenditoriale (o entrepreneurial economy) è definita dall’essere fortemente caratterizzata da piccole imprese e nuove aziende. Queste ultime, come scrive la “Harvard Business Review”, hanno fornito la maggior parte dei circa 20 milioni di nuovi posti di lavoro creati dall’economia americana dal 1970 al 1980, un trend che non solo è proseguito, ma si è addirittura accelerato durante la recente recessione. A fronte di una perdita di circa tre milioni di posti di lavoro nelle aziende del Fortune “500”, le imprese con meno di dieci anni di vita hanno aggiunto almeno 750.000 posti di lavoro.

Esempi di entrepreneurial economy

Un esempio di economia imprenditoriale è il settore della tecnologia, in particolare l’ascesa di startup che hanno rivoluzionato interi mercati. Prendiamo, ad esempio, il caso di Airbnb, una piattaforma che ha trasformato il settore dell’ospitalità offrendo un modello alternativo agli alberghi tradizionali. La capacità di Airbnb di sfruttare la tecnologia per connettere proprietari di immobili con viaggiatori ha creato un nuovo mercato, dimostrando come l’imprenditorialità possa generare innovazione e crescita economica.

Un altro esempio è l’espansione di catene di ristoranti, produttori di abbigliamento femminile e fornitori di servizi sanitari, tutti lontani dallo stereotipo high-tech. Queste imprese sfruttano le opportunità di mercato grazie a nuove tecnologie e a cambiamenti demografici, come nel caso delle catene di ristoranti che si sono sviluppate già da decenni in risposta all’emergere della famiglia con due redditi, dove cioè lavorano entrambi i componenti del nucleo familiare.

L’importanza economica della entrepreneurial economy

L’imprenditorialità (o entrepreneurship) è fondamentale per la diversificazione economica e la creazione di posti di lavoro. Gli imprenditori sono i catalizzatori della creazione di posti di lavoro, della diversificazione economica e dell’innovazione. Generano nuova domanda e inducono progresso tecnologico, spesso portando alla nascita di nuovi settori. Inoltre, l’imprenditorialità stimola la concorrenza, che a sua volta può portare a una maggiore efficienza e a una riduzione dei prezzi per i consumatori. In ultima analisi, l’energia imprenditoriale è essenziale per un Paese, contribuendo significativamente al suo PIL e alla qualità della vita dei suoi cittadini.

La tendenza osservata è quasi l’opposto del tipico modello post-seconda guerra mondiale. Per esempio negli Usa, tra il 1950 e il 1970 i posti di lavoro venivano creati principalmente dalle grandi aziende o dai governi, ma dal 1970 la dinamica di crescita si è spostata verso il settore imprenditoriale.

La “entrepreneurial economic theory”

La teoria economica imprenditoriale (o entrepreneurial economic theory) si concentra sul ruolo dell’imprenditore nel processo economico. Figure chiave come Joseph Schumpeter hanno contribuito a plasmare questa teoria, sottolineando l’importanza della “distruzione creativa” come meccanismo attraverso il quale le vecchie industrie vengono sostituite da nuove. Questa energia imprenditoriale, come dimostrato da esempi di successo in diversi settori, è essenziale per il rinnovamento economico e la resilienza di un Paese.

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