SILICON VALLEY

Eni apre un Open Innovation Outpost a San Francisco: “Sarà un osservatorio sulle next big things”

Ospitato presso l’innovation center di Mind the Bridge, il punto di osservazione aiuterà Eni a intercettare trend emergenti che potrebbero avere un impatto significativo sul settore energetico.

Pubblicato il 02 Dic 2021

Eni a San Francisco (foto di Chris Leipelt per unsplash)

Eni ha inaugurato il suo primo “Open Innovation Outpost” a San Francisco. Da tempo la multinazionale dell’energia ha deciso di perseguire una strategia di open innovation, il modello di innovazione distribuita, individuato una ventina di anni fa dallo studioso statunitense Henry Chesbrough, che coinvolge afflussi e deflussi di conoscenza gestiti in modo mirato tra i confini dell’organizzazione. Una tappa del percorso strategico di Eni non poteva che essere l’ingresso in uno dei massimi ecosistemi di innovazione al mondo come la Silicon Valley.

“Con questa nuova sfida, come Digital Open Innovation – si legge infatti in un comunicato aziendale – si vuole sottolineare l’interesse e il presidio degli ecosistemi di innovazione con l’obiettivo di intercettare trend emergenti che potrebbero avere un impatto significativo sul settore energetico“.

In occasione dell’evento di lancio, Eni non solo ha approfondito le principali tendenze in tre diverse aree di business ma ha anche incontrato una selezione di startup americane individuate da Mind the Bridge, la società di consulenza sull’innovazione che lavora per creare ponti tra corporate e startup.

Eni a San Francisco: un osservatorio sulle “next big things”

“Eni, a sostegno dei propri obiettivi di decarbonizzazione – ha affermato Dario Pagani, Responsabile Digital & Information Technology – ha scelto da tempo di collaborare attivamente con le più interessanti startup e scaleup internazionali. L’apertura di questo outpost in una delle più vivaci aree di innovazione conferma la volontà di Eni di posizionarsi alla frontiera del digitale”.

“Le aziende che decidono di aprire un innovation outpost nella Silicon Valley possono beneficiare di un osservatorio privilegiato sull’ecosistema numero uno al mondo dove nascono tutte le ‘next big things’ – commenta Alberto Onetti, Presidente di Mind the Bridge. “Noi di Mind the Bridge abbiamo l’opportunità di supportare dal 2019 le attività di scouting internazionale di Eni. Questo avamposto che da oggi ospiteremo e supporteremo a San Francisco è un ulteriore e significativo passo in avanti nel loro innovation journey”.

L’open innovation outpost di Eni, ospitato presso l’innovation center di Mind the Bridge, è situato nel più prolifico ed effervescente polo di attrazione per startup al mondo; non a caso, secondo una recente ricerca, più di 300 delle aziende Fortune500 hanno deciso di stabilire qui una presenza stabile.

Tra le iniziative di open innovation realizzate da Eni negli ultimi anni c’è anche Open-es, in collaborazione con BCG e Google Cloud: una piattaforma per crescere sui temi della sostenibilità, consentendo a tutte le imprese, dalle PMI ai big player, di misurare le performance ESG, condividere i dati con clienti e altri stakeholder e individuare le azioni prioritarie da attuare per migliorare.

Nel 2020 Eni aveva organizzato la call “Digital HR: Innovare per crescere, progetto di open innovation in collaborazione con Cariplo Factory, volto a individuarestrumenti innovativi in ambito risorse umane per la gestione e la formazione continua delle persone.

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