Debutto ufficiale per la Fondazione Enea Tech, il nuovo soggetto che entra nel mondo della ricerca e dell’innovazione per l’industria in Italia con una dotazione di 500 milioni di euro. Una somma che dovrà essere destinata al trasferimento tecnologico, ovvero tutte quelle attività che abilitano il passaggio di un’idea o un progetto dalla ricerca scientifica al mercato. La Fondazione Enea Tech è diventata operativa l’11 novembre 2020, con la firma apposta dal Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli al decreto di nomina del Presidente Anna Tampieri e dell’amministratore delegato Salvatore Mizzi. Gestirà il primo fondo italiano interamente dedicato al trasferimento tecnologico tra il mondo della ricerca e le imprese.
La Fondazione, promossa dal MiSE (Ministero dello sviluppo economico) e realizzata in collaborazione con Enea, è stata istituita con il Decreto Rilancio che ha messo a disposizione una dotazione iniziale di 500 milioni di euro. Obiettivo: realizzare gli interventi necessari per dotare il sistema innovazione del Paese di risorse e investimenti adeguati alle nuove grandi sfide tecnologiche e produttive.
Come funziona la Fondazione Enea Tech
Enea Tech è una Fondazione di diritto privato vigilata dal MISE che ha la missione di investire in tecnologie innovative ed emergenti di interesse strategico nazionale e di scala globale. Gestisce il Fondo per il Trasferimento Tecnologico istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico e opera sul modello delle grandi agenzie federali statunitensi (come Darpa, Barda) e di nuove agenzie europee (come EIC), attraverso una struttura tecnica di investimento snella e indipendente. Collabora con centri di ricerca, università, spin-off, PMI e Corporate, al fine di garantire velocità nel trasferimento tecnologico oltre che flessibilità e rapidità di intervento nel cogliere nuove opportunità per la crescita e la capacità competitiva del Paese.
L’obiettivo operativo di Enea Tech è proprio quello di promuovere investimenti e iniziative in materia di ricerca e sviluppo e trasferimento tecnologico a favore delle imprese operanti sul territorio nazionale, con particolare riferimento alle startup innovative e alle PMI innovative.
Dopo la firma del decreto di approvazione dello statuto, avvenuta lo scorso 25 agosto, la Fondazione è quindi diventata nei giorni scorsi pienamente operativa a seguito della nomina a Presidente di Anna Tampieri, direttore dell’Istec (Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici del Cnr), mentre Salvatore Mizzi, già amministratore delegato di Invitalia Ventures, ha assunto il ruolo di Direttore. Nel Consiglio Direttivo della Fondazione oltre a Tampieri e Mizzi, anche il Presidente di ENEA Federico Testa.
A partire dalle prossime settimane verranno inoltre attivati i team di investimento verticali, che interverranno attraverso strumenti di venture capital per accompagnare lo sviluppo delle innovazioni rilevanti dei centri di ricerca, di start-up e spin-off universitari e delle PMI.
Chi è Anna Tampieri
Originaria di Faenza, Anna Tampieri, è ricercatrice del Consiglio nazionale delle Ricerche e Direttore dell’Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici ISTEC CNR. In 30 anni di attività il focus principale delle sue ricerche è stato lo sviluppo di biomateriali avanzati e dispositivi biomedicali. Ha al suo attivo oltre 200 paper scientifici e 16 brevetti nazionali e internazionali. È stata fondatrice ed ex CEO di Finceramica Faenza S.p.A. È stata indicata come “migliore innovatrice italiana” da ITwiin (Associazione Italiana Donne Inventrici e Innovatrici).
Chi è Salvo Mizzi
Dal 2009 al 2014 Salvo Mizzi è stato responsabile del Working Capital Accelerator (oggi Tim #WCap) di Telecom Italia, acceleratore per startup e realtà innovative, per poi passare alla guida di Tim Ventures, il venture capital dell’azienda. Nel 2015 è stato nominato responsabile di Invitalia Ventures, l’allora neonato Fondo di venture capital di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. A novembre 2017 ha lasciato Invitalia per Principia, diventando General Partner del primo fondo italiano di venture capital, dove è rimasto circa un anno. È Kauffman Fellow.