SOLUZIONI&APPLICAZIONI

Elezioni 2018: hanno vinto i partiti-startup sui partiti-corporate

Il Movimento 5 Stelle e la Lega di Salvini ragionano come startup: offrono soluzioni immediate come un click. Gli altri somigliano a grandi aziende che si avviluppano sulla propria storia e sulle ideologie. Ecco perché alle urne ha prevalso “l’oceano blu” delle risposte semplici…

Pubblicato il 08 Mar 2018

elezioni-2018-volti-2

I partiti che hanno vinto le elezioni il 4 marzo ragionano come delle vere e proprie startup. Inventano proposte, ne testano la popolarità, le fanno scalare. Sono lean, fanno pivot, cambiano identità a piacimento, spacchettano le ideologie e costruiscono soluzioni ibride, che non sono né di destra né di sinistra.

I partiti-startup sono citizen-centric. Il Movimento 5 stelle e la Lega di Salvini (un soggetto che possiamo considerare “nuovo” rispetto alla Lega Nord) hanno individuato chiaramente pochi problemi che toccano gran parte degli italiani: la sensazione di insicurezza, il depauperamento, la pessima qualità dei servizi pubblici. Ciascuno di questi problemi ha un nemico identificabile: gli immigrati delinquono, la Germania ci vuole deboli e usa l’Unione europea per tenerci in un angolo, i politici rubano e pensano solo a gestire il potere.

Le soluzioni proposte dai partiti-startup sono semplici e immediate, come il click sul bottone “Subscribe Now” in una landing page. Abbonati e il partito startup combatterà il nemico per te salvandoti: rimanderà indietro gli immigrati, ti libererà dai vincoli europei, assicurerà a tutti un reddito minimo, asfalterà i partiti tradizionali. Ovviamente, non c’è nulla di nuovo in questa strategia: nei momenti di crisi, quando le persone si sentono insicure e in ansia per il proprio futuro, la ricerca dell’eroe salvatore diventa una risposta estremamente rassicurante. Quello che è cambiato negli ultimi 30 anni è la progressiva scomparsa delle ideologie, come presupposto per costruire sistemi coerenti di soluzioni.

I partiti della Prima Repubblica avevano numerosi gruppi di intellettuali che costruivano la base teorica dell’agire politico. Anche la rozza Lega degli esordi, negli anni 90, si dotò di un ideologo (durò poco a dire il vero). Oggi non è più necessario.

Così, mentre i partiti-corporate, proprio come le grandi aziende, si avviluppano sulla loro storia, arrancano a trovare soluzioni popolari che tengano conto dei legami, dei vincoli, delle ideologie, delle liturgie organizzative e istituzionali, i partiti-startup hanno spostato la competizione in un oceano blu, fatto di soluzioni semplici buone per essere condivise su Facebook. Destra? Sinistra? Non ha nessuna importanza.

L’oceano blu delle soluzioni semplici è un terreno in cui i partiti-corporate non riescono a essere efficaci. Poco importa che si tratti di promesse irrealizzabili, tanto oggi nessuno è meno credibile di un politico di destra o di sinistra. Non è un caso che, intervistati, gli elettori del Movimento 5 stelle e della Lega di Salvini rispondano in coro: «Peggio di così non può andare, la nostra unica possibilità è cambiare strada. Facciamoli provare». Subscribe Now!

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2