L’Unione europea ha cominciato a lavorare a pieno ritmo per rendere più sostenibile, intelligente ed efficiente la mobilità nelle città. È partito quest’anno il cofinanziamento fino a 400 milioni di euro per EIT Urban Mobility, un’iniziativa dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) lanciata nel gennaio 2019. Obiettivo: diventare il più grande progetto europeo per affrontare le sfide future relative alla crescita delle popolazioni urbane, costruire e mantenere le infrastrutture, contenere i costi economici e ambientali dovuti alla congestione del traffico, garantire maggiore accessibilità e sicurezza, migliorare la qualità dell’aria. A permettere tutto questo è un cofinanziamento (pari al 25% dell’impegno finanziario complessivo) fino a 400 milioni di euro, la cui erogazione è iniziata appunto quest’anno e che proseguirà fino al 2026. Nel piano sono coinvolte anche le startup innovative: si è appena conclusa la prima call dell’acceleratore di EIT Urban Mobility.
Come nasce EIT Urban Mobility
EIT Urban Mobility è un consorzio di 48 partner provenienti da 15 paesi, tra cui le città di Copenaghen, Eindhoven, Praga e Istanbul, il politecnico della Catalogna, l’istituto tecnologico di Israele, SEAT, l’École polytechnique fédérale de Lausanne, e Volkswagen Truck & Bus. È stato lanciato nel 2019 per rispondere ad alcune necessità relative all’innovazione nella mobilità urbana.
Il 70 % dei cittadini europei vive in aree urbane e la mobilità urbana è responsabile del 40% di tutte le emissioni di CO2 del trasporto stradale. La congestione in tutta l’UE è spesso localizzata dentro e appena fuori le aree urbane e costa all’anno quasi 100 miliardi di euro, o l’1 % del PIL dell’UE. Dato che l’urbanizzazione avviene più velocemente del previsto a causa delle migrazioni, dei cambiamenti demografici e degli interessi economici, c’è una reale necessità di investire in moderni sistemi di trasporto urbano. La domanda di soluzioni di trasporto condivise, clean e on demand, per merci e persone nelle aree urbane, è ugualmente in rapida crescita, in quanto molte città europee fissano obiettivi ambiziosi in materia di clima per rispettare gli obblighi dell’accordo di Parigi. EIT Urban Mobility punta a garantire un sistema di mobilità urbana più ecologico, più inclusivo, più sicuro e più intelligente.
Dal 2021 il programma di accelerazione per startup che migliorano i trasporti
Partirà a gennaio 2021 l’EIT Urban Mobility Accelerator programme, programma finanziato dall’UE per startup innovative impegnate a sviluppare soluzioni avanzate per ridurre la congestione delle città e migliorare l’efficienza del sistema di trasporto, puntando alla transizione verso forme di trasporto a basse o zero emissioni. Il programma è stato lanciato con una call to action, che si è chiusa il 15 novembre 2020. Era suddivisa in due cicli e cinque aree geografiche differenti (denominate “InnovationHub”). Ogni sezione ha visto riunite insieme imprese, enti di ricerca, università che figurano tra i partner di EIT. L’Italia è risultata presente nell’Innovation Hub West grazie a Enea e alla Fondazione Politecnico di Milano.
Le iniziative che fanno capo a EIT Urban Mobility sono numerose. Per esempio nell’estate 2020 si è tenuto il programma Urban Mobility Special: Covid-19 EIT Accelerator Programme, in partnership con PoliHub per l’Italia, Futurebox per la Danimarca, Technion DRIVE di Israele e l’incubatore di innovazione UnternemerTUM.
Il programma, della durata di tre mesi, era rivolto a imprenditori che, attraverso tecnologie innovative e nuovi approcci di business, puntano a offrire sul mercato nuove soluzioni per risolvere le nuove problematiche di mobilità urbana. L’attenzione si concentrava in particolare sulle sfide causate dal Covid-19 e sulle opportunità per le città e gli ambienti urbani.