Finanza agevolata

Economia circolare: dalla Regione Lombardia contributi per la sostenibilità di micro imprese e PMI



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La Regione Lombardia mette a disposizione 12 milioni di euro per progetti di economia circolare per MPMI che formino aggregazioni. Previsti contributi a fondo perduto fino al 60% dei costi per innovazioni sostenibili, processi green e strategie per ridurre l’impatto ambientale

Pubblicato il 9 dic 2024

Fabio Pasquazi

Associate Partner ICTLAB PA



Economia circolare

Nell’ambito del programma FESR 2021-2027 della regione Lombardia viene proposta un’interessante misura per indirizzare le imprese ed in generale il sistema produttivo verso l’adozione di modelli sostenibili che mirino ad una graduale transizione verso l’economia circolare.

Si tratta di un’interessante opportunità di finanza agevolata rivolta ad aggregazioni formate da almeno cinque Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) lombarde.

In cosa consiste la misura

La misura si inserisce nell’ambito dell’asse 2 del FERS regionale “un’Europa più verde, a basse emissioni di carbonio e in transizione verso la decarbonizzazione e la resilienza”. Si tratta nello specifico dell’azione 2.6.1 “Sostegno all’adozione di modelli di produzione sostenibile”.

Obiettivo principale della misura è quello di incentivare le MPMI a implementare soluzioni innovative che aumentino la sostenibilità delle loro operazioni, riducendo al contempo le emissioni di carbonio e migliorando l’efficienza delle risorse.

Le iniziative finanziabili possono coprire una vasta gamma di settori, dal trattamento dei rifiuti al miglioramento della gestione delle risorse idriche, fino allo sviluppo di prodotti eco-compatibili.

Le domande devono essere presentate sulla piattaforma Bandi e Servizi della regione Lombardia dalla capofila di un partenariato composto da almeno 5 MPMI.

La proposta verrà valutata sulla base di una graduatoria e potrà essere presentata a partire dalle ore 10:00 del 3 dicembre 2024 fino alle ore 16:00 del 3 aprile 2025.

La dotazione finanziaria della misura è di 12 milioni di euro ed i progetti finanziati devono essere completati entro 6 mesi dalla data di ricezione dell’atto di concessione del contributo.

Il contributo a fondo perduto è estremamente interessante in quanto è pari al massimo al 60% dei costi ammissibili.

Ogni partenariato può ricevere un contributo massimo complessivo di 300 mila euro cui possono essere aggiunti ulteriori 60 mila euro per ogni partener aggiuntivo oltre i cinque minimi previsti.

Gli interventi finanziati devono essere effettuati nell’ambito di una sede operativa ubicata sul territorio lombardo ed attiva all’atto di presentazione della domanda.

Cosa finanzia e quali sono gli interventi ammissibili

Sono ammissibili progetti di efficientamento e di economia circolare aventi ad oggetto attività produttive presenti in Lombardia attinenti ad uno o più dei seguenti ambiti:

  • innovazione di prodotto (eco-design) con applicazione di nuove tecnologie che consentano recupero materiali e modularità, riuso e riparabilità, riciclabilità e sostenibilità dei materiali
  • nuovi modelli di produzione a basso impatto ambientale
  • innovazioni di processo per l’introduzione di standard internazionali “green” nell’impresa in tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti
  • bioeconomia circolare in termini di innovazioni di prodotto o processo che consentano di ridurre l’impatto ambientale e la valorizzazione di risorse biologiche rinnovabili della terra o del mare
  • evoluzione delle strategie commerciali dall’acquisto di prodotti alla fruizione di servizi di noleggio e utilizzo
  • sostegno a processi e tecnologie ad alto valore innovativo volti allo sviluppo di un’economia circolare
  • valorizzazione dei residui di produzione per una simbiosi industriale e per l’introduzione di sottoprodotti nel ciclo produttivo.

Le spese che risultano finanziabili nell’ambito dei progetti presentati riguardano:

  • servizi di consulenza nella misura massima del 25% delle spese ammesse
  • investimenti in attrezzature tecnologiche funzionali all’ammodernamento delle linee produttive e programmi informatici
  • sistemi di domotica per monitoraggio e gestione dei consumi energetici
  • acquisizione di certificazioni ambientali (es. ISO 14001, EMAS, ecc.) e certificazioni tecniche
  • servizi e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software e hardware
  • materiali e forniture sperimentali (inclusi prototipi)
  • spese per la tutela della proprietà industriale
  • Spese generali calcolate forfettariamente nella misura del 7% della somma delle altre spese

Come organizzare la partecipazione

Si tratta, come visto, di un bando “a graduatoria” con una dotazione finanziaria interessante (12 milioni di euro) che consentirà il finanziamento di progetti presentati da centinaia di aziende in 40-50 partenariati.

In considerazione della competitività del bando, è consigliabile effettuare una analisi preliminare per vedere se si hanno le caratteristiche adatte alla presentazione di una proposta progettuale.

La prima verifica da effettuare è che tutte le aziende del partenariato superino il requisito minimo di ammissibilità della domanda legato alla sostenibilità finanziaria valutata come rapporto tra l’investimento presentato e il fatturato dell’impresa proponente.

Gli altri criteri di valutazione riguardano:

  • Qualità dell’operazione – valutata in termini di coerenza dei tempi e dei costi, valore aggiunto e su criteri oggettivi verificabili a priori (numero aziende del partenariato, presenza di Università e Organismi di Ricerca, ecc.)
  • Capacità di ingenerare la circolarità – in termini di utilizzo, riutilizzo, recupero, riciclo di materie e risorse ed estensione del ciclo di vita utile dei prodotti e dei materiali
  • Valore aggiunto su sostenibilità ambientale e sociale – con interventi di riduzione di emissioni o sostanze inquinanti, neutralità carbonica, attenzione alla comunità locale
  • Valore aggiunto come impatto sul mercato di riferimento – in termini di posizionamento incrementale rispetto allo stato dell’arte
  • Qualità economico-finanziaria – relativa dei soggetti proponenti in termini di sostenibilità ed economicità della proposta

Esistono poi dei criteri di premialità che possono essere valutati a priori in quanto si basano su elementi oggettivi. Nello specifico:

  • Progetti presentati da imprese appartenenti ad un accordo di progetto di filiera
  • Possesso di certificazioni ambientali (ISO 14001, EMAS, ISO 50001)
  • Presenza della certificazione sulla parità di genere
  • Presenza di studi di Life Cycle Assesment (LCA) o di Product Environmental Footprint (PEF) a supporto del progetto

Scheda sintetica del bando

Per una scheda sintetica del bando si rimanda al sito ICTLAB PA alla sezione bandi e nello specifico al seguente link:

Misura per la transizione delle MPMI lombarde verso modelli di produzione circolari e sostenibili

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