È finita la campagna elettorale “più brutta di sempre”. Un giudizio impietoso ma pigro. Se andassimo a rivedere i giudizi espressi in occasione delle ultime tornate delle elezioni nazionali, scopriremmo che l’ultima campagna è sempre “la più brutta”.
La settimana che finisce con le elezioni, ha però sul fronte pubblico due buone notizie digitali.
1) l’assegnazione alle Fondazioni degli ITS Academy dei primi 500 milioni del miliardo e mezzo che il PNRR prevede per il potenziamento dei laboratori con tecnologie 4.0.
Due buone notizie in sé e soprattutto in termini di metodo, perché indicano uno dei compiti che spettano al Parlamento e al Governo che verranno: portare a compimento i tanti “cantieri digitali” aperti. Come sappiamo bene, non è così scontato. È tipico del nostro sistema la lentezza (eufemismo) della esecuzione, della messa a terra dei progetti avviati, in ogni settore.
Il rimedio è in apparenza banale ma tutt’altro che semplice, in un Paese come il nostro: occorre avere pazienza e tenacia, far valere la “volontà politica” e la capacità di portare grande attenzione ai dettagli.
Cura e attenzione ai dettagli sono sempre elementi decisivi. Lo dimostrano le diverse lacune e disattenzioni nella legge sullo smart working in vigore da pochi giorni per quanto riguarda i lavoratori fragili, come evidenzia
l’analisi del testo fatta da Franco Corbellini. Saper rimediare agli errori. Anche questo aspetto rientra tra i compiti del Governo e del Parlamento che verranno.
In conclusione, tra progetti da concludere ed errori cui rimediare, rimane una sola cosa da fare, quella preliminare e alla base di tutto: andare a votare. Consapevoli dell’importanza ma anche dei limiti della politica. Essa può e deve fare molto ma non potrà mai risolvere le grandi questioni della vita né eliminare tutti i problemi. Quindi con sano realismo e la giusta prospettiva andiamo a votare. Buon voto!