Il mercato rallenta, ma l’innovazione portata dai droni nella mobilità aerea è ormai un dato di fatto.
Il valore di questo comparto, dice l’edizione 2024 dello studio annuale sulla mobilità aerea avanzata realizzato da PwC Strategy& Italy, è calato dai 490 milioni di euro stimati nel 2023 agli attuali 459 milioni. A pesare sulla crescita sono prevalentemente due elementi: il ritardo medio di circa due anni dell’entrata in servizio dei nuovi aerotaxi elettrici a decollo e atterraggio verticali (eVTOL) per il trasporto passeggeri, e il rallentamento della crescita relativa alle vendite dei droni per uso ricreativo, segmento che rappresenta una larga porzione del mercato attuale.
Le proiezioni restano comunque promettenti, con un mercato che nel 2030 raggiungerà gli 1,44 miliardi di euro, con un incremento del 293% rispetto ai livelli attuali.
Vediamo dunque di capire meglio come sono nati i droni, cosa sono, come si usano, vantaggi e criticità.
Cosa sono i droni: definizione e utilizzi principali
I droni, conosciuti formalmente come velivoli a pilotaggio remoto (APR), sono dispositivi volanti senza pilota umano a bordo, controllati a distanza o programmati per muoversi autonomamente. Questi dispositivi sono equipaggiati con una serie di tecnologie avanzate, tra cui GPS, sensori e telecamere, che ne ampliano le possibilità di utilizzo. Negli ultimi anni i droni hanno guadagnato popolarità non solo tra gli appassionati di modellismo, ma hanno anche trovato applicazioni pratiche in vari settori, rivoluzionando il modo in cui svolgiamo determinate attività.
Le principali categorie di droni: hobby e professione
I droni possono essere suddivisi principalmente in due categorie: quelli destinati all’hobby e quelli progettati per scopi professionali.
I droni hobbistici sono solitamente più piccoli, meno costosi e più facili da manovrare, ideali per chi desidera esplorare il volo aereo come passatempo.
Al contrario, i droni professionali sono spesso più grandi e dotati di tecnologie avanzate, utilizzati in settori come fotografia professionale, agricoltura di precisione, monitoraggio ambientale e interventi di emergenza. La scelta tra un drone hobbistico e uno professionale dipende dalle esigenze specifiche dell’utente e dall’investimento economico che si è disposti a sostenere.
Come funzionano i droni: componenti e tecnologie di base
Il funzionamento dei droni è reso possibile grazie a una combinazione di componenti e tecnologie sofisticate. Un classico drone è composto da un telaio leggero, motori, eliche, una batteria e un sistema di controllo di volo. Il sistema di controllo di volo integra una serie di sensori che aiutano a stabilizzare il drone durante il volo.
Sensori, GPS e sistemi di navigazione nei droni
I sensori sono una componente cruciale per il funzionamento dei droni, poiché forniscono dati in tempo reale sul loro ambiente. Questi includono accelerometri, giroscopi e barometri, che aiutano a mantenere la stabilità e l’altitudine del drone. Il GPS è essenziale per la navigazione precisa, consentendo al drone di seguire percorsi preimpostati o di tornare autonomamente al punto di partenza. I sistemi di navigazione avanzati possono anche rilevare ed evitare ostacoli, migliorando la sicurezza del volo.
Autonomia dei droni: come scegliere in base alle esigenze
L’autonomia di volo di un drone, ovvero la durata della sua batteria, è un fattore critico da considerare quando si sceglie un modello. I droni di fascia bassa possono avere un’autonomia di soli 10-15 minuti, mentre quelli più avanzati possono volare per oltre 30 minuti con una singola carica. La scelta del drone giusto dipende dall’uso previsto: per esempio, per operazioni di fotografia aerea o ispezioni su larga scala, un’autonomia maggiore potrebbe essere necessaria.
I principali utilizzi dei droni in ambito civile e commerciale
I droni hanno trasformato molti settori civili e commerciali grazie alla loro versatilità e capacità di raggiungere luoghi difficili o costosi da monitorare con mezzi tradizionali.
Fotografia aerea e video: come i droni stanno cambiando la produzione di contenuti
Nel campo della produzione di contenuti, i droni hanno rivoluzionato la fotografia aerea e la realizzazione di video. Consentono di catturare immagini mozzafiato da prospettive uniche, precedentemente accessibili solo con l’uso di elicotteri o gru. Questa tecnologia ha democratizzato l’accesso alla fotografia aerea, permettendo a professionisti e dilettanti di creare contenuti visivi spettacolari con relativa facilità.
Utilizzo dei droni per il monitoraggio e l’ispezione di grandi aree
I droni sono diventati strumenti indispensabili per il monitoraggio e l’ispezione di grandi aree, come campi agricoli, foreste, linee elettriche e infrastrutture industriali. Possono raccogliere dati dettagliati e immagini ad alta risoluzione in tempi rapidi, migliorando l’efficienza e la precisione delle ispezioni. Inoltre, possono essere utilizzati in situazioni pericolose, riducendo i rischi per il personale umano.
Consegna merci
I droni vengono già usati per la consegna di merci. A dicembre 2024, Amazon ha effettuato la prima consegna in Italia di merci via drone con un test in Abruzzo, dopo aver già sperimentato questo tipo di delivery negli Usa.
La consegna di merci con i droni è un settore in rapida crescita, guidato dalla necessità di soluzioni logistiche più rapide ed efficienti. Secondo alcune stime, il mercato globale della consegna tramite droni è destinato a crescere significativamente nei prossimi anni, con proiezioni che prevedono un aumento del valore di mercato fino a diversi miliardi di dollari entro il 2030.
I droni per le consegne sono già utilizzati in diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Cina e Australia. Aziende leader nel settore, come Amazon, Google Wing e UPS stanno portando avanti iniziative per implementare la tecnologia in diverse aree urbane e rurali. In particolare, la Cina è all’avanguardia con servizi di consegna che coprono sia zone urbane che remote, grazie a normative favorevoli e infrastrutture dedicate.
Consegna materiale sanitario sensibile
Il progetto CRAWFORD, che ha ottenuto un finanziamento dal bando “Accordi per l’Innovazione”, prevede l’uso di droni autonomi per consegnare materiale medico. Grazie all’IA e a stazioni di ricarica intermedie, i droni potranno trasportare organi, sangue, farmaci e vaccini su lunghe distanze, riducendo tempi e costi di consegna.
Utilizzo dei droni per la difesa
L’uso dei droni per la difesa è diventato sempre più diffuso. Questi velivoli senza pilota vengono impiegati in missioni di ricognizione e sorveglianza, offrendo una visione dettagliata del campo di battaglia in tempo reale. Sono utilizzati per operazioni di intelligence, supporto alle truppe sul terreno e attacchi mirati, riducendo la necessità di interventi diretti da parte delle forze armate. La tecnologia avanzata permette ai droni di rilevare minacce e raccogliere dati critici, migliorando la precisione delle operazioni militari. Tuttavia, mentre la guerra diventa più automatizzata, non diventa meno spietata. L’uso di droni armati in attacchi può portare a decisioni distaccate dal contesto umano, aumentando il rischio di danni collaterali e implicazioni etiche. L’adozione dei droni ha trasformato il modo in cui le forze armate pianificano e conducono le operazioni, aumentando l’efficienza e la sicurezza delle missioni, ma sollevando anche preoccupazioni sul costo umano della guerra tecnologicamente avanzata.
I principali modelli
Ecco una breve lista di alcuni dei principali modelli di droni. Questi modelli rappresentano alcune delle migliori opzioni attualmente disponibili, ognuna con caratteristiche specifiche che si adattano a diverse esigenze e budget.
1. DJI Mavic Air 2
Il DJI Mavic Air 2 è un drone apprezzato tra gli appassionati e i professionisti. Offre una fotocamera 4K, un’autonomia di volo di circa 34 minuti, una velocità massima di 68,4 km/h e una distanza di controllo fino a 10 km. Include funzionalità come il rilevamento degli ostacoli in tre direzioni e il tracciamento di soggetti in movimento. È adatto per la fotografia aerea e la realizzazione di video grazie alla sua stabilità e facilità d’uso.
2. DJI Phantom 4 Pro V2.0
Questo modello è riconosciuto per la sua qualità fotografica e video, grazie a un sensore CMOS da 1 pollice con risoluzione di 20 MP. Il Phantom 4 Pro V2.0 è equipaggiato con un sistema di rilevamento degli ostacoli in cinque direzioni, rendendolo sicuro per operazioni complesse. Ha un’autonomia di volo di circa 30 minuti e una velocità massima di 72 km/h. È indicato per i professionisti che richiedono prestazioni elevate.
3. Autel Robotics EVO II
L’Autel EVO II è noto per la sua autonomia di volo, che può raggiungere fino a 40 minuti. Dispone di una fotocamera che può registrare video in 8K, offrendo una risoluzione elevata per la produzione di contenuti. Questo drone offre anche un sistema di evitamento ostacoli in 12 direzioni, garantendo operazioni sicure. La sua velocità massima è di 72 km/h e la distanza di controllo è di 9 km.
4. Parrot Anafi
Il Parrot Anafi è leggero e facilmente trasportabile. È dotato di una fotocamera 4K HDR con risoluzione di 21 MP e un gimbal a 180 gradi, offrendo flessibilità per scattare foto e video. Con un’autonomia di volo di circa 25 minuti, una velocità massima di 55 km/h e una distanza di controllo di 4 km, è adatto per utenti ricreativi e professionisti leggeri.
5. DJI Mini 3 Pro
Per chi cerca un modello compatto, il DJI Mini 3 Pro è un’opzione valida. Offre una qualità video 4K, un’autonomia di volo di circa 31 minuti, e diverse modalità di volo intelligenti come il tracciamento automatico e il rilevamento degli ostacoli. La sua velocità massima è di 57,6 km/h e la distanza di controllo è di 10 km. È adatto per principianti e appassionati che vogliono esplorare la fotografia aerea senza dover ottenere una licenza di volo, grazie al suo peso inferiore ai limiti di regolamentazione in molti paesi.
Le normative per l’uso dei droni: cosa devono sapere gli operatori
Con l’aumento dell’utilizzo dei droni, le normative che ne regolano l’uso sono diventate essenziali per garantire la sicurezza del volo e la privacy.
Regolamenti e leggi per l’uso sicuro dei droni
Gli operatori di droni devono rispettare una serie di regolamenti che variano da Paese a Paese. In Italia, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) è l’autorità competente che disciplina l’uso dei droni. Queste normative riguardano aspetti come l’altitudine massima di volo, le distanze di sicurezza da mantenere rispetto a persone e edifici, e le aree in cui è vietato volare. L’obiettivo è prevenire incidenti e proteggere la privacy delle persone. In questo video le regole da rispettare.
Licenze e certificazioni per piloti di droni
Per operare droni a livello professionale, è spesso richiesta una licenza o una certificazione specifica. In Italia, ci sono tre categorie principali di operazioni di droni: Open, Specific e Certified. Ogni categoria ha requisiti specifici per i piloti e i droni. Ad esempio, i droni della categoria Open richiedono un attestato di competenza (A1-A3) e l’obbligo di registrazione del pilota e del drone su specifici portali online, come D-Flight. I corsi di formazione spesso includono lezioni di teoria del volo, regolamenti, e sessioni pratiche.
Quali droni si possono pilotare senza patente
Non tutti i droni richiedono una licenza di pilotaggio. I modelli più piccoli e leggeri, destinati a scopi ricreativi, possono essere operati senza patente, purché l’uso sia effettuato in modo responsabile e conforme alle leggi locali. Tuttavia, è sempre consigliabile informarsi sulle normative vigenti per evitare sanzioni e garantire la sicurezza durante il volo.
Il futuro del mercato dei droni
Secondo il già citato report di PwC Strategy& Italy, le prospettive future per il mercato dei droni restano brillanti, a condizione che le principali sfide attuali dell’ecosistema Advanced Air Mobility (AAM) in Italia siano superate.
Tra sei anni è prevista infatti una netta crescita del mercato dell’acquisizione di immagini e dati (dai 248 milioni di euro nel 2024 ai 448 milioni del 2030), del trasporto passeggeri (da 15 a 320 milioni), della difesa (da 122 a 321 milioni), della movimentazione di merci (da 63 a 327 milioni) e del lavoro aereo (da 11 a 21 milioni).
Le startup dei droni
Essendo un settore altamente innovativo, quello dei droni è stato ed è terreno di attività di diverse startup. Ecco una lista startup internazionali che se ne occupano.
- Tekever: Startup portoghese fondata nel 2001, Tekever sviluppa droni autonomi di sorveglianza aerea. Ha raccolto 70 milioni di euro e sta ampliando il suo mercato.
- Skydio: Una startup americana che produce droni autonomi con avanzate capacità di evitamento degli ostacoli e tracciamento intelligente.
- DroneDeploy: Una piattaforma software che consente agli utenti di pianificare, eseguire e analizzare missioni di droni per applicazioni commerciali.
- Volocopter: Una startup tedesca che si concentra sulla creazione di droni volanti per trasporto passeggeri, spesso definiti “taxi volanti”.
- AeroVironment: Una società americana che produce droni per applicazioni militari e commerciali, conosciuta per i suoi modelli di droni multirotore.
In Italia, a giugno 2023, Leonardo, corporate attiva nei settori della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza, ha annunciato l’ingresso nel capitale e nel Cda di FlyingBasket, startup altoatesina che opera nel settore dei droni ad alta capacità. Tramite questa operazione, Leonardo ha ottenuto il controllo di circa il 10% della startup. Un segnale del potenziale innovativo del mercato dei droni, colto dalle startup e alimentato dalle grandi aziende. (a cura di Luciana Maci)