CASE STUDY

DKTS: così un’azienda di formazione utilizza il metaverso come campus di innovazione

DKTS ha festeggiato i suoi quarant’anni di attività dotandosi della piattaforma immersiva Spatial.io, attraverso la quale fa microlearning, gamification e social learning. Il metaverso è fruibile attraverso un’ampia scelta di device: desktop, mobile e VR (Oculus Quest), senza bisogno di app

Pubblicato il 20 Dic 2023

Dkts e il metaverso

“Abbiamo sempre interpretato le fasi storiche dell’innovazione facendola; in questo modo non solo abbiamo notato i cambiamenti, ma abbiamo anche capito le ragioni. (…) Questo istinto primordiale del nostro operare ci permette di prevedere, anticipare, immaginare l’innovazione, non solo inseguirla. Possiamo chiamarlo: avere una visione”. Bastano poche frasi del suo “Manifesto” per capire la vocazione di DKTS, acronimo di Digital Knowledge Technology Services, evoluzione dell’azienda Didael: Didattica con Elaboratore, fondata nel 1983 da Gianna Martinengo. DKTS sviluppa servizi di informazione, comunicazione, apprendimento, basati su dialogo e interazione fra persone mediati dai sistemi informatici. Si tratta quindi di potenziare l’intelligenza collettiva, indipendentemente dal tempo, dalla distanza e dalle risorse disponibili.

Gianna Martinengo, Fondatrice e presidente di DIDAEL KTS - Ideatrice di Women &Technologies
Per il suo quarantesimo anniversario, DKTS si è regalata il metaverso di Spatial, uno spazio immersivo, una espansione digitale di sé, con lo scopo di riflettere la visione dell’azienda, che è quella di creare valore attraverso la condivisione della conoscenza. Per la realizzazione del metaverso, DKTS ha scelto Experiency, creative tech studio del gruppo di comunicazione indipendente Spencer & Lewis, che ha curato per intero lo sviluppo di una strategia di ingresso dell’azienda nella realtà immersiva.

Il metaverso di DKTS: un campus con le aree tematiche distintive del brand

Se, come enuncia a buon diritto l’Osservatorio del Politecnico di Milano, il metaverso, così come lo hanno immaginato i suoi creatori (Meta), ancora non esiste, poiché manca di interoperabilità, in cosa consiste il metaverso di DKTS? Experiency, l’azienda che lo ha realizzato, ce lo descrive come “uno spazio virtuale, punto d’incontro con l’obiettivo di offrire un ambiente coinvolgente e interattivo, invitando le persone a connettersi, a collaborare e a lasciarsi ispirare dall’innovazione tecnologica, che per DKTS è sociale”.

Parlando di eLearning e di formazione, viene subito alla mente il concetto di campus. “La scelta è stata quella di realizzare un ambiente campus per ospitare le tre aree tematiche distintive del brand: innovazione e tecnologie della conoscenza, apprendimento e formazione, futuro del lavoro”, dichiara Gianna Martinengo, fondatrice di DKTS, “Queste sezioni guidano gli utenti in un percorso strategico di navigazione, scoprendo in modo coinvolgente la storia, i progetti di ricerca, il metodo, i servizi e i valori del brand. All’interno del campus sono stati allestiti anche degli spazi lounge per favorire il dialogo e l’interazione, oltre a una zona dedicata a talk event, seminari e workshop”, aggiunge Martinengo.

Uno spazio che tutti possono visitare accedendo al link DKTS – Innovation Campus (spatial.io).

Per DKTS il metaverso di Spatial.io

Il metaverso di DKTS è frutto di un lavoro di gruppo. Experiency si è avvalsa della collaborazione di Sally Lee, creative communication agency del Gruppo Spencer & Lewis, che ha curato la realizzazione della visual identity per l’inserimento dei contenuti all’interno dello spazio immersivo.

“Abbiamo scelto il metaverso di Spatial: Spatial.io, una piattaforma molto versatile, poiché opera in modo seamless attraverso ogni tipo di device: desktop, mobile (smartphone, tablet) e VR (Oculus Quest)”, spiegano Monica Magnoni e Geo Ceccarelli, founder di Experiency. “Gli utenti possono accedervi senza la necessità di installare app – anche se è disponibile una versione mobile per IOS e per Android – creando un avatar ReadyPlayerMe o scegliendone uno di default. Gli utenti possono inoltre interagire tra loro mediante chat vocale e/o testuale e reactions”.

La piattaforma è stata realizzata per un’esperienza che vada oltre la semplice interazione con un’interfaccia digitale, ma che permetta di costruire relazioni significative con il brand e con gli altri utenti presenti al suo interno. Entrando in questo spazio immersivo, le persone hanno l’opportunità di addentrarsi in profondità nella storia dell’azienda, conoscere il suo percorso di crescita, le tappe e i progetti più significativi, attraverso contenuti, video, presentazioni, infografiche.

Nel metaverso di DKTS sono disponibili diversi strumenti per la moderazione. Una volta effettuata la registrazione e creato il proprio avatar, si può visitare lo spazio espositivo, esplorare l’ambiente per fruire di contenuti di approfondimento e interagire con essi.

Il metaverso per sperimentare nuovi spazi

Nel campo dell’apprendimento, DKTS mira a trasformare l’informazione in conoscenza attraverso un servizio completo che va dalla valutazione delle competenze alla identificazione delle tecnologie e dei processi adeguati. Per raggiungere questo obiettivo utilizza strategie diverse, come microlearning, gamification e social learning. “L’apprendimento umano, a differenza dell’insegnamento, è assai difficile da misurar – sostiene Gianna Martinengo. “Il metaverso offre non solo nuove opportunità per l’apprendimento informale ma è anche l’occasione per sperimentare nuovi spazi e situazioni di forte impatto cognitivo. Innovazione è anche scoprire quali sfide e opportunità ci propongono le tecnologie rispetto al nostro corpo e allo spazio che ci circonda, quanto cambierà il nostro modo di comprendere la vita, le relazioni, il lavoro”.

Come ricorda la fondatrice di DKTS: “Dietro alle idee ci sono sempre le persone e la loro preparazione. Alla base delle relazioni c’è la conoscenza, che deve essere sempre alimentata e condivisa, in un percorso virtuoso che non deve smettere mai.”

Cosa fa Experiency

Experiency è il creative tech studio di Spencer & Lewis, gruppo di comunicazione indipendente associato a UNA (Aziende della Comunicazione Unite). Si occupa di marketing esperienziale, progetta esperienze immersive che hanno come obiettivo la relazione fra brand e persone. La tecnologia viene valorizzata, in modo che faccia da amplificatore della creatività; si parla di creatività aumentata. Offre consulenza creativa sui temi dell’innovazione, in particolare in ambito Web3, Metaverse, NFT, Blockchain, AR, VR, AI, con un approccio strategico di lungo periodo.

Metaverso, le previsioni di sviluppo

Secondo quanto previsto da McKinsey, entro il 2027 si trascorreranno in media circa 3,7 ore al giorno sul metaverso. Entro il 2030, gli utenti attivi, a livello mondiale, supereranno i 700 milioni, generando revenue attese per 937 miliardi di dollari. Entro il 2035, l’impatto economico del metaverso sul PIL italiano sarà tra i 28 e i 52 miliardi di euro l’anno. Le aziende italiane, quindi, non devono farsi trovare impreparate.

Il metaverso è visto in grande crescita anche in Europa: nel 2030 il mercato europeo supererà quello cinese, con un tasso di crescita annuo del 36,5% e 119,35 miliardi di dollari di fatturato. Ma al primo posto rimarranno gli Stati Uniti, con 158,09 miliardi (fonte: “E-commerce e opportunità offerte dal metaverso. L’evoluzione della customer experience”, Centro di Ricerca di Rome Business School). Secondo Statista, i mondi virtuali nei quali vivere un’esperienza parallela alla realtà raggiungeranno nel 2030 un Total Addressable Market di 1,91 trilioni di dollari (scenario conservativo), con possibilità di incremento fino a 4,44 trilioni di dollari.

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Pierluigi Sandonnini
Pierluigi Sandonnini

Ho una formazione ibrida, tecnologica e umanistica. Nuove tecnologie I&CT e trasformazione digitale sono i miei principali campi di interesse. Ho iniziato a lavorare nella carta stampata, mi sono fatto le ossa al Corriere delle Telecomunicazioni negli anni a cavallo del Duemila. Collaboro con Digital360 dal 2020

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