La digital transformation, indicata ormai anche come la quarta rivoluzione industriale dopo quella della macchina a vapore, dell’elettricità e del computer, è soprattutto una rivoluzione culturale: su EconomyUp lo diciamo spesso. È qualcosa che sta permeando talmente società, business e persino modelli cognitivi da non poter essere compresa e affrontata solo con lenti tecnologiche, per quanto avanzate. Servono modelli culturali svincolati dal passato, approcci multidisciplinari e coraggio, tanto coraggio. C’è quindi da formare una nuova classe di leader capaci di portare con determinazione l’innovazione nel cuore dei processi di business. È questo l’obiettivo ambizioso dell’Executive Program in Digital TransformationFLEX, che nasce dall’esperienza degli Osservatori Digital Innovation e da quella del MIP e della School of Management del Politecnico di Milano e che partirà in novembre.
La digital transformation è ora materia di general management
“La digital transformation non è più una questione dei manager dell’information technology” spiega Mariano Corso, docente di Leadership e Innovation al Politecnico di Milano, co-founder di P4i-Partners for innovation e direttore dell’Executive Program. “Non è qualcosa che riguarda solo gli esperti di tecnologia in azienda ma tutte le linee di business. La vera urgenza è dare gli strumenti di conoscenza e di azione ai loro manager”. Punto fermo: la trasformazione digitale non è più materia per specialisti ma deve entrare di diritto nelle competenze di general management. “È una delle missioni fondamentali del management”, insiste Corso. “E richiede quel giusto blend di conoscenze tecniche, visione e consapevolezza di quello che è l’impatto della quarta rivoluzione industriale su tutte le aree di business”.
Come imparare ad affrontare la trasformazione digitale
Si può e si deve insegnare ad affrontare la digital transformation, sfida che non si risolve certo con l’adozione di qualche tecnologia digitale. Il Digital TransformationFLEX si inserisce nella stessa area di formazione a distanza dell’Academy del MIP, che si è già conquistata un rilievo internazionale con il master per executive distribuito attraverso l’innovativa piattaforma Flexa: settimo nel mondo e tra i primi quattro in Europa secondo secondo i QS Distance/Online MBA Rankings 2019, che misurano le performance dei migliori MBA fruibili a distanza.
Per la prima volta, con il corso in partenza a novembre, quella metodologia di eccellenza viene applicata a un corso specialistico sulla digital transformation. E per la prima volta sarà un percorso interamente fruibile su un canale digitale. “A noi piace dire che è il primo corso digitale al quadrato”, racconta Antonio Ghezzi, docente di Strategia e Marketing al Politecnico di Milano e direttore del progetto con Mariano Corso. Per questo motivo lo slogan è: “Learning Digital in a Digital Context”
Flexa, la piattaforma del MIP per l’apprendimento continuo (e l’open innovation)
Un corso digitale per la digital transformation
Cambiano gli obiettivi, cambiamo i temi e cambia coerentemente il processo di formazione: “Ciascuno può personalizzare il corso secondo le proprie esigenze e disponibilità di tempo”, spiega Ghezzi. “Ma soprattutto ci sarà l’opportunità di accedere a un patrimonio di conoscenze e a un network di relazioni grazie anche alla community sviluppata con il lavoro degli Osservatori Digital Innovation”. “Senza dimenticare il vantaggio del confronto fra chi è già impegnato nella digital transformation e chi decide di fare un investimento sulla propria capacità di affrontarla”, aggiunge Corso.
L’approccio strategico e il coinvolgimento delle persone
Se nel passato recente la digital transformation era affrontata prevalentemente con un approccio funzionale, oggi non è più così. “Al nostro Executive Program non ci aspettiamo più soltanto i Chief Information Officer”, conclude Mariano Corso. “Serve un approccio strategico, perché il digitale incide sulle performance; imprenditoriale, perché il digitale genera nuove opportunità di business; e organizzativo, perché il digitale richiede un cambiamento dei modelli organizzativi e una capacità di engagment della popolazione aziendale. La Trasformazione Digitale è possibile solo se ci sono leader capaci di portare a bordo, di coinvolgere le persone dell’azienda”.