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Digitalizzazione e credito su pegno: così Affide innova un servizio millenario

Tra le maggiori società italiane specializzate nel settore e parte del gruppo Dorotheum, Affide ha digitalizzato i suoi servizi alla clientela, ad esempio attraverso una nuova App per gestire direttamente sul proprio smartphone varie funzionalità di rilievo

Pubblicato il 26 Ott 2022

La sede Affide di Roma

Con una storia millenaria alle spalle, e con ogni probabilità un altrettanto solido futuro, anche il credito su pegno – o credito su stima – si sviluppa e innova attraverso il digitale.

Affide, tra le maggiori società italiane specializzate nel settore e parte del gruppo Dorotheum, ha di recente digitalizzato i suoi servizi alla clientela, ad esempio attraverso una nuova App per gestire direttamente sul proprio smartphone varie funzionalità di rilievo.

“Oggi i nostri clienti hanno a disposizione una App specifica che consente di digitalizzare varie funzioni e servizi”, spiega Rainer Steger, condirettore generale di Affide. “Per esempio, quando una polizza arriva a scadenza del periodo stabilito, il cliente ora non deve più recarsi fisicamente presso una delle nostre filiali per il rinnovo del credito, ma può chiedere la proroga della scadenza direttamente dal proprio smartphone attraverso l’App”.

Affide: in Italia 41 filiali e circa 300mila crediti su pegno aperti

Dato che Affide ha attualmente circa 300mila crediti aperti in tutto il Paese, dove è presente con 41 filiali sparse sul territorio, solo i rinnovi dei contratti sono circa 2mila al giorno, che in questo modo sono stati totalmente digitalizzati.

La nuova App “migliora ulteriormente l’accessibilità e la qualità dei servizi”, fa notare Steger. “Il cliente trova con maggiore semplicità tutta l’informativa del proprio contratto e dei termini di rimborso del pegno, con indicate tutte le voci di costo. Le informazioni che regolano credito e pegno sono molto dettagliate e sempre aggiornate”.

Sull’App sono inoltre disponibili in ogni momento notizie e aggiornamenti sui servizi e sulle promozioni in corso, la ricerca delle filiali, e la consultazione del calendario aste dei beni non riscattati con i dettagli di tutti gli appuntamenti.

Un finanziamento alternativo al sistema bancario

“Bisogna sfatare il falso mito per cui chi ricorre al credito su pegno è in condizioni finanziarie disperate e all’ultima spiaggia per intascare qualche soldo – sottolinea il condirettore generale di Affide – dato che il 97% dei nostri clienti poi riscatta il proprio bene che ci ha lascito in pegno”, quindi di fatto questo tipo di credito è una sorta di prestito per esigenze temporanee di liquidità, per un tempo in media di tre o sei mesi, ottenibile velocemente e in modo alternativo al sistema bancario e alle sue regole.

Ad esempio, questa soluzione di finanziamento non richiede di verificare la capacità di rimborso del cliente, basta il bene lasciato in pegno – spesso gioielli, orologi, metalli preziosi e altri beni di valore – come garanzia. In più, non è previsto che chi non ripaga il prestito nvenga segnalato alla Centrale dei rischi.

“Solo in circa il 3% dei casi i nostri finanziamenti non vengono poi coperti e i beni impegnati non vengono riscattati dai loro proprietari, e quindi procediamo mettendoli all’asta per venderli al miglior prezzo possibile in modo da recuperare le somme stanziate. Inoltre, ai proprietari dei beni spetta l’eventuale sopravanzo”, fa notare Steger.

Digitalizzate anche alcune funzioni che riguardano le aste

In Affide un prestito ha un importo medio di mille euro, ma si fanno finanziamenti anche per cifre più basse o per decine di migliaia di euro, e l’iter di valutazione e concessione del credito è molto veloce, di circa 20 minuti in media, e questo anche perché la società si avvale di una rete di stimatori esperti, in grado nella stragrande maggioranza dei casi di valutare un bene in pochissimo tempo. In caso di un dubbio sulla valutazione, si chiede a stretto giro anche il parere di altri esperti, per garantire la correttezza della stima e dare subito un riscontro al cliente.

La società ha digitalizzato anche alcune funzioni che riguardano le aste: chiunque, dopo essersi registrato, può presentare online una cosiddetta ‘offerta segreta’ fino al giorno prima della data fissata per partecipare all’asta fisica in presenza. Quando l’asta in sala viene ufficialmente aperta, il battitore d’asta tiene conto delle offerte arrivate online, e se una di queste non viene superata dai rilanci in sala si aggiudica l’offerta. “Ci saranno degli sviluppi Hi-tech nel 2023”, anticipano in Affide, “anche per migliorare l’interattività e innovare il funzionamento delle aste tradizionali”.

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Stefano Casini
Stefano Casini

Giornalista specializzato nei settori dell'Economia, imprese, tecnologie e innovazione. In oltre 20 anni di attività, ho lavorato per Panorama Economy, Il Mondo, Gruppo Mediolanum, Università Iulm. Mi piacciono i progetti innovativi, il teatro e la cucina come una volta.

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