Ogni percorso di trasformazione digitale, per avere successo, deve poggiarsi su solide fondamenta, che sono costituite da una chiara digital strategy. Infatti, la trasformazione digitale è un processo più ampio del “semplice” lancio di alcune iniziative di digitalizzazione. È un percorso di cambiamento che va a toccare elementi sostanziali del modello di business dell’impresa e, di conseguenza, richiede di essere inserito in un quadro di riferimento che definisca dove si vuole andare, la Vision, e che cosa bisogna fare per renderla concreta, unendo le diverse iniziative attraverso un filo logico che aiuti l’impresa a costruire e sostenere un proprio vantaggio competitivo nel lungo periodo.
Potremmo affermare che senza Digital Strategy non è possibile attuare alcuna reale trasformazione, non avendo gli strumenti per verificare la coerenza delle diverse iniziative di trasformazione digitale e, soprattutto, il contributo di ciascuna al raggiungimento degli obiettivi strategici aziendali. La strategia digitale è stata al centro del primo web talk della serie Digital Transformation Tools, in cui ha portato la sua visione ed esperienza Marco Moschini, CIO di Benetton Group.
Il web talk sulla Digital Strategy con Marco Moschini, CIO di Benetto Goup
Come è fatta una digital strategy efficace?
Per essere completa e concretamente attuabile con successo, una strategia digitale deve includere almeno due grandi ambiti di intervento:
- un livello direttamente correlato con la strategia di business, che comprende quindi l’insieme delle decisioni che, attraverso la leva digitale, possono far evolvere l’impresa e il suo posizionamento competitivo nel mercato (nuovi prodotti/servizi, nuovi canali, nuovi asset oppure nuove modalità per sfruttare asset esistenti come ad esempio i dati, ecc.);
- un livello costituito da alcuni fattori abilitanti che permettono di aumentare le probabilità di successo delle iniziative individuate nel punto precedente. I fattori abilitanti della trasformazione digitale possono includere in particolare:
- le piattaforme tecnologiche, che permettono di realizzare concretamente e con maggiore efficacia i progetti di trasformazione (es. Cloud come acceleratore dello sviluppo) e che rendono possibili alcune performance di business (es. migrazione verso microservizi per favorire la flessibilità);
- il modello organizzativo, basato su principi agili e adatto a governare il percorso di trasformazione digitale;
- competenze digitali diffuse nell’organizzazione e una cultura aziendale orientata al cambiamento, che facilitino il percorso di trasformazione.
La strategia digitale coinvolge tutta l’organizzazione
Durante il primo incontro del percorso Digital Transformation Tool, “Back to basics, che cos’è una digital strategy?”, abbiamo posto la medesima domanda a Marco Moschini, CIO di Benetton Group.
“Per funzionare, la Digital Strategy non deve essere considerata in maniera separata dalla strategia complessiva di un’impresa, anzi, i leader che hanno raggiunto i successi più rilevanti hanno adottato e favorito una mentalità digital-first, facendo in modo che la strategia digitale toccasse e fosse presente in tutte le dimensioni della propria organizzazione” ha condiviso Moschini con i numerosi partecipanti al web talk.
Che cosa significa? Ridisegnare le proprie organizzazioni, favorendo la nascita di modelli più agili e orientati all’imprenditorialità. Di fatto molte iniziative di trasformazione digitale falliscono perché omettono, o non considerano prioritari, aspetti legati al change management in relazione a dipendenti e clienti, ai quali viene richiesto di cambiare il proprio modo di lavorare o di interagire con l’impresa. Sebbene un’adeguata leadership sia fondamentale in questa trasformazione, altri aspetti sono di uguale rilevanza.
Un nuovo mindset culturale, il ruolo delle funzioni HR
Un’ambiziosa strategia digitale richiede nuove competenze (digitali) e un nuovo mindset culturale, ha ricordato ancora Moschini. Per costruire queste nuove capacità, un ruolo sempre più rilevante lo devono giocare le funzioni HR, affinché l’organizzazione nella sua interezza possa compiere per operare con un modello digitale. Inoltre, diventa sempre più importante disegnare organizzazioni piatte, nelle quali vengono sempre più limitati i classici silos funzionali. In questo modo, ad esempio, l’IT può e deve partecipare in maniera collaborativa con il business allo sviluppo di prodotti e servizi.
Ma non è tutto qui. La Digital Strategy richiede di identificare quali elementi del modello di business aziendale modificare e, quindi, quali interventi di trasformazione digitale lanciare coerentemente con le proprie ambizioni. Alcuni attori hanno definito “passivamente” la propria strategia digitale per difendersi dai nuovi entranti, mentre altri hanno saputo cogliere le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale.
Nel prossimo incontro del percorso Digital Transformation Tool, dal titolo “Gli effetti dell’innovazione digitale sulle organizzazioni” parleremo, insieme a Carlo Garuccio, Head of New Business Development at Mooney, degli effetti dell’innovazione digitale sui modelli di business e gli impatti sulle organizzazioni. Appuntamento a lunedì 31 gennaio alle ore 17:
Digital strategy, 7 libri consigliati da Marco Moschini
Nel corso dell’incontro Marco Moschini ha citato diversi libri e alla fine ha segnalato le sue fonti di ispirazione. Ecco i testi che il CIO di Benetton consiglia di leggere per approfondire i temi della digital strategy in una organizzazione aziendale
- Satya Nadella, Hit Refresh, HarperCollins Publishers
- Jim Whitehurst, The Open Organization, Harvard Business Review Press
- Sunil Gupta, Driving Digital Strategy, Harvard Business Review Press
- Pat Bodin, Get in the boat: a journey to relevance, Expert Press
- Isaac Cacolick, Driving Digital, Amacom
- Vijay Govindarajan, The three-box solution, Harvard Business Review Press
- Darrell Rigby, Doing Agile Right, Harvard Business Review Press