Continua il racconto della mia missione a Düsseldorf, in cui ho osservato non solo i trend emergenti e i materiali (vedi puntata precedente: clicca qui per leggere la prima parte del reportage), ma sono andato anche alla ricerca delle ultime novità tra gli stand delle aziende.
Durante la fiera mi sono calato nei panni di un imprenditore che opera nei settori più vicini alla “rivoluzione” tecnologica della digital fabrication (es: moda e calzaturiero, sanitario, food, costruzioni, scuola e istruzione).
Dopo aver visitato i diversi stand posso affermare che investirei sicuramente in tecnologie, anche sperimentali, per prodotti ad alto valore aggiunto.
Infatti il mondo delle PMI e delle aziende tradizionali è considerato ancora un mercato vergine e potenzialmente interessante da parte dei produttori di tecnologie, nonostante il muro culturale che al momento li separa.
Le aziende sono concentrate sulle potenzialità produttive delle tecnologie emergenti e su due aspetti importanti:
– i materiali e le loro prestazioni meccaniche
– la velocità di stampa
Rispetto all’ottimizzazione della velocità di stampa ci sono molte aspettative intorno alla nuova stampante di HP che promette di moltiplicare per dieci la velocità delle attuali stampanti.
Ancora più spettacolare, ma allo stesso tempo sperimentale, è la Carbon, una macchina che promette una velocita 100 volte superiore alle attuali. È interessante notare che quasi nessuno parla più di rapid prototyping. Ora si comincia a parlare di rapid production, sia dal punto di vista tecnologico che da quello della comunicazione. Ho ad esempio assistito a uno speech sui possibili modelli di business della rapid production.
I target di riferimento delle aziende produttrici di tecnologia legata alla digital fabrication sono spesso la gioielleria, gli accessori per la moda, ora anche design, ma oggetti comunque non troppo grandi, seppur con alto valore aggiunto.
Per l’ultimo giorno della fiera è stata organizzata una sfilata di moda dedicata a vestiti creati e stampati in 3D. C’è tuttavia ancora un gran lavoro da fare per raggiungere fasce di mercato più ampie.
Approfondiamo i brand più interessanti del 2015
Tra i leader di mercato si confermano anche quest’anno:
Stratasys: multinazionale che produce apparecchiature e materiali di stampa 3D per la creazione di oggetti fisici direttamente da dati digitali. Sfida lo status quo nell’industria manifatturiera, nell’ambito sanitario, nell’istruzione e perfino nel settore aerospaziale.
3D Systems: azienda americana che produce soluzioni avanzate per la digital fabrication, incluse le stampanti 3D, materiali per la stampa e modelli 3D in cloud. La loro tecnologia viene applicata in molteplici ambiti del manifatturiero, dall’aerospazio all’automotive, dagli apparecchi chirurgici agli accessori per l’elettronica e la moda.
EOS (Electro Optical Systems): azienda tedesca leader mondiale per sistemi di sinterizzazione laser, tecnologia chiave per la manifattura digitale, perché accelera lo sviluppo del prodotto e ottimizza i processi produttivi.
HP: multinazionale statunitense dell’informatica attiva sia nel mercato dell’hardware (dai personal computer ai server e, nel mercato di massa, per le stampanti per le quali è uno dei maggiori produttori mondiali) quanto in quello del software e dei servizi collegati all’informatica. (fonte: wikipedia).
Tra i piccoli fornitori i nomi più interessanti sono:
Form Labs: azienda costituita da un team di ingegneri, designer e problem-solver appassionati provenienti dal MIT di Boston, impegnata a sottoporre sofisticate tecnologie per la digital fabrication a designer, ingegneri e artisti internazionali.
Sharebot: una giovane azienda Italiana che progetta, sviluppa e distribuisce stampanti 3D innovative, facili da usare e capaci di risultati professionali.
Tra i service troviamo i già noti:
Shapeways: Il più conosciuto service per la digital fabrication, permette di stampare i propri progetti, condividere e acquistare i prodotti degli altri utenti della community.
i.materialise: si rivolge a creativi e designer supportandoli nel processo di creazione, condivisione e vendita dei proprio prodotti.
Sculpteo: offre un servizio di prototipazione rapida alla misura di ogni interesse, dalle decorazioni per la casa alle miniature ai modelli in scala, dalla matematica al prodotto finito.
Nella terza ed ultima puntata del nostro reportage da Euromold parleremo di macchine e prodotti accessibili anche al pubblico.
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* Denis Santachiara, nato nel 1950 a Campagnola, in provincia di Reggio Emilia, inizia la sua attività di designer nel 1980 attratto dalle potenzialità poetico-linguistiche del mondo artificiale e delle nuove tecnologie e dai processi estetici che ne possono nascere in ambito industriale.
Realizza opere al confine tra arte e design che vengono fin da subito esposte alla Biennale di Venezia, a Documenta 8 di Kassel, alla Triennale di Milano e alla Quadriennale di Roma, per fare alcuni esempi.
Ha collaborato e tuttora collabora con aziende italiane e straniere per il design e la ricerca di nuovi prodotti. Tra le tante ricordiamo Artemide, Baleri Italia, Bang-Olufsen, BPT, Campeggi, De Padova, Fiat, Foscarini, Mandarina Duck, Marutomy, Montedison, La Murrina, Nintendo, Panasonic, Rosenthal, Sector No Limits, Snia Viscosa, Superga, Swatch, Vitra, ZERODISEGNO.
I suoi oggetti sono esposti al Moma di New York, al Musée des Arts Decoratifs del Louvre di Parigi, al National Museum of Modern Art di Tokio, al Philadelphia Museum e al Vitra Museum di Berlino.
Oggi si occupa del progetto Cyrcus- direct design direct marketing, una piattaforma di e-commerce che produce in digital fabrication professionale e propone la vendita diretta di prodotti in collaborazione con le grandi firme del design.