CULTURA DELL'INNOVAZIONE

Design Thinking, sperimentazione e abduzione: che cosa sono e come funzionano

Sono due le pratiche del design thinking più utili per risolvere molti problemi in azienda. Nella sperimentaione il valore non è il fallimento ma l’apprendimento. L’abduzione è un modo di pensare basato su una intuizione emergente e prezioso per immaginare il futuro

Pubblicato il 21 Gen 2021

Claudio Dell'Era

Direttore dell’Osservatorio Design Thinking for Business del Politecnico di Milano

Photo by Kelly Sikkema on Unsplash

In un contesto – quello globale – in cui sempre più aziende si trovano a dover affrontare sfide complesse e mai esperite prima, oramai definite grand challenges, il design thinking con le sue peculiarità sembra essere un ottimo strumento di risposta.

Il design thinking è, infatti, incentrato sui bisogni degli utenti, sulla necessità di abbracciare un pensiero critico volto a comprendere meglio e riformulare il problema. In particolare, al suo interno ci sono diverse pratiche utili, ma tra gli esperti del settore sono due quelle che sembrano avere un ruolo chiave nella soluzione dei problemi di un’azienda: la sperimentazione, la capacità di creare ipotesi e testarle; e l’abduzione, la modalità di pensare a problemi complessi in modo nuovo.

Design thinking, il valore della sperimentazione non è il fallimento

Partendo dalla sperimentazione essa è fondamentale nei processi creativi. Infatti, la chiave non è tanto nell’aspetto del fallimento. Spesso si sostiene che sperimentare è importante per fallire in fretta, quando l’investimento fatto è ancora contenuto. In realtà il valore maggiore è nella scoperta e nell’apprendimento che la sperimentazione porta con sé. Scoprire strade che non funzionano e opzioni non percorribili crea conoscenze indispensabili per proseguire nel processo di innovazione.

Le fasi della sperimentazione

Le fasi principali del processo di sperimentazione sono cinque: (i) comprensione del contesto, (ii) sviluppo delle ipotesi, (iii) costruzione del prototipo, (iv) test del prototipo e (v) apprendimento.

Un approccio di design thinking con una forte focalizzazione sui bisogni dell’utente è chiaramente crucciale nelle fasi di comprensione del contesto e dei suoi bisogni, così come nella costruzione e test del prototipo. Questo permette di far sì che più opzioni siano considerate e innovazioni a maggior valore aggiunto siano proposte agli utenti, aumentando quello che è l’obiettivo di apprendimento della sperimentazione.

Il 3d printing, l’augmented reality, supportano come tecnologie digitali le fasi di prototipazione creativa rendendo queste fasi ancora più esplorative a maggior valore aggiunto, generando ancora più conoscenza. Tutto questo aiuta a meglio gestire e affrontate le grandi sfide che le aziende oggi si trovano a fronteggiare, dalla pandemia alla adozione degli SDG e iniziative sociali solo per menzionare alcune di queste sfide.

Design thinking, che cos’è l’abduzione e come funziona

La seconda pratica che sembra emergere come ottima pratica di Design Thinking per rispondere alle grandi sfide è quella dell’abduzione.

Il professor Massimo Garbuio dell’Università di Sydney Business School, ha studiato intensamente questa pratica e ha mostrato come questo pensiero si contrappone a deduzione e induzione, e supporta l’idea che esista un modo di pensare che permette di trovare il miglior candidato tra una moltitudine di spiegazioni possibili. Abdurre significa scommettere su un’intuizione emergente da numerose osservazioni. E provare a raccogliere altre informazioni al fine di validare questa idea.

I diversi tipi di abduzione

Visto che è un salto nel futuro, esistono diversi tipi di abduzione, esiste l’abduzione esplicativa, che permette di spiegare qualcosa di ignoto; oppure l’abduzione innovativa, che permette di immaginare il futuro sulla base di alcune osservazioni. Le ricerche di tutto il mondo spiegano come questo modo di pensare crei sempre più valore in processi di sperimentazione di alta innovazione, come le grandi sfide che il design thinking oggi si trova a fronteggiare.

Per poter sfruttare a pieno questo modo di pensare è fondamentale chiedersi perché e immaginare possibili scenari futuri. Tutto questo permette di approfondire e meglio comprendere le grandi sfide che oggi le aziende fronteggiando e capire come queste pratiche permettono di affrontarle con un processo di Design Thinking.

La centralità della sperimentazione dell’abduzione è emersa anche durante il corso della quarta edizione dell’Osservatorio Design Thinking for Business della School of Management del Politecnico di Milano dove partner, sponsor e aziende ospiti hanno mostrato come la sperimentazione e l’abduzione siano elementi cruciali del processo di Design Thinking.

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Stefano Magistretti
Stefano Magistretti

Direttore Osservatorio Design Thinking for Business del Politecnico di Milano. È anche Senior Researcher presso LEADIN’Lab (LEAdership, Design e INnovazione)

Claudio Dell'Era
Claudio Dell'Era
Direttore dell’Osservatorio Design Thinking for Business del Politecnico di Milano

Professore Associato di Design Strategy; Co-Founder of LEADIN'Lab, Direttore dell'Osservatorio Design Thinking for Business del Politecnico di Milano

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