DESIGN THINKING & BUSINESS

Design Leadership, come sviluppare la capacità di affrontare l’innovazione in azienda



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È necessario immaginare nuovi approcci alla leadership che possano guidare meglio le persone nel continuo cambiamento e nell’incertezza. Design e Design Thinking propongono un insieme di pratiche che aiutano a navigare la complessità. Ecco le principali e come applicarle

Pubblicato il 5 nov 2024

Paola Bellis

Ricercatrice Senior dell’Osservatorio Design Thinking for Business del Politecnico di Milano

Gabriele Frattini

Ricercatore Senior dell'Osservatorio Design Thinking for Business del Politecnico di Milano



Design Leadership

Il design per la leadership in un mondo sempre più complesso e in rapida evoluzione. Il cambiamento, continuo e veloce, crea sfide importanti per le aziende e per le persone che ne fanno parte, poiché la trasformazione può disorientare e richiedere un costante adattamento di valori e comportamenti. Leading throurg design è una risposta di metodo per una leadership adeguata e contemporanea.

Le persone e le organizzazioni, dunque, sono chiamate a interpretare e dare senso a un contesto in costante trasformazione, un processo noto come sensemaking. In questo scenario di complessità, i tradizionali modelli di leadership, spesso basati su approcci normativi, si rivelano inadeguati.

È necessario, quindi, immaginare nuovi approcci alla leadership che possano guidare meglio le persone attraverso il continuo cambiamento e l’incertezza che ne consegue. Il Design e il Design Thinking offrono proprio questo: un insieme di pratiche che aiutano a navigare la complessità. Approcci come il framing e reframing, l’iterazione rapida e la prototipazione, insieme a un’attenzione centrale verso le persone (human-centered design), permettono di affrontare l’incertezza e di trasformarla in opportunità.

Da qui nasce una domanda naturale: il Design Thinking può avere un ruolo nelle organizzazioni non solo per sviluppare prodotti e servizi, ma anche come pratica per promuovere nuovi modelli di leadership più adatti al cambiamento?

Abbiamo esplorato questa idea con Daniela Jorge, Chief Design Officer di Capital One ed ex Chief Design Officer di PayPal, durante il Club dell’Osservatorio di Design Thinking for Business del Politecnico di Milano. Tre gli aspetti chiave che caratterizzano il ruolo del design come strumento di leadership in un mondo in continua evoluzione.

Leadership e design: sono davvero così diverse?

Daniela Jorge sottolinea come leadership e design abbiano molti punti in comune. In entrambi i casi, è essenziale adottare un approccio human-centered, sviluppando empatia e curiosità verso le persone.

L’attenzione del design verso gli utenti si riflette nella leadership come attenzione verso il team. I “design leader” si focalizzano sui bisogni dei colleghi, cercando di soddisfare le loro necessità. Inoltre, sia nel design che nella leadership, il lavoro di gruppo è cruciale. Attività come il co-design e i workshop sono strumenti fondamentali per creare valore. Facilitando lo scambio di idee, i design leader sostengono il team proprio come accade nei processi creativi, promuovendo cooperazione e l’integrazione di diverse prospettive.

Design Leadership come capacità di agire da traduttore cross-organizzazione

Un altro aspetto che sottolinea l’importanza del design nella leadership è la capacità unica dei design leader di fungere da “traduttori” tra diversi gruppi di persone, sfruttando una vasta conoscenza interdisciplinare. Daniela Jorge ricorda come, nella sua esperienza, sia stato essenziale padroneggiare i diversi linguaggi parlati all’interno dell’organizzazione (come quelli del business, marketing, finanza e contabilità). Questo le ha permesso di fungere da punto di collegamento tra diversi gruppi, facilitando la collaborazione tra di essi.

Daniela evidenzia anche l’importanza dell’utilizzo di tecniche di visualizzazione proprie del design, come prototipi, video, immagini e scenari, che si rivelano fondamentali in questo tipo di contesti. Grazie a queste competenze, i design leader non solo riescono a comunicare e condividere efficacemente le proprie idee, ma favoriscono anche l’integrazione di prospettive provenienti da diverse aree dell’organizzazione. In questo modo, si promuove l’inclusione e la collaborazione, assicurando al contempo che le esigenze di tutte le aree aziendali vengano ascoltate.

Design Leadership come capacità di affrontare l’innovazione

Infine, dato che il design è fortemente orientato all’innovazione, Daniela ricorda quali pratiche un design leader può adottare per aiutare il proprio team o altri colleghi in azienda ad affrontare il rischio intrinseco all’innovazione. In particolare, sottolinea come i design leader possano sfruttare una delle loro competenze principali: la capacità di fare ricerca. I dati raccolti dagli utenti, sia qualitativi che quantitativi, rappresentano un elemento cruciale per ridurre i rischi (de-risking) e acquisire credibilità tra le varie parti coinvolte.

Allo stesso tempo, è fondamentale aiutare il team a sviluppare una mentalità orientata all’apprendimento (learning mindset), ponendosi domande continue sulle informazioni a disposizione. La trasparenza su ciò che si conosce e su ciò che non si conosce all’interno dell’organizzazione è essenziale per pianificare come ottenere, in seguito, prove concrete che possano ridurre ulteriormente i rischi legati all’innovazione.

Il design come strumento di leadership: esperienze e riflessioni

L’Osservatorio del Design Thinking for Business ha promosso una serie di Perspective Sessions proprio per stimolare queste riflessioni, presentando casi studio reali sull’adozione del design come strumento di leadership. Durante questi incontri, con Mattia Mori e Chiara Petroni di Assist Digital, i partecipanti hanno esplorato come le pratiche del design possano supportare efficacemente un team di Risorse Umane. Parallelamente, Paolo Negri ed Emiliano Martinello di Jakala Civitas hanno discusso il concetto delle “small victories” attraverso un caso concreto applicato alla pubblica amministrazione.

In un’altra sessione, Marina Scognamiglio e Riccarda Baldassarra hanno presentato un framework di design leadership, utile per aiutare le aziende a orientarsi in contesti complessi. Infine, la quarta Perspective Session, guidata da Paola Bellis del Politecnico di Milano, ha portato i partecipanti a riflettere sul potere delle storie come strumento per guidare la trasformazione organizzativa. È stato presentato un toolkit basato sullo storymaking, pensato per aiutare le persone a raccontare la propria storia di cambiamento, rendendo il processo di trasformazione più coinvolgente e accessibile.

L’evento si è concluso con una discussione congiunta tra tutti i partecipanti alle Perspective Sessions, esplorando il contributo del design alle pratiche di leadership. Si è approfondito come il design offra una serie di strumenti di sensemaking che non solo facilitano la progettazione di prodotti e servizi, ma aiutano anche le persone a dare senso a un contesto in continua evoluzione.

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