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Dematerializzazione delle quote nelle srl: che cosa significa e quali vantaggi avrà

Dematerializzare le quote significa renderle uguali ai titoli azionari: potranno essere cedute con un semplice click dal conto titoli di un socio a quello di un altro. Come effetto, gli investimenti dovrebbero aumentare e si dovrebbe ridurre il fenomeno del delisting. La soddisfazione del mondo del venture capital

Pubblicato il 29 Giu 2023

Dematerializzazione delle quote

Dallo scorso 11 aprile si sente parlare spesso di “dematerializzazione” delle quote societarie delle srl. Ma che cosa significa realmente? Che cosa cambierà?

Dematerializzazione delle quote nelle srl: il provvedimento 

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il DDL Capitali, ovvero un disegno di legge che ha l’obiettivo di incentivare il più possibile la quotazione in Borsa delle società, per cercare di contenere il fenomeno massiccio al quale stiamo assistendo negli ultimi anni, ovvero il “delisting”, cioè l’uscita delle società dalla Borsa con la cancellazione del titolo dal listino azionario su cui è quotata.

Ma per quale motivo sempre più società scelgono di abbandonare la Borsa?

Per più di una motivazione, alcune legate a scelte strategiche, per esempio per avviare un piano di sviluppo e crescita di medio-lungo periodo, altre invece per la complessità procedurale della quotazione in Borsa e di permanenza nel mercato azionario.

Il DDL Capitali interviene proprio su quest’ultimo aspetto, cercando di abbattere le complessità procedurali e semplificando i vincoli burocratici. In questo modo si vuole incentivare le società, soprattutto le piccole e medie imprese, ad intraprendere il percorso della quotazione in Borsa e a sfruttare i capitali del mercato regolamentato a vantaggio della propria competitività.

In questo provvedimento – attualmente ancora in corso di approvazione – sempre nell’ottica della semplificazione suddetta, all’art. 3 viene introdotta per la prima volta la possibilità per le srl di dematerializzare le quote.

Srl, che cosa significa dematerializzazione delle quote

Una srl potrà scegliere se far assumere o meno alle proprie quote la forma scritturale, cioè dematerializzata. Dematerializzare le quote significa renderle uguali agli strumenti finanziati, ai titoli azionari, per semplificare al massimo il concetto. E pertanto le quote potranno essere “depositate” dai detentori su un conto titoli presso la propria banca.

È facile comprendere, a questo punto, che ciò semplifica incredibilmente la circolazione delle quote societarie, che potranno essere cedute con un semplice click dal conto titoli di un socio al conto titoli di un altro. Saranno corredate di codice Isin, ovvero il codice internazionale che identifica gli strumenti finanziari. E la facilità di circolazione dovrebbe produrre come effetto l’aumento degli investimenti.

I vantaggi della dematerializzazione delle quote per venture capital e startup

Tale possibilità, che ad oggi rappresenta una rivoluzione nel mondo delle srl, è stata chiesta a gran voce dagli investitori. Per i Venture Capital è una grande conquista, perché da sempre lamentano la difficoltà di realizzare in tempi brevi le operazioni di investimento, a causa delle lungaggini burocratiche e della non pratica “circolabilità” delle quote. Mentre, con questo provvedimento, per la prima volta, le quote societarie delle srl potranno entrare nel circuito bancario ed essere scambiate al pari di un titolo azionario.

E per capirne appieno la differenza, val la pena ricordare che fino al 2008 gli unici soggetti autorizzati a depositare gli atti di cessione di quote di SRL erano i notai. Con la L. n. 133/2008 è stata introdotta una nuova forma di trasferimento delle quote sociali accanto a quella affidata ai notai e prevista dall’art. 2470 c.c.

L’art. 36, comma 1-bis di questa legge dispone, infatti, che l’atto di cessione delle quote di una srl possa essere sottoscritto con firma digitale e depositato, entro 30 giorni, presso l’ufficio del registro delle imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sede sociale, a cura di un intermediario abilitato, munito della firma digitale e incaricato dai legali rappresentanti della società, ovvero generalmente il commercialista.

Come si trasferiscono le quote di una srl oggi

Pertanto, ad oggi esistono due modalità per cedere la propria quota: tramite atto notarile oppure tramite commercialista/intermediario, i quali provvedono a stipulare l’atto di cessione delle quote, a registrarlo presso l’Agenzia delle Entrate ed a depositarlo presso il Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio. Il trasferimento delle partecipazioni ha effetto dal momento del deposito dell’atto di cessione presso il Registro delle imprese.

Il tutto con aggravio notevole di costi e di tempi.

Ben venga quindi questa rivoluzione della dematerializzazione delle quote per le srl, speriamo solo che i tempi per l’approvazione definitiva del provvedimento non siano troppo lunghi!

Sono certa che questo maggior dinamismo nella circolazione delle quote darà una ulteriore spinta agli investimenti in Startup e Pmi innovative, così come sono altrettanto certa che l’intelligenza artificiale darà un grande contributo per la selezione delle opportunità di investimento.

Naturalmente, è d’obbligo ricordare che a fronte di questa semplificazione negli investimenti la formazione e l’educazione finanziaria nei prossimi tempi assumeranno un ruolo sempre più importante e da non trascurare.

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Cristina Crupi
Cristina Crupi

Fondatrice dello Studio Legale Crupi, è un’esperta di Diritto civilistico e societario, specializzata in startup, PMI e Innovazione. È Partner e Legal Expert per PoliHub. Autore di "Il Codice delle Startup" e “Start Up - Guida operativa per la creazione, la gestione e lo sviluppo delle imprese innovative”.

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