Attualmente la legge prevede che, a causa del coronavirus, si possa uscire di casa solo per esigenze lavorative, motivi di salute e necessità che tuttavia vanno attestate mediante autodichiarazione.
Ma, far circolare carta, non contribuisce a diffondere il virus?
È vero, questa situazione sta favorendo finalmente nel nostro Paese un approccio più coerente verso il digitale e i suoi strumenti di smart working e intrattenimento…Ma poi arriva pronta la burocrazia con le sue autodichiarazioni secondo il DPR 445/2000 che erano state originariamente pensate proprio per eliminare la (troppa) carta “certificata”.
Oggi leggo ovunque, da fonti più o più spesso meno istituzionali, che occorre avere questi moduli stampati e precompilati da esibire prontamente in caso di controlli lungo gli spostamenti consentiti per stato di necessità. E allora tutti a stampare inutilmente moduli e riempirsi le tasche di carta pronta all’uso. Autodichiarazione cartacea ai tempi del coronavirus…
Allora, da giurista direi che è una follia.
Eventuali sanzioni (di carattere penale per violazione dell’art. 650 c.p.) sono previste e applicabili in caso di dichiarazioni non veritiere raccolte dagli organi preposti, ma non perché non si possiedono moduli cartacei che peraltro si potrebbero non avere proprio perché si è chiusi in casa e lì non abbiamo pronta una stampante per l’occorrenza! O no?
E in ogni caso sarebbe stato più ovvio e corretto (e spero che si faccia) che gli organi di controllo, esercitando le loro funzioni di pubblico ufficiale, registrino (magari in forma digitale) le nostre dichiarazioni verbalizzate. Non è mica impossibile eh. Anzi…è più veloce e comodo in un momento di emergenza.
Del resto si prevede una PA digitalizzata nel nostro Paese dagli anni ’90. Davvero non siamo in grado di raccogliere, produrre e registrare affidabilmente documenti informatici contenenti dichiarazioni di nostri cittadini? Peraltro far girare da una mano all’altra questi moduli stampati non contribuisce a diffondere il virus? Pensiamo anche solo che il denaro contante è il miglior veicolo di diffusione del virus…