È possibile che non si senta più parlare di Silicon Valley, ma di “Cerebral Valley“. Perché? Perché la Silicon Valley e San Francisco sono di fatto diventati l’epicentro globale della rivoluzione dell’intelligenza artificiale e della generative AI. Non a caso, sette delle 13 principali società mondiali di generative IA (quelle con valutazione sopra al miliardo di dollari) hanno base in Silicon Valley.
Sam Altman, il presidente di Open AI, ha recentemente definito San Francisco “the best place to start an AI company”. Nello specifico la zona lungo Hayes St. vicino ad Alamo Square. E paradossalmente le “Painted Ladies” rischiano di non essere più le case vittoriane più famose di San Francisco.
Oggi si parla molto più della Genesis House (nella foto in apertura), la hacker house con 21 bedroom che oggi simboleggia il movimento della Cerebral Valley (anche se forse si sarebbe potuta chiamare “HAIyes Valley” come sostiene The Standard). E, come sottolinea Amber Yang (un investor at Bloomberg Beta), l’intelligenza artificiale è uno di quei temi nel mondo delle startup che richiede “in person relationships”. E se oggi una AI startup non è a San Francisco, è svantaggiata: “The quality and caliber of AI startups in communities outside of SF just can’t compare.”
Non a caso, l’intelligenza artificiale sarà uno dei macro-temi dominanti lo Scaleup Summit Silicon Valley che Mind the Bridge organizza la prima settimana di ottobre e a cui parteciperanno parecchie aziende italiane (oltre ad Enel, Eni e Terna che sono di casa all’Innovation Center).
Oltre a presentare un nuovo studio (il report Tech Scaleup Silicon Valley sarà dedicato a The Rise of Generative AI, qui per il download dal 3 di ottobre) ci sarà un workshop organizzato in collaborazione con EIT Digital (riguardo a cui ci sarà un importante annuncio a breve) focalizzato sul tema dei temi: come regolare l’intelligenza artificiale, spaziando dall’AI Act europeo al costituendo AI Government body negli Stati Uniti e nelle altre parti del mondo.
Una discussione di altissimo livello che vedrà come protagonisti la Commissione Europea (Gerard de Graff), con vari rappresentanti chiave sia dell’industria che dei policy markers.