Scade il prossimo 19 luglio la call per Cybershield, l’innovativo programma di accelerazione ideato da Nana Bianca in collaborazione con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) e C*Sparks.
Il progetto, con base a Firenze, ha come obiettivo la selezione di startup innovative nel campo della sicurezza informatica. L’iniziativa offre un sostegno finanziario che può raggiungere fino a 150.000 Euro, di cui 50.000 Euro nell’ambito del Cyber Innovation Network dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Inoltre, prevede incontri con esperti nel mondo della cybersecurity, del venture capital e dell’imprenditoria, mentoring personalizzato e l’opportunità di creare partnership con aziende del settore. La call è stata lanciata il 28 marzo scorso. QUI come candidarsi.
Cos’è Cybershield
Cybershield è stato concepito per accelerare startup che si focalizzano sulla sicurezza informatica: dalla protezione delle reti e delle applicazioni alla sicurezza nella gestione dei dati e del cloud, fino alla difesa delle infrastrutture critiche. Il programma accoglie imprese che utilizzano tecnologie avanzate come analisi dei dati e Big Data, intelligenza artificiale, robotica, internet of things (IoT), blockchain e crittografia. L’intento è quello di stimolare la crescita dei team partecipanti (selezionati dopo un percorso di pre-accelerazione di 6 settimane) attraverso un iter di accelerazione della durata di 16 settimane durante le quali le startup avranno l’opportunità di affinare i propri modelli di business e di lavorare concretamente alle opportunità di sviluppo sinergico con le aziende partner.
Chi sono gli organizzatori
Nana Bianca, in collaborazione con C*Sparks, ha progettato questa iniziativa e il suo impegno si manifesta sia nell’organizzazione del programma, sia nell’investimento nel capitale delle startup selezionate. Con l’introduzione di questo nuovo programma di accelerazione presso l’Innovation Center della Fondazione CR Firenze – partner fondamentale di Nana Bianca in tutti i progetti che producono un impatto socio-economico destinato ai giovani innovatori sul territorio fiorentino – si propone di diventare il principale punto di riferimento nel settore della cybersicurezza a Firenze e nel Centro Italia.
“Favorire innovazione e sviluppo tecnologico nella direzione dell’autonomia strategica del Paese è uno degli obbiettivi primari dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, ACN – ha dichiarato Bruno Frattasi, direttore generale di ACN –, e questo programma di investimenti ne rappresenta la concretezza. Il ritmo dell’evoluzione tecnologica, infatti, non ci consente di fermarci, se vogliamo sforzarci davvero di stare al passo di questo processo impetuoso di crescita della dimensione digitale. Come abbiamo scritto nella Strategia Nazionale di cybersicurezza 2022-2026, investire in cybersecurity, intelligenza artificiale, data science, robotica e quantum computing devono diventare le nostre priorità come sistema paese.”
50 miliardi di tentati attacchi informatici nel 2023
“Cybershield è un’iniziativa che incoraggia i progetti di chi è pronto ad affrontare da protagonista le sfide della cybersicurezza – commenta Alessandro Sordi, co-fondatore di Nana Bianca – un settore oggi altamente competitivo e in continua evoluzione. Il perché lo spiegano bene i dati dell’aumento della suscettibilità delle aziende al rischio informatico: sono stati oltre 50 miliardi i tentativi di attacco informatico nel mondo lo scorso anno (secondo il Security Intelligence Report di Microsoft) e il 76% delle imprese nel nostro Paese ha dichiarato di aver subìto nel 2023 almeno un’interruzione dei sistemi informatici legata a un cyberattacco o a un incidente (dato Global Data Protection Index). È stato calcolato che il costo medio globale di una violazione dei dati è stato di 4,45 milioni di dollari nel 2023, con un aumento del 15% nel corso di 3 anni (dato IBM). Ma il prezzo da pagare per l’impresa violata è da misurare anche – e soprattutto – in termini di fiducia del cliente visto che il 78% dei consumatori è meno propenso a rivolgersi a un’impresa che ha subito una violazione dei dati (secondo un rapporto di Ponemon Institute del 2022). In questo contesto sono le startup che stanno puntando sulle tecnologie più innovative che possono fare la differenza e dimostrare la validità delle proprie soluzioni. Le imprese innovative propongono approcci flessibili e all’avanguardia, pensati per rispondere alle necessità particolari delle PMI mentre gli investitori stanno dimostrando un crescente interesse per lo sviluppo di nuove soluzioni nel settore, che fanno uso di intelligenza artificiale, apprendimento automatico e analisi comportamentale”.
Mercato della cybersecurity: mancano le aziende
“Se da un lato le Università italiane sono delle eccellenze, sia nel campo della formazione, preparando ogni anno moltissimi talenti ambiti a livello internazionale, che nel campo della ricerca, con idee a pubblicazioni apprezzate globalmente – commentano i founder di C-Sparks – dall’altro mancano aziende di prodotto in grado di capitalizzare il vantaggio competitivo per l’intero ecosistema. Il mercato della cybersecurity è in mano a pochi player globali, che investono risorse marginali nella ricerca e sviluppo, delegando di fatto l’innovazione al mondo delle start up. Negli ultimi anni, con l’accelerazione della transizione digitale, la superficie di attacco è aumentata notevolmente vedendo il cybercrime evolversi con tassi di crescita importanti a livello globale (+78%), ed esponenziali a livello italiano (+780%): è fondamentale sia mettere in sicurezza il nostro Paese che iniziare un lento percorso virtuoso per diminuire progressivamente la nostra dipendenza totale da tecnologie straniere, anche alla luce degli accadimenti geopolitici degli ultimi anni. Serve creare un ecosistema virtuoso che possa contare su risorse economiche, competenze manageriali, competenze tecniche, potendo far leva sul partneriato pubblico-privato: Cybershield è un’iniziativa che nasce per supportare operativamente l’innovazione, individuando idee che abbiano un chiaro vantaggio competitivo rispetto alle soluzioni esistenti sul mercato, supportando ed accelerando le start up nel definire correttamente il problem-solution fit e il product-market fit, per essere pronte a scalare rapidamente il mercato europeo.”