Nel 2022 sono stati rilevati 2.489 incidenti informatici di dominio pubblico di tipo grave, i quali hanno avuto impatti significativi in termini reputazionali ed economici sulle organizzazioni colpite. Sono questi i dati delle indagini del CLUSIT, Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica. Per l’82% si tratta di attacchi legati al cybercrime (+15%). Sono però le categorie di Hacktivism, pirateria informatica legata all’attivismo, ed Espionage/Information Warfare (guerra dell’informazione) a registrare le crescite maggiori rispetto al 2021, rispettivamente del +320% e +110%.
Cyber-attacchi: la dimensione geopolitica
Nel panorama degli attacchi inizia quindi ad emergere la dimensione geopolitica, che viene sempre più sfruttata dai cybercriminali a vantaggio delle proprie attività. Secondo i risultati degli Osservatori Startup Thinking e Digital Trasformation Academy, che saranno presentati il 30 novembre al Politecnico di Milano, l’attenzione rivolta dalle aziende alla materia si stima essere ai massimi storici, con i sistemi per la gestione dell’information security e della data protection stabili al primo posto tra le priorità di investimento in materia di innovazione digitale.
Dalla ricerca dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection emerge che complessivamente nel 2022 il mercato italiano della cybersecurity raggiunge il valore di 1,86 miliardi di euro, con un’accelerazione eccezionale del +18% rispetto al 2021. In questo contesto sono emerse nuove soluzioni che sfruttano le potenzialità dell’intelligenza artificiale a supporto della cybersecurity. In particolare, l’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando il modo in cui vengono affrontate le minacce cibernetiche, offrendo strumenti avanzati per la rilevazione e la mitigazione degli attacchi informatici. Ad esempio, l’AI permette alle organizzazioni di analizzare grandi quantità di dati in tempo reale per individuare comportamenti anomali e potenziali minacce e, di conseguenza, di migliorare la loro capacità di proteggere i dati sensibili e le reti informatiche.
Startup della Cybersecurity: i dati della Ricerca dell’Osservatorio
Secondo la Ricerca svolta dall’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection, che ha analizzato circa 170 startup a livello globale operanti in questo ambito, le startup fondate a partire dal 2017 e finanziate a partire dal 2020 hanno raccolto un totale di circa 2,4 miliardi di dollari (il dato fa riferimento alle 132 startup di cui è noto il finanziamento).
A livello di distribuzione geografica, il 50% delle startup analizzate è localizzata in Nord America, con gli Stati Uniti e in particolar modo la California che costituiscono la parte più consistente. Seguono, in termini di numerosità, l’Europa con il 26% e l’Asia con il 21%. Il restante 3% è localizzato nelle altre zone del mondo. In termini di finanziamenti raccolti, il totale mondiale di 2,4 miliardi si concentra per circa l’80% verso le startup nordamericane. Seguono poi le startup europee con il 6% circa del totale, quelle asiatiche con l’11% e quelle sudamericane con il 2%.
Le startup analizzate presentano principalmente 5 diversi ambiti di soluzioni: Physical layer, Device layer, Application & Data layer, Operations & Identification layer e Management layer. In termini di distribuzione, sono i layer più ad alto livello a raccogliere il maggior numero di startup, con la categoria di Operations & Identification layer che contiene il maggior numero di startup. Anche in termini di finanziamento, sono i layer più ad alto livello a ricevere investimenti più consistenti.
Le soluzioni di Intelligenza Artificiale per la Cybersecurity proposte da 7 startup
La Ricerca è stata presentata il 9 novembre 2023 all’evento dell’Osservatorio Startup Thinking di fronte a oltre 100 tra Innovation Manager e CISO delle 45 aziende partner dell’Osservatorio e con la pitch session di alcune promettenti startup
- BforeAI, presentata dal CEO & Founder Luigi Lenguito, è un sistema predittivo di cyber threat intelligence e digital assets protection che sviluppa la cybersecurity in forma preventiva, minimizzando i casi di azione correttiva a valle del rilevamento di un’anomalia.
- Cylock, presentata dal CEO Diego Padovan, è una piattaforma di cybersecurity che fornisce test di penetrazione, threat intelligence e altri servizi di sicurezza basati sull’intelligenza artificiale.
- Equixly, presentata dal CEO & Co-Founder Mattia Dalla Piazza, è una piattaforma SaaS basata su algoritmi di machine learning all’avanguardia che identifica e anticipa le vulnerabilità. Integrandosi nel Software Development Life Cycle, Equixly fornisce approfondimenti e piani di rimedio proattivi.
- Ermes, presentata dal Sales Director Alessandro Vetrano, è una soluzione che sfrutta la potenza dell’intelligenza artificiale e del deep learning per offrire alle aziende una protezione avanzata contro il phishing, le minacce generate dall’intelligenza artificiale e il furto di credenziali garantendo che le persone operino in un solido spazio di lavoro digitale con fiducia e sicurezza.
- Getvisibility, presentata dal CEO & Co-Founder Mark Brosnan, è una soluzione che sfrutta una intelligenza artificiale personalizzabile all’interno del panorama del Data Security Posture Management. Grazie ad algoritmi all’avanguardia e ad interfacce di facile utilizzo, consente alle aziende di sbloccare insight di valore, ottimizzare le prestazioni e rilevare le anomalie in tempo reale.
- Pikered, presentata dal Co-Founder & Head of Data Science Diego Lorenzi, combina l’Ethical Hacking e l’Intelligenza Artificiale per creare un nuovo paradigma di simulazione automatizzata degli attacchi cyber.
- Sensoworks, presentata dal CEO & Co-Founder Niccolò De Carlo, fornisce una soluzione IoT centralizzata e integrata per raccogliere, analizzare e distribuire i dati provenienti da vari dispositivi e sensori. Sensoworks adotta il federated learning, come tecnica di machine learning, per rilasciare i dati e guidare la scoperta ai margini, prevedendo al contempo le esigenze degli oggetti.
Vi aspettiamo il 30 novembre al Politecnico di Milano al Convegno “Digital e Open Innovation 2024: nuove sfide per imprese e startup” per conoscere e discutere tutte le priorità della trasformazione digitale per le imprese italiane.