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Crowdinvesting: che cos’è, che cosa comprende, i dati in Italia



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Il crowdinvesting è una sottocategoria finanziaria del crowdfunding che prevede una raccolta di capitale avente “come controparte una remunerazione del capitale stesso a titolo di investimento”. Vi rientrano equity, lending e real estate crowdfunding. La nascita del termine e i dati recenti

Pubblicato il 8 ago 2024

Luciana Maci

Coordinatrice editoriale EconomyUp



Crowdinvesting
Crowdinvesting

Negli ultimi anni è emerso un neologismo in ambito finanziario, il crowdinvesting. Il termine si è imposto nel contesto dell’evoluzione delle piattaforme di crowdfunding (raccolta fondi online) e della finanza alternativa. Sebbene non ci sia una data precisa per la sua nascita, il concetto ha guadagnato popolarità nell’ultimo decennio, quando le piattaforme di crowdfunding hanno iniziato a offrire opportunità di investimento. Se è vero che, secondo il sito Wordspy, specializzato in neologismi, la prima evidenza scritta della parola “crowdfunding” è stata rinvenuta in un articolo di Michael Sullivan sul suo blog ‘fundavlog’ il 12 agosto 2066, “crowdinvesting” è una terminologia successiva. Ma vediamo meglio di cosa si tratta e le differenze tra i due concetti.

Cos’è il crowdinvesting

Il crowdinvesting è una particolare sottocategoria finanziaria del crowdfunding che prevede una raccolta di capitale avente “come controparte una remunerazione del capitale stesso a titolo di investimento”. Questo modello di finanziamento collettivo è rivolto sia alle persone fisiche (investitori retail) sia agli investitori istituzionali e professionali, e rientra nella cosiddetta finanza alternativa, cioè i canali e gli strumenti di finanziamento che si sono sviluppati al di fuori dei tradizionali settori finanziari.

Nel crowdinvesting la piattaforma Internet è in grado di abilitare gli appelli a raccogliere risorse destinate a un progetto imprenditoriale, concedendo un prestito (lending-based model) oppure sottoscrivendo quote del capitale di rischio della società (equity-based model).

L’Osservatorio

Dal 2016 esiste in Italia l’Osservatorio Crowdinvesting della School of Management del Politecnico di Milano, attualmente diretto da Giancarlo Giudici, che studia il mercato dell’equity crowdfunding e del social lending in Italia. In particolare monitora l’evoluzione della normativa, le piattaforme attive, la raccolta, le campagne, l’impatto sulla crescita delle imprese. Un focus particolare è dedicato al real estate crowdfunding, la raccolta fondi destinata a progetti immobiliari.

L’Osservatorio pubblica ogni anno a luglio un Report che rappresenta il punto di riferimento in Italia per comprendere i dati di mercato.

Inoltre l’Osservatorio pubblica periodicamente un cruscotto aggiornato specifico sulla situazione dell’equity crowdfunding.

GIANCARLO GIUDICI SPIEGA COS’è IL CROWDINVESTING NEL 2016

Differenze tra crowdinvesting e crowdfunding

Nato come forma di microfinanziamento dal basso che mobilita persone e risorse, il crowdfunding (da “crowd”, folla, e “funding”, finanziamento, quindi letteralmente “finanziamento della folla”) è un metodo diffuso per garantire risorse a progetti imprenditoriali e/o creativi.

Esistono vari tipi di crowdfunding: il reward based, che prevede una raccolta fondi in cui, in cambio di donazioni in denaro, viene offerta una ricompensa; il donation based, un modello utilizzato soprattutto dalle organizzazioni no profit per finanziare iniziative senza scopo di lucro; il lending based, che consiste in microprestiti a persone o imprese. Un ulteriore modello è l’equity based, regolamentato dalla Consob, in cui, in cambio del finanziamento versato, è prevista la partecipazione del finanziatore al capitale sociale dell’impresa, diventandone così socio a tutti gli effetti. Esistono anche modalità ibride, basate su più tipologie di finanziamento.

Il crowdinvesting è un “sottoinsieme” del crowdfunding che comprende equity, lending e real estate crowdfunding.

Il crowdinvesting nel 2024

Negli ultimi 12 mesi, il crowdinvesting in Italia ha registrato un calo del 5,3%, ma il comparto immobiliare ha invece segnato un aumento del 7,2%. Secondo il nono Report italiano sul Crowdinvesting dell’Osservatorio del Polimi, la raccolta totale è stata di 302,35 milioni di euro. Le piattaforme autorizzate sono passate da 66 a 33 a causa del nuovo iter autorizzativo europeo. Il settore equity ha visto un calo del 25,5%, mentre i minibond hanno registrato un aumento del 34,5%. Il lending crowdfunding ha raccolto 167,82 milioni di euro, con un incremento del 7,7%. Il real estate crowdfunding ha giocato un ruolo fondamentale, con una raccolta di 191,56 milioni di euro.

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