La finanza agevolata è lo strumento più idoneo messo che le aziende possono utilizzare per investimenti in ambito digitale e/ o per effettuare innovazione tecnologica.
Accanto a questo importante strumento non va però sottovalutato il credito d’imposta, un importante incentivo fiscale al servizio delle imprese.
Il credito di imposta è tuttavia un incentivo fiscale alle imprese estremamente complesso che offre varie opportunità di cui proviamo di seguito a fornire una rapida carrellata.
ICTLAB PA (gruppo Digital 360) offre la possibilità, per progetti che hanno richiesto o hanno ottenuto finanza agevolata, di accedere anche al credito di imposta risultando cumulabile con la finanza agevolata stessa.
Cos’è il Credito d’imposta
Il credito d’imposta rappresenta un importante strumento di politica fiscale per promuovere la crescita economica, l’innovazione e la competitività delle imprese.
Si tratta di un’agevolazione fiscale che consente alle imprese di ridurre l’ammontare delle imposte dovute. L’importo del credito può essere direttamente sottratto dalle tasse che l’azienda deve pagare, offrendo quindi un beneficio economico diretto.
L’obiettivo in questo caso è di stimolare specifici comportamenti o investimenti aziendali, come la ricerca e sviluppo, l’acquisto di nuovi macchinari, la formazione del personale, o l’adozione di tecnologie sostenibili.
Per richiedere correttamente il credito d’imposta è innanzi tutto necessario verificare che l’impresa e le spese sostenute siano ammissibili per il credito d’imposta specifico.
La richiesta viene finalizzata attraverso una dichiarazione da inviare all’Agenzia delle Entrate utilizzando la documentazione ed i moduli specifici richiesti.
Le misure più rilevanti
Il credito d’imposta è sicuramente una misura che può sostenere in modo significativo la crescita delle aziende incentivandole ad effettuare investimenti per l’ammodernamento e lo sviluppo della loro offerta. E’ utilizzabile generalmente su base pluriennale, in compensazione delle imposte dovute. Esistono diverse possibilità di usufruire delle agevolazioni offerte dal credito d’imposta.
Riportiamo di seguito una breve panoramiche di quelle più significative ivi include quelle previste dal Piano Nazionale Transizione 4.0.
- Credito d’Imposta Ricerca e Sviluppo
misura a favore di tutte le imprese per realizzare investimenti in attività di ricerca e sviluppo (R&S) e favorire la loro crescita economica e tecnologica. Sono ammissibili tutte le spese necessarie per l’investimento, dal personale impiegato, alle consulenze, ai materiali e forniture.
- Credito d’Imposta Beni Strumentali 4.0
ha l’obiettivo di incentivare le imprese ad investire in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. I beni ammissibili rientrano in specifici elenchi specificati nella normativa “Piano Industria 4.0”.
- Credito d’Imposta Innovazione Tecnologica
pensato per stimolare le imprese a investire in progetti che possano portare a un miglioramento competitivo e sostenibile. Pone un’attenzione particolare alle tecnologie digitali e alle soluzioni ecocompatibili e prevede in particolare il miglioramento di prodotti e/o processi produttivi.
- Credito d’Imposta Formazione 4.0
incentiva le imprese a investire nella formazione del personale sulle tecnologie rilevanti per la trasformazione digitale e l’Industria 4.0. Mira a supportare l’aggiornamento delle competenze dei lavoratori in settori strategici. Sono ammissibili le spese del personale da formare, i costi dei docenti, materiali e strumenti utilizzati per la formazione, le spese generali indirette.
- Patent Box
misura pensata per supportare le attività innovative e la competitività delle imprese, incentivando la protezione e la valorizzazione della proprietà intellettuale. Consente di ridurre significativamente l’imponibile fiscale derivante dall’utilizzo di determinati beni immateriali, come brevetti, marchi, disegni e modelli, know-how e altre proprietà intellettuali.
- Credito d’Imposta per Investimenti in Zone Economiche Speciali (ZES):
incentiva gli investimenti delle imprese nelle “Zone Economiche Speciali”, create per stimolare lo sviluppo economico in zone tipicamente caratterizzate da svantaggi strutturali. Riguarda le spese per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive situate nelle ZES.
Le principali criticità connesse al Credito d’Imposta
Il credito d’imposta viene richiesto tramite una dichiarazione effettuata da parte di un responsabile dell’azienda. Può essere utilizzato successivamente alla richiesta e non è prevista alcuna verifica a priori sulla corretta applicazione della specifica misura. E’ l’azienda stessa che si fa pertanto carico di asserire che la misura specifica richiesta è applicabile all’investimento effettuato.
I controlli sono effettuati a posteriori, ovvero una volta che il credito sia stato richiesto e spesso anche utilizzato. Li effettua principalmente l’Agenzia delle Entrate e hanno lo scopo di verificare la corretta fruizione delle agevolazioni fiscali da parte delle imprese.
L’Agenzia delle Entrate può anche effettuare verifiche formali per accertare la correttezza delle dichiarazioni e la presenza della documentazione richiesta. Questo può includere controlli incrociati con altre informazioni fiscali e amministrative. Nel caso vengono riscontrate irregolarità, l’Agenzia delle Entrate può procedere al recupero del credito indebitamente utilizzato, applicando anche sanzioni e interessi.
In caso di cumulo delle misure con altri incentivi esistono regole molto complesse, anche difficili da interpretare, che a volte richiedono il ricorso a “interpelli” all’Agenza delle Entrate per accertarsi che si stia operando correttamente.
Come è opportuno utilizzare il credito d’imposta
Il credito d’imposta, come visto, riguarda misure che non prevedono una verifica a priori sulla loro corretta applicazione.
Il suggerimento è pertanto quello di non utilizzarlo come misura unica, ma come utile complemento per i progetti che hanno già usufruito o stanno usufruendo di finanza agevolata. Le due linee di finanziamento sono infatti cumulabili ed un progetto che ha superato l’iter di finanza agevolata ha il vantaggio di avere già passato con successo le verifiche di validità da parte di un ente pubblico.
In questo senso consigliamo sempre ai progetti assegnatari di finanza agevolata, di verificare la possibilità di abbinare qualche misura di credito di imposta per rendere l’investimento maggiormente sostenibile.
Se ad esempio una startup innovativa ha usufruito degli aiuti previsti dal bando Smart&Start per un proprio progetto innovativo, il consiglio è anche quello di far ricorso, ove applicabile, al Patent Box e/o al credito d’imposta R&S.
Si tratta di misure cumulabili tra loro che potrebbero facilitare enormemente da un punto di vista finanziario il successo nel lancio sul mercato della startup.
Anche per richiedere il credito d’imposta è consigliabile in ogni caso affidarsi a esperti per assicurarsi di seguire correttamente la procedura e ottenere una adeguata assistenza nella preparazione della documentazione necessaria.
ICTLAB PA oltre ai servizi offerti alle imprese per i progetti di finanza agevolata è dotata al proprio interno di una struttura di professionisti in grado di supportare la richiesta sul progetto stesso dell’idoneo credito d’imposta.