«Oggi è un momento memorabile per Yoox Net-a-Porter Group. Richemont, già il nostro più grande azionista, ha deciso di fare un’offerta per acquisire tutte le azioni di Ynap, valorizzandola circa €5,3 miliardi! Richemont ha espresso grande stima per la qualità delle nostre persone in Italia, nel Regno Unito e in tutto il mondo ed è quindi pronta ad investire ancora più risorse per accelerare la crescita e rafforzare la posizione di leadership di Ynap nel lungo termine nel settore del lusso online. Questo si tradurrà in maggiori investimenti in prodotto, tecnologia, logistica, persone e marketing».
Un post sulla sua pagina Facebook. È così che Federico Marchetti, amministratore delegato della società e fondatore di Yoox, annuncia il lancio di un’OPA (offerta pubblica di acquisto) da parte di Richemont per Yoox Net a Porter (Ynap). Secondo quanto riporta il Sole24ore, la holding svizzera attualmente azionista di maggioranza di Yoox Net-a-Porter con il 50% delle azioni, ha annunciato il lancio di un’Offerta totalitaria a 38 euro per azione, con l’obiettivo di revocare la quotazione del titolo dal listino della borsa di Milano. In totale Richemont sborserà circa 2,7 miliardi di euro.
Compagnie Financière Richemont è una società svizzera, tra i principali gruppi del mondo del lusso, attiva soprattutto nel settore dell’orologeria e della gioielleria. Attualmente ha un fatturato di circa 10 miliardi di euro e conta oltre 30mila dipendenti. Cartier, Montblanc, Clohé, Officine Panerai, Vacheron Constantin sono alcuni dei brand più importanti di cui è a capo.
«La sede rimarrà in Italia» ha precisato Marchetti nel suo post. «Richemont ha espresso grande stima per la qualità delle nostre persone in Italia, nel Regno Unito e in tutto il mondo ed è quindi pronta ad investire ancora più risorse per accelerare la crescita e rafforzare la posizione di leadership di YNAP nel lungo termine nel settore del lusso online».
Yoox-Net a Porter, quest’uomo guiderà un nuovo colosso europeo dell’e-commerce
«Da imprenditore – continua Marchetti su Facebook – ricordo il duro lavoro e l’emozione per la quotazione di Yoox nel 2009, quando i nostri ricavi erano di circa 150 milioni di euro. Era un mio grande sogno quello di creare qualcosa di ancora più grande. Questo si è concretizzato con l’unione di Yoox e Net-a-Porter nel 2015. Della fusione hanno beneficiato entrambe le aziende, creando il leader nel mondo del lusso online. Questa collaborazione tutta anglo-italiana ha portato il Gruppo a fatturare oltre 2 miliardi di euro in un paio d’anni. Sono profondamente grato a tutte le persone che hanno reso possibile questa impresa senza precedenti».
Tramite questa operazione, Federico Marchetti cede così anche il restante 4% delle azioni della società di cui era in possesso, per un valore che si attesta intorno ai 200 milioni di euro. «La prospettiva di non possedere più il mio 4% non cambia assolutamente il mio impegno imprenditoriale in YNAP. La mia motivazione è stata e sarà sempre sognare ed innovare per i nostri clienti. Essere io il mio primo cliente che aspetta a casa l’ordine con la gioia di un bambino».
Fondata nel 2000 da Federico Marchetti e quotata in Borsa nel 2009 sul segmento Star, all’epoca si chiamava soltanto Yoox. È stata uno dei primi unicorni italiani, ovvero una delle rare startup italiane che ha superato il miliardo di euro di fatturato, ha saputo scalare e si è affermata a livello europeo. Affermazione sancita a marzo 2015, quando si è fusa con Net-a-Porter, gruppo di vendita via Internet di prodotti di moda con base a Londra ma di proprietà proprio della svizzera Richemont. A seguito di quella operazione Richemont è diventata azionista della società italiana con una quota del 50%.
A poco più di un anno dalla fusione Yoox e Net-a-Porter, da cui nacque Yoox Net-a-Porter Group (Ynap), il gruppo si apre a un nuovo socio saudita per ampliare il business verso mercati dalle ampie prospettive di crescita quali Medio Oriente e Asia. Il socio è Mohamed Alabbar, immobiliarista-imprenditore arabo e proprietario del più grande centro commerciale di Dubai, che si è preso il 4% del capitale sociale ordinario. Grazie a quell’operazione seguì un aumento di capitale riservato da 100 milioni di euro interamente sottoscritto da Alabbar Enterprises, società controllata da Mohamed Alabbar.
Intervistato da EconomyUp a fine 2016, in occasione della vittoria della XX edizione del “Premio EY l’imprenditore dell’anno”, riguardo alla capacità di imprenditorialità innovativa italiana aveva detto: «L’Italia è un terreno fertile per l’innovazione ed è piena di talenti imprenditoriali. Ma la nuova Yoox non la intravedo ancora».