ECONOMIA CIRCOLARE

Corporate venture capital: A2A investe in altre 3 startup

Dopo Greyparrot, società inglese specializzata in computer vision, A2A prosegue la sua attività di Corporate venture capital investendo in Hades (smartness delle reti), Circular Materials (trattamento acque reflue in ottica di economia circolare) e Siteflow, digitalizzazione delle attività di cantiere

Pubblicato il 21 Set 2020

Pnrr e innovazione

A2A, la multi-utility italiana attiva nell’ambiente e nell’energia, prosegue negli investimenti  di Corporate Venture Capital (CVC) con l’obiettivo di promuovere l’innovazione del Gruppo e scommette su tre startup. Dopo il primo investimento in Greyparrot, società inglese che ha sviluppato una soluzione basata sulla computer vision in grado di integrare intelligenza artificiale e data analytics, la multi-utility ha selezionato altre tre startup: Hades, Circular Materials e Siteflow, le cui proposte riguardano la smartness delle reti, il trattamento delle acque reflue industriali in ottica di economia circolare e la digitalizzazione delle attività di cantiere nei grandi impianti di produzione.

Il Corporate Venture Capital (CVC), lo ricordiamo, è quel tipo di investimento che un’azienda, solitamente di medie-grandi dimensioni, fa su una startup attraverso un fondo dedicato. I fondi di CVC rilevano quote di capitale (in genere di minoranza) delle nuove imprese, ma non lo fanno solo in ottica finanziaria, come farebbe legittimamente un venture capital “classico”. Di fatto desiderano anche avere un accesso privilegiato alle innovazioni e alle tecnologie sviluppate dalle startup.

Corporate venture capital: che cos’è e chi lo fa (in Italia e all’estero)

Hades, startup svizzera legata all’università di Zurigo, ha sviluppato una soluzione basata sulla computer vision per l’ispezione delle reti delle acque di rifiuto. Tramite un modello di intelligenza artificiale è in grado di identificare e localizzare lungo la rete perdite, rotture e crepe, consentendo una manutenzione predittiva e un risparmio fino al 40% sugli interventi di riparazione e ammodernamento. Per la startup sono già in essere contratti con importanti municipalità e utilities europee.

Circular Materials, realtà italiana basata a Milano, ha brevettato una tecnologia per la rimozione di metalli pesanti e preziosi dalle acque reflue industriali in ottica di economia circolare. L’impianto sviluppato dalla startup permette di recuperare efficacemente metalli quali arsenico, cadmio, nickel, zinco, rame, mercurio, oro, argento etc. affinché non vengano dispersi nell’ambiente e possano tornare a generare valore. La tecnologia adottata consente inoltre di ridurre drasticamente i costi di trattamento rispetto alle vigenti tecnologie. La startup sta stringendo accordi con i principali operatori di settore in Italia e Germania.

Siteflow infine, con sede in Francia, ha sviluppato un software per la digitalizzazione dei processi di manutenzione nei grandi impianti produttivi. La soluzione consente di migliorare gli standard operativi condivisi per la gestione delle manutenzioni programmate, la produzione della documentazione ai fini di audit e la valorizzazione di un database centralizzato digitale, favorendo inoltre la collaborazione fra le diverse professionalità. Ad oggi fra i clienti della startup figurano alcuni fra i principali operatori nel settore nucleare, oil&gas, e delle costruzioni.

L’economia circolare, la digitalizzazione e l’evoluzione smart delle reti sono temi fondamentali per il nostro Gruppo, sui quali abbiamo deciso di continuare ad investire – ha commentato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A – Un ulteriore passo avanti della nostra iniziativa di Corporate Venture Capital grazie al quale prosegue il dialogo con il mondo delle startup per individuare le realtà capaci di supportare il nostro impegno per la transizione sostenibile e nell’ammodernamento delle infrastrutture strategiche per la crescita del Paese”.

A2A è inoltre la prima Utility ad aver aderito a VC Hub Italia, l’associazione di settore che supporta l’ecosistema italiano e che fra i suoi membri conta più di 30 investitori in innovazione e oltre 90 start up e PMI innovative ad alto potenziale di crescita e forte contenuto tecnologico”.

Il programma di Corporate Venture Capital di A2A è nato a fine 2019 con la partecipazione di 360 Capital, fondo di venture capital, il Politecnico di Milano con il fondo Poli360 che fa leva sul Technology Transfer Office e l’incubatore Polihub. Il CVC di A2A prevede investimenti per startup che operino in ambiti di business strategici per il Gruppo. Economia circolare e sharing economy, intelligenza artificiale applicata al mondo dell’energia, blockchain, sistemi di controllo per le reti elettriche o per la gestione remota degli impianti, applicazioni smart per la micromobilità o la domotica sono alcuni degli ambiti di investimento.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2