Il governo deve aiutare startup e pmi innovative in questo momento di emergenza causato dal coronavirus con una serie di provvedimenti che impediscano all’ecosistema di restare duramente colpito dalla crisi. A chiederlo è VC Hub Italia, associazione del Venture Capital Italiano di cui fanno parte i principali attori del finanziamento delle startup innovative.
VC Hub Italia: chi ne fa parte
VC Hub Italia è stato creato dai principali gestori italiani di Fondi di Venture Capital, ovvero 360 Capital, Indaco Venture Partners, P101, Panakès Partners, PrimoMiglio, United Ventures, include anche LVenture Group, Sofinnova Partners, Milano Investment Partners, Oltre Venture, Endeavor Italia, Embed Capital, AurorA Science, Genextra, Gaia Capital, Boost Heroes, A11 Venture, Lumen Ventures, RedSeed Venture, Biovalley Investment Partners, ed alcuni dei più importanti fondi di Corporate Venture attivi in Italia.
Perché VC Hub Italia chiede misure straordinarie per startup e pmi
“Riteniamo – si legge in una nota emanata da VC Hub Italia – che in assenza di misure rapide e tempestive si verificherà una percentuale di default molto rilevante con ingenti perdite di capitali, posti di lavoro e know-how accumulato in diversi anni. Sulla base del feedback ricevuto dal mondo degli investitori di venture capital e delle startup investite chiediamo di mettere in campo una serie di misure straordinarie per affrontare la crisi. Vogliamo portare all’attenzione del Governo, l’importanza dei tempi di implementazione delle misure che verranno attuate visto che qualsiasi misura se non attuata con la massima urgenza potrebbe risultare comunque poco efficace o addirittura inutile”.
Ecco dunque cosa propone l’associazione degli operatori di venture capital.
VC Hub Italia: Estensione del decreto CuraItalia a startup e pmi innovative
In generale Vc Hub Italia propone di estendere alle startup e alle piccole e medie imprese innovative tutte le misure previste nel decreto CuraItalia da cui ad oggi, di fatto, queste realtà innovative sono state in gran parte escluse.
Si tratta in particolare di:
Art 61: diritto di sospensione dei versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria
Art 62: sospensione degli adempimenti o versamenti fiscali e contributivi (rimuovendo limite a 2 mio di fatturato di esercizio 2019)
Art 65: usufruire (in compensazione sull’F24 del mese successivo) di un credito d’imposta per le spese sostenute da startup o PMI innovative per l’affitto di immobili ad utilizzo di ufficio
“Startup Emergency Act”: le misure eccezionali chieste da Vc Hub Italia
Oltre a questa integrazione nell’ambito del decreto CuraItalia, Vc Hub Italia chiede anche uno “Startup Emergency Act“, un pacchetto di misure per sostenere con forza e rapidità l’intero ecosistema. Il settore delle startup, sottolinea l’associazione, è costituito da aziende che necessitano di ingenti investimenti su prodotti e tecnologie e che spesso sono in una fase ancora iniziale di sviluppo. L’impatto della crisi in corso potrebbe richiedere l’erogazione di risorse aggiuntive non previste, che non saranno sufficienti ad affrontare una situazione totalmente inaspettata. Molte di esse potrebbero finire per trovarsi in default, mettendo non solo a rischio migliaia di posti di lavoro altamente qualificati, ma anche un know-how sviluppato in anni di investimenti significativi che sono oggi più che mai fondamentali per la competitività del sistema paese.
In tutta Europa (Francia, Olanda, UK, Germania) sono in corso di attuazione misure urgenti straordinarie per salvaguardare gli ecosistemi dell’innovazione e le startup. VC Hub Italia propone pertanto una serie di misure urgenti, per consentire alle startup Italiane di rimanere al passo con i proprio concorrenti in tutta Europa.
Contributi a fondo perduto
Erogazione di contributi a fondo perduto per copertura di una quota di costi fissi delle startup più specificamente impattate dal periodo di lockdown legato a politiche di contenimento messe in atto. La percentuale di copertura di costi fissi potrà essere modulata in 3 fasce: 30% – 50% -80% in funzione della gravità dell’impatto. Tale attribuzione dovrà essere delegata a apposito comitato d’urgenza istituito immediatamente sotto coordinamento di CdP.
Prestiti “convertendo”
Emissione di prestiti “convertendo” per un rapporto pari a 4:1. Si tratta di un prestito di tipo obbligazionario con distribuzione di azioni del tutto innovative e può essere rilasciato soltanto da un soggetto giuridico, che istituisce un diritto di riscossione su un’altra persona. Ogni startup che dovesse ottenere finanziamenti da investitori a partire da febbraio 2020 in strumenti equity o quasi equity (inclusi bridge financing o versamenti in conto capitale) potrà accedere a finanziamenti per una ammontare pari a 4 volte rimborsabili o convertibili a 10 anni al maggiore tra il valore dell’equity al momento dell’erogazione e il valore dell’equity alla scadenza, con clausola di rimborso accelerato in caso di change of control intervenuto nel frattempo.
Esenzione Iva
Regime IVA. Ogni startup innovativa dovrà poter optare per regime esenzione Iva se dimostra avere costi superiori a ricavi.
Credito d’imposta per R&D
Istituzione di un credito di imposta volumetrico pari a 50% di tutte le spese di R&D sostenute da startup e PMI Innovative, con possibilità di rimborso diretto in luogo dell’utilizzo in compensazione
Cassa integrazione straordinaria
Introduzione di una cassa integrazione straordinaria (totale o parziale) che consenta di coprire fino al 70% dei salari con cap pari a 4 volte il salario minimo, con possibilità di concordare il lavoro a tempo parziale a distanza in ottemperanza con quanto richiesto.
Estensione contratti
Estensione di un anno dei contratti a tempo determinato in scadenza e dei periodi di prova dei neoassunti.
Bando per startup
Emissione di un bando per startup italiane simile a quello promosso da EU per stimolare le startup italiane a lavorare su prodotti legati all’emergenza CoVid in tempi rapidi
Crediti alle banche
Prevedere moratoria temporanea di 12 mesi per le linee di credito in essere tra startup e PMI Innovative e banche.
Vc Hub Italia fa inoltre una serie di raccomandazioni per mettere in pratica misure strutturali che erano già necessarie nella fase di pre-emergenza e che in questo contesto diventano ancor più importanti:
Misura 1: Esenzione da applicazione del codice su crisi di impresa per startup e PMI innovative e in generale per tutte le partecipate di fondi gestiti da società “Vigilate” (position paper VC Hub)
Misura 2: Aprire alle startup e PMI Innovative negli albi fornitori autorizzati di tutte le aziende a partecipazione pubblica (oggi è de facto impossibile essere fornitori per via di alcuni vincoli)
Misura 3: Approvazione di misure volte ad alimentare in modo continuativo il FNI con dividendi di partecipate pubbliche (almeno in percentuale e non “fino a” come da attuale dispositivo)
Misura 4: portare defiscalizzazione da 30 al 60% per investitori in startup innovative. Prevedere inoltre detraibilità totale fino a un massimo di 200 KEuro in caso di perdita del capitale per esercizio 2020.