Risponde Luca Mariani, Trademark Attorney Jacobacci & Partners Spa
Prima di ancora di registrare un marchio, è sempre opportuno svolgere preventivamente una ricerca di anteriorità, per capire se esistono dei marchi precedenti, registrati da altre imprese, che possano ostacolare la concessione del marchio desiderato.
Se non emergono seri impedimenti, il passo successivo sarà, dunque, quello di presentare la domanda marchio, con cui si richiede formalmente l’iscrizione del marchio desiderato nel Registro dei Marchi Italiani.
La domanda di marchio è sottoposta, poi, all’esame dell’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), che ne verifica l’idoneità. Se ci sono delle criticità, l’UIBM invia una comunicazione ufficiale al titolare, o al suo mandatario, e assegna una scadenza per rispondere.
Il passaggio seguente è la pubblicazione del marchio sul Bollettino delle domande registrabili. Per i tre mesi successivi, chiunque abbia un titolo anteriore, può presentare opposizione alla concessione del marchio.
Le domande che non sono state opposte o che hanno superato con successo l’opposizione, vengono registrate, ricevono un attestato di concessione, e avranno una validità di dieci anni, dopodiché andranno rinnovate.
In assenza di rilievi ufficiali o di opposizioni da parte di terzi, un marchio italiano normalmente giunge a registrazione dopo circa 6 – 8 mesi dal deposito della domanda.
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