Il 22 ottobre scorso si è svolto il secondo workshop dell’undicesima edizione dell’Osservatorio Startup Thinking degli Osservatori Digital Innovation, dedicato al tema “Presenting Data with AI”. L’evento, condotto da Maurizio La Cava, CEO & Co-Founder di MLC Presentation Design e Pitch strategist di Polihub, ha offerto la preziosa opportunità ai partner dell’Osservatorio di approfondire le competenze sulla comunicazione e presentazione dei dati, integrando tecniche di storytelling e intelligenza artificiale.
Storytelling: perché è essenziale per l’Innovation Manager
Lo storytelling è un tema fondamentale per l’Innovation Manager, almeno per tre sfide che lo riguardano: portare a bordo il vertice aziendale rispetto ai progetti innovativi motivandone la bontà e la coerenza rispetto alla strategia, chiedere budget per le sperimentazioni non sempre foriere di ritorni economici, ingaggiare la popolazione aziendale e coinvolgerla nello sviluppo di idee e produzione di progetti.
Come presentare i dati con l’AI
Durante il suo intervento Maurizio La Cava ha illustrato come creare presentazioni capaci di comunicare in modo chiaro ed efficace i messaggi chiave contenuti nei dati. Lo ha fatto sottolineando l’importanza di integrare Data Storytelling e Data Visualization per rendere le presentazioni non solo esteticamente gradevoli, ma anche funzionali e mirate, sfruttando in questo senso anche le molteplici opportunità degli strumenti di intelligenza artificiale. La chiave, ha spiegato, è adattare il design grafico e lo stile comunicativo al pubblico di riferimento.
Il workshop ha visto la partecipazione di oltre 109 Innovation Manager e figure aziendali provenienti dalle 37 aziende partner dell’Osservatorio, creando un ambiente ricco di scambio e confronto.
Presentare i dati con l’AI: un’applicazione pratica
Buona parte della giornata di lavoro è stata dedicata all’applicazione pratica dei concetti appresi. I partecipanti sono stati divisi in sette gruppi eterogenei, ciascuno composto da membri provenienti da aziende diverse, con l’obiettivo di affrontare un caso studio comune: la creazione di una presentazione per “vendere” la propria soluzione al business. I partner hanno avuto l’opportunità di mettere in pratica quanto appreso, utilizzando diversi tool di intelligenza artificiale come ChatGPT, Gemini, Claude e Co-Pilot. L’attività ha dato ampio spazio all’originalità dei singoli team, ad esempio provando a far presentare la propria soluzione a un avatar parlante creato con l’intelligenza generativa, o sfruttandola per generare contenuti grafici, immagini rappresentative o intere presentazioni.
La capacità di presentare e valorizzare i dati è una skill cruciale per chi, in azienda, è responsabile dell’innovazione e deve orientare le decisioni strategiche. L’intelligenza artificiale può migliorare la creatività e l’impatto delle presentazioni stesse, ma non sempre è facile ottenere gli obiettivi desiderati. L’attività ha difatti dimostrato quanto sia importante conoscere, saper governare e guidare gli strumenti di intelligenza artificiale generativa, facendo emergere due sfide principali. La prima è la capacità di strutturare prompt efficaci e coerenti. Si tratta di un’attività spesso data per scontata, che ha però ha assoluta rilevanza nella capacità di ricevere dagli strumenti di AI Generativa gli output nella forma e con le caratteristiche desiderate. Sempre più spesso, difatti, si sente parlare nelle aziende del ruolo di Prompt Engineer.
La seconda sfida riguarda invece la conoscenza degli strumenti e la comprensione di quali siano maggiormente adatti a ciascuna attività. Stiamo parlando di un contesto in fortissimo fermento, dove ogni settimana il panorama di soluzioni è arricchito da nuove piattaforme e funzionalità. Ogni strumento possiede specifiche caratteristiche che lo rendono più o meno appropriato a svolgere compiti puntuali, e conoscerli in modo adeguato può realmente essere un valore differenziante.