INCLUSIVE DESIGN

Come l’intelligenza artificiale generativa sta rendendo il Design Thinking più inclusivo



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L’Osservatorio Design Thinking for Business ha riunito 170 professionisti per esplorare l’Inclusive Design e l’AI Generativa. Ne è emerso il valore dell’AI nel Design Thinking per potenziare accessibilità, efficienza ed esperienza utente. Ecco i risultati della sperimentazione

Pubblicato il 17 giu 2024

Caterina Ravasi

Junior Researcher dell’Osservatorio Design Thinking for Business del Politecnico di Milano



Intelligenza artificiale generativa per il Design Thinking
Intelligenza artificiale generativa per il Design Thinking

La trasformazione del Design Thinking mediante l’adozione dell’Intelligenza Artificiale Generativa sta ridefinendo i confini dell’inclusività, rendendo prodotti e servizi più accessibili e personalizzabili, aprendo la strada ad un futuro dove tecnologia e umanità si intrecciano in modi sempre più significativi.

L’Osservatorio Design Thinking for Business ha riunito circa 170 professionisti di vari settori, per la seconda Design Thinking Jam dell’edizione 2024, incentrato sull’Inclusive Design mediante l’impiego di AI Generativa. I partecipanti, suddivisi in gruppi di lavoro, hanno esplorato l’inclusività in contesti diversificati, dall’innovazione digitale nel settore postale alla personalizzazione nel campo delle telecomunicazioni. Questo incontro ha evidenziato il valore dell’AI Generativa come mezzo per potenziare l’accessibilità, l’efficienza e l’esperienza utente, offrendo nuove prospettive nel processo di Design Thinking.

Lead by Design

Durante l’evento Marzia Aricò, Design Leader presso Marzia Studio e professionista affermata con oltre 15 anni di esperienza, ha esposto la sua visione sull’importanza del Design nel ridefinire il modo in cui le organizzazioni affrontano le sfide odierne. La relatrice ha evidenziato la necessità delle aziende di superare l’obsoleto modello industriale per rispondere efficacemente alle esigenze attuali che sono complesse e sistemiche, attraverso un approccio che considera le organizzazioni come entità viventi piuttosto che meccaniche.

L’adozione di un approccio human-centered, co-creativo, olistico, sperimentale e trasformativo, si rivela cruciale, mettendo in luce come il Design possa fungere da catalizzatore per la creazione di futuri alternativi plausibili e come questo approccio rappresenti le fondamenta per una leadership efficace. Tale cambio di paradigma favorisce l’innovazione e l’adattabilità organizzativa, promuovendo inoltre un senso di appartenenza e responsabilità all’interno del team.

Collaborazione trasversale per l’innovazione

Il Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, con il supporto di Vodafone, ha organizzato una delle cinque experience sessions con lo scopo di esplorare l’integrazione dell’AI Generativa nel Design Thinking, mirando a stimolare la collaborazione tra diversi settori aziendali e rafforzare l’approccio user-centered. Utilizzando il framework del Double Diamond, suddiviso nelle quattro fasi: Discover, Define, Design & Develop e Test & Refine, ogni gruppo ha mappato le attività pertinenti alla fase di progettazione assegnata, definendo poi gli attori coinvolti in ogni attività. A questo punto, sono stati individuati gli aspetti critici di ciascuna attività, valutandoli in base all’efficienza e all’orientamento verso l’utente. Per affrontare le criticità individuate, sono state proposte funzioni di Intelligenza Artificiale Generativa, successivamente analizzate e sintetizzate nei seguenti punti:

Design Thinking: l’AI generativa come mediatore di sinergie

L’AI Generativa emerge come mediatore nell’ecosistema della gestione progettuale, migliorando la comunicazione e la comprensione reciproca tra i diversi attori. Facilitando la traduzione e l’interpretazione delle varie prospettive, supera le barriere comunicative e arricchisce il processo di co-creazione. Attraverso la sua capacità di distribuire informazioni in maniera efficace, l’AI promuove un ambiente in cui la conoscenza è democratizzata, rendendo le basi decisionali più solide e condivise.

Punti chiave:

Sintesi cooperativa: L’AI può rivoluzionare le fasi del progetto che sono ostacolate dalla mancanza di co-creazione e dalla difficoltà di trasmettere efficacemente le informazioni. Strumenti AI per la sintesi cooperativa consentono una condivisione e comprensione più fluide delle decisioni.

Miglioramento della comunicazione interna: L’integrazione di un tutor AI, che sviluppa piani di formazione multimediale, può migliorare significativamente la comunicazione interna e la coesione tra i team.

Necessità di una comunicazione coerente e tempestiva: L’importanza di una comunicazione coerente e tempestiva è cruciale sia dal punto di vista tecnico sia per garantire l’engagement dell’utente. La personalizzazione della comunicazione attraverso l’uso di CRM e strumenti AI per gestire liste di distribuzione specifiche assicura che le informazioni pertinenti raggiungano i destinatari appropriati al momento giusto.

Design thinking: l’Ai generativa come strumento di sintesi

L’AI Generativa si posiziona come strumento di sintesi che integra insight, dati, requisiti e vincoli per facilitare l’allineamento e la cooperazione interdisciplinare, guidando decisioni informate. Attraverso l’incrocio di dati e requisiti, individua soluzioni che rispettano i vincoli e gli obiettivi di vari stakeholder e garantisce che le iniziative selezionate siano in linea con gli obiettivi complessivi.

Punti Chiave:

Valutazione in base a criteri forniti da ogni team: Quando si tratta di stabilire le priorità tra diverse idee o funzionalità, la guida offerta dalla fattibilità tecnica è fondamentale. Strumenti AI che valutano proposte in base a criteri tecnici e strategici facilitano una selezione mirata delle iniziative più promettenti.

Confrontare requisiti delineati e aspettative dei clienti: La definizione di requisiti specifici per garantire un’elevata qualità dell’esperienza del cliente presenta la sfida di allineare le aspettative dei clienti con le soluzioni tecniche proposte. Confrontare le aspettative con i requisiti delineati consente di evidenziare le priorità, le criticità e le potenziali superfluità.

Design thinking: l’Ai generativa come strumento di accessibilità incrementata

L’Intelligenza Artificiale facilita l’accesso alla conoscenza tacita aziendale, evidenziando le competenze interne per una gestione progettuale più efficiente. Questa tecnologia permette di mappare e rendere facilmente accessibili le abilità individuali, migliorando il coinvolgimento degli stakeholder chiave e l’allocazione delle risorse umane in base alle necessità specifiche di ogni progetto. Superando le sfide legate all’accesso e all’interpretazione dei dati aziendali, l’AI Generativa fornisce un punto di riferimento consultabile.

Punti Chiave:

Conoscenza tacita aziendale: Nella fase di ricerca e raccolta dati, l’AI può offrire un accesso semplificato alla conoscenza tacita aziendale, agendo come assistente nell’estrapolazione di informazioni.

AI fornisce indicazioni su stakeholder da coinvolgere: L’adozione di strumenti di intelligenza artificiale capaci di mappare l’organigramma aziendale, catalogare le competenze individuali e tracciare la partecipazione ai progetti precedenti può fare la differenza.

Aggiornamento Customer Journey in real-time: Uno strumento consultabile, che segue le macro-fasi della Customer Journey e si aggiorna automaticamente con le informazioni più recenti, può offrire un contributo significativo. La sua capacità di segnalare proattivamente eventuali lacune o discrepanze facilita notevolmente l’acquisizione di insight rilevanti per il progetto.

L’adozione dell’AI come leva strategica, volta a favorire l’inclusività e migliorare l’esperienza utente, nonché a ottimizzare i processi di Design interni alle aziende, emerge come una direzione promettente per i professionisti nel settore dell’innovazione.

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