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Come la Puglia aiuta startup e PMI: da Equity Puglia 60 milioni per supportare la crescita

Equity Puglia è uno strumento finanziario gestito dalla finanziaria regionale Puglia Sviluppo con la collaborazione di investitori specializzati. La partecipazione nelle startup e PMI selezionate sarà del 50%, per un totale di 120 milioni di euro di capitale per le imprese innovative. Ecco come chiedere un finanziamento

Pubblicato il 30 Giu 2023

Equity Puglia

La Regione Puglia ha lanciato una nuova iniziativa per supportare la crescita delle startup e delle piccole e medie imprese innovative. Si chiama Equity Puglia ed è uno strumento finanziario gestito dalla società in house e finanziaria regionale Puglia Sviluppo che si avvale della collaborazione di investitori specializzati.

È già online l’Avviso che raccoglie proposte di adesione da parte di gestori di FIA Italiani (Fondi di investimento alternativo riservati ai sensi del TUF, il Testo Unico della Finanza) o di FIA UE.

“Le startup e le Pmi innovative stanno dando una grandissima spinta allo sviluppo e alla competitività della Puglia” ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci. “Il nostro obiettivo attraverso questo avviso è dare loro la marcia in più per un grande ulteriore salto grazie all’accesso al mercato dei capitali.”

L’Avviso è disponibile sul portale di Puglia Sviluppo, dove si può scaricare con gli allegati, e sulla piattaforma Empulia, alla quale è necessario accedere per la presentazione della domanda. Si chiuderà il 6 ottobre.

Equity Puglia, il nuovo strumento finanziario per supportare startup e PMI

Equity Puglia dà la possibilità di aumentare il livello di capitalizzazione e quindi la solidità patrimoniale delle aziende, attraverso la collaborazione di investitori specializzati. Con una dotazione finanziaria iniziale di 60 milioni di euro, ha l’obiettivo di apportare nuovo capitale nelle startup e piccole e medie imprese innovative per almeno 120 milioni di euro.

I Fondi di co-investimento costituiti con risorse regionali parteciperanno, unitamente ai fondi di venture capital dei gestori individuati, in operazioni di investimento in piccole e medie imprese innovative che hanno programmi di sviluppo sul territorio della regione Puglia.

“La nuova misura è finanziata con risorse pubbliche provenienti della programmazione 2021-2027” ha spiegato l’assessore, “La Regione Puglia potrà incrementarne la dotazione e, quindi, la possibilità di investire ulteriori risorse in fondi di co-investimento”.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di attrarre sul territorio regionale investitori professionali qualificati e di valorizzare le imprese innovative pugliesi offrendo loro importanti chance di crescita e di sviluppo. Al tempo stesso, l’operatività dei Fondi consentirà alle imprese di migliorare la propria organizzazione e la propria capacità di accedere al mercato dei capitali.

Come funziona lo strumento

I Fondi potranno realizzare investimenti in capitale di rischio (equity) di nuova emissione mediante l’iniezione di nuove risorse finanziarie liquide nelle imprese.

I gestori potranno candidarsi alla costituzione di Fondi di coinvestimento le cui quote saranno sottoscritte da Puglia Sviluppo con un commitment (impegno) pubblico di 10 o 20 milioni di euro per ciascun fondo. Lo strumento finanziario regionale, partendo dalla dotazione iniziale di 60 milioni, potrà selezionare quindi da tre a sei investitori con i quali si potrà apportare nuovo capitale nelle startup e piccole e medie imprese pugliesi per almeno 120 milioni di euro, essendo la partecipazione regionale limitata al 50% di ciascuna operazione.

Gli investimenti nelle “società target” (startup e piccole e medie imprese innovative) saranno effettuati pari passu, cioè agli stessi termini e condizioni tra il Fondo di co-investimento costituito con risorse pubbliche e il Fondo principale del gestore specializzato.

Equity Puglia, chi può richiedere un finanziamento?

Saranno finanziati fondi di co-investimento per aziende che, in coerenza con la Strategia S3 (Strategia di Specializzazione Intelligente), siano riconducibili ai quattro temi “trasversali” che determinano sfide e opportunità per tutte le filiere: la sostenibilità ambientale e l’economia circolare; le tecnologie dell’informazione per l’industria e la società; le scienze della vita e le tecnologie per la salute; la crescita blu e l’economia del mare.

“Con questo avviso intendiamo supportare lo sviluppo delle imprese innovative in settori strategici quali l’aerospazio, l’agroindustria, la green e blue economy, le biotecnologie, l’It, l’intelligenza artificiale, la transizione energetica e la trasformazione digitale, la meccatronica, la robotica, l’healthcare, l’innovazione applicata alle infrastrutture e all’industria” spiega l’assessore. “Il vantaggio per le imprese non solo è economico o finanziario, ma anche strategico perché i nuovi investitori porteranno a sostegno delle imprese, oltre ai capitali, anche la loro esperienza”.

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Redazione EconomyUp
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