La Regione Puglia ha lanciato una nuova iniziativa per supportare la crescita delle startup e delle piccole e medie imprese innovative. Si chiama Equity Puglia ed è uno strumento finanziario gestito dalla società in house e finanziaria regionale Puglia Sviluppo che si avvale della collaborazione di investitori specializzati.
È già online l’Avviso che raccoglie proposte di adesione da parte di gestori di FIA Italiani (Fondi di investimento alternativo riservati ai sensi del TUF, il Testo Unico della Finanza) o di FIA UE.
“Le startup e le Pmi innovative stanno dando una grandissima spinta allo sviluppo e alla competitività della Puglia” ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci. “Il nostro obiettivo attraverso questo avviso è dare loro la marcia in più per un grande ulteriore salto grazie all’accesso al mercato dei capitali.”
L’Avviso è disponibile sul portale di Puglia Sviluppo, dove si può scaricare con gli allegati, e sulla piattaforma Empulia, alla quale è necessario accedere per la presentazione della domanda. Si chiuderà il 6 ottobre.
Equity Puglia, il nuovo strumento finanziario per supportare startup e PMI
Equity Puglia dà la possibilità di aumentare il livello di capitalizzazione e quindi la solidità patrimoniale delle aziende, attraverso la collaborazione di investitori specializzati. Con una dotazione finanziaria iniziale di 60 milioni di euro, ha l’obiettivo di apportare nuovo capitale nelle startup e piccole e medie imprese innovative per almeno 120 milioni di euro.
I Fondi di co-investimento costituiti con risorse regionali parteciperanno, unitamente ai fondi di venture capital dei gestori individuati, in operazioni di investimento in piccole e medie imprese innovative che hanno programmi di sviluppo sul territorio della regione Puglia.
“La nuova misura è finanziata con risorse pubbliche provenienti della programmazione 2021-2027” ha spiegato l’assessore, “La Regione Puglia potrà incrementarne la dotazione e, quindi, la possibilità di investire ulteriori risorse in fondi di co-investimento”.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di attrarre sul territorio regionale investitori professionali qualificati e di valorizzare le imprese innovative pugliesi offrendo loro importanti chance di crescita e di sviluppo. Al tempo stesso, l’operatività dei Fondi consentirà alle imprese di migliorare la propria organizzazione e la propria capacità di accedere al mercato dei capitali.
Come funziona lo strumento
I Fondi potranno realizzare investimenti in capitale di rischio (equity) di nuova emissione mediante l’iniezione di nuove risorse finanziarie liquide nelle imprese.
I gestori potranno candidarsi alla costituzione di Fondi di coinvestimento le cui quote saranno sottoscritte da Puglia Sviluppo con un commitment (impegno) pubblico di 10 o 20 milioni di euro per ciascun fondo. Lo strumento finanziario regionale, partendo dalla dotazione iniziale di 60 milioni, potrà selezionare quindi da tre a sei investitori con i quali si potrà apportare nuovo capitale nelle startup e piccole e medie imprese pugliesi per almeno 120 milioni di euro, essendo la partecipazione regionale limitata al 50% di ciascuna operazione.
Gli investimenti nelle “società target” (startup e piccole e medie imprese innovative) saranno effettuati pari passu, cioè agli stessi termini e condizioni tra il Fondo di co-investimento costituito con risorse pubbliche e il Fondo principale del gestore specializzato.
Equity Puglia, chi può richiedere un finanziamento?
Saranno finanziati fondi di co-investimento per aziende che, in coerenza con la Strategia S3 (Strategia di Specializzazione Intelligente), siano riconducibili ai quattro temi “trasversali” che determinano sfide e opportunità per tutte le filiere: la sostenibilità ambientale e l’economia circolare; le tecnologie dell’informazione per l’industria e la società; le scienze della vita e le tecnologie per la salute; la crescita blu e l’economia del mare.
“Con questo avviso intendiamo supportare lo sviluppo delle imprese innovative in settori strategici quali l’aerospazio, l’agroindustria, la green e blue economy, le biotecnologie, l’It, l’intelligenza artificiale, la transizione energetica e la trasformazione digitale, la meccatronica, la robotica, l’healthcare, l’innovazione applicata alle infrastrutture e all’industria” spiega l’assessore. “Il vantaggio per le imprese non solo è economico o finanziario, ma anche strategico perché i nuovi investitori porteranno a sostegno delle imprese, oltre ai capitali, anche la loro esperienza”.