Nel corso degli ultimi anni, due importanti normative hanno subito un processo di revisione da parte degli enti normativi che hanno portato molte aziende a dover rivedere i propri processi al fine di soddisfare i nuovi requisiti richiesti. Questa esigenza ha coinvolto anche l’azienda UFI Filters S.p.A., leader mondiale nella progettazione e nella produzione di sistemi di filtrazione per il settore Automotive. Anche grazie allo svolgimento di un lavoro di tesi, supportato dal Laboratorio di Ricerca Rise dell’Università degli Studi di Brescia, l’azienda è riuscita ad innovare i propri processi per rispondere ai nuovi requisiti di queste regolamentazioni, con l’obiettivo di ottenere la soddisfazione dei propri clienti. Durante il lavoro di tesi sono state infatti implementate nuove metodologie e strumenti che hanno permesso all’azienda di migliorare il proprio sistema di gestione qualità e che hanno portato all’ottenimento delle due importanti certificazioni.
ISO 9001:2015, LE PRINCIPALI NOVITÀ
La ISO 9001:2015 è uno standard certificabile che stabilisce i criteri per il Sistema di Gestione per la Qualità di una qualsiasi organizzazione, grande o piccola, indipendentemente dal suo campo di attività. Sono oltre un milione le aziende e le organizzazioni in oltre 170 paesi certificate ISO 9001.
Questo standard si basa su una serie di principi che riguardano l’orientamento al cliente, la motivazione e l’implicazione del top management, l’approccio per processi ed il miglioramento continuo.
Le principali novità emerse nell’ultima revisione della ISO 9001 rilasciata nel 2015, rispetto alla precedente (ISO 9001:2008), sono le seguenti:
- Contesto dell’organizzazione – necessità di comprendere l’organizzazione e il suo contesto (l’organizzazione ha identificato i fattori interni ed esterni che sono rilevanti per il suo “contesto” e che influenzano la sua capacità di raggiungere i risultati previsti del suo Sistema di Gestione per la Qualità?);
- Esigenze e aspettative delle parti interessate;
- Leadership e impegno: l’alta direzione ha dimostrato la propria leadership e il proprio impegno nei confronti della gestione della qualità?;
- Azioni per affrontare i rischi e le opportunità (L’organizzazione ha determinato i rischi e le opportunità che devono essere affrontati?);
- Conoscenza organizzativa: l’organizzazione si adopera per acquisire e conservare le conoscenze necessarie per un efficace funzionamento dei propri processi e per assicurare la conformità dei prodotti e dei servizi?;
- Deregolamentazione dell’obbligo di documentazione.
IATF, UNO STANDARD PER L’AUTOMOTIVE
La IATF (International Automotive Task Force) 16949:2016 (1a edizione) rappresenta un documento innovativo e caratterizzato da un forte orientamento al cliente; essa incorpora tutti i requisiti della ISO 9001, mantenendone quindi la struttura e aggiungendo anche una serie di requisiti specifici per la catena di fornitura del settore Automotive. Questo standard è stato creato dall’International Automotive Task Force (IATF) con l’obiettivo di armonizzare i diversi sistemi di valutazione e certificazione a livello mondiale circa la catena di fornitura per il settore automobilistico.
Il conseguimento di queste certificazioni aiuta un’organizzazione a validare la sua capacità di fornire costantemente prodotti e servizi in linea con i requisiti del cliente e a mantenerne alta la soddisfazione attraverso l’applicazione efficace del Sistema di Gestione Qualità. Tutto ciò è possibile guardando attentamente ai processi per il miglioramento del sistema e la garanzia della conformità ai requisiti legali e normativi applicabili. Inoltre, la transizione ai nuovi standard, assicura una maggiore standardizzazione aumentando l’efficienza dell’interfacciamento fra diversi stabilimenti produttivi. L’ottenimento della certificazione IATF 16949 in particolare, consente alle aziende di emergere in un mercato altamente competitivo come quello Automotive.
Durante lo svolgimento dell’attività di tesi per il supporto alla transizione alle nuove regolamentazioni ISO 9001 e IATF 16949, sono state identificate specifiche metodologie e strumenti per soddisfare i nuovi requisiti precedentemente citati, come ad esempio l’individuazione del contesto e delle parti interessate e l’analisi dei rischi e delle opportunità aziendali.
Al fine di effettuare l’analisi del contesto e l’identificazione degli stakeholder, come richiesto dalle sezioni 4.1 e 4.2 della normativa ISO 9001:2015, è stato creato un documento come allegato al manuale del sistema qualità. All’interno di questo documento è possibile trovare un’Analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities e Threats) che si sviluppa in diverse categorie di fattori e una Matrice, la quale mostra come le tutte parti interessate individuate interagiscono con questi fattori. L’analisi SWOT, caratterizzata da quattro colonne dedicate rispettivamente ai punti di forza, di debolezza, alle minacce e alle opportunità, è stata suddivisa nelle seguenti categorie di fattori: ambiente ed ecologico, economico e giuridico, mercato e tecnologia, qualità e catena di fornitura, geografico, politico ed etico, marchio, risorse umane e struttura organizzativa. Tale suddivisione è stata effettuata al fine di rendere il documento più ordinato e leggibile e per facilitare la comprensione e la contestualizzazione degli elementi identificati.
INTERNAL FACTORS / FATTORI INTERNI | EXTERNAL FACTORS / FATTORI ESTERNI | |||
FACTOR / FATTORE | STRENGTHS / PUNTI DI FORZA | WEAKNESSES / PUNTI DI DEBOLEZZA | OPPORTUNITIES / OPPORTUNITA’ | THREATS / MINACCE |
QUALITY & SUPPLY CHAIN/ QUALITA’& SUPPLY CHAIN | ||||
BRAND / MARCHIO | ||||
MARKET & TECHNOLOGICAL MERCATO & TECNOLOGICO | ||||
… |
Table 1 – Una sezione della “SWOT Analysis”
Per rispondere invece alle clausole 6.1.1 e 6.1.2 della norma ISO 9001:2015, è stato definito e implementato un modello denominato “UFI Risk Tool”. Questo strumento ha permesso di valutare i rischi e le opportunità per ciascun processo aziendale e la sua compilazione è avvenuta attraverso delle interviste interne con tutti i process owners dell’azienda. Il risultato di questa attività ha garantito all’organizzazione di avere un documento specifico per ciascun processo, contenente i risultati di un analisi dei rischi e delle opportunità da mantenere aggiornato su base annuale. L’obiettivo del processo di valutazione dei rischi è quello di identificare i rischi chiave nell’attività di UFI Filters che potrebbero ostacolare la capacità dell’azienda di soddisfare le esigenze del business a breve e lungo termine, gli obiettivi di natura strategica, operativa, finanziaria e di conformità. In questa attività, a ciascun process owner è stato chiesto di identificare i rischi, con il supporto di un catalogo dei rischi potenziali, descriverli e valutarli in termini di impatto e probabilità di accadimento sulla base di scale di valutazione definite. Inoltre sono state valutate le attività di controllo e monitoraggio volte a prevenire o a ridurre la probabilità di accadimento di ciascun rischio identificato. Lo Strumento “UFI Risk Tool” contiene una prima sezione denominata “Metodologia” che presenta una scala di valutazione della misurazione dell’impatto che potrebbe derivare dal verificarsi di un evento di rischio, della probabilità di accadimento dell’evento di rischio e del livello di controllo che l’organizzazione ha del rischio identificato.
Le attività condotte durante il periodo di stage, fra cui la definizione e l’implementazione degli strumenti precedentemente descritti, hanno aiutato il dipartimento di qualità dell’azienda nel processo di transizione del proprio sistema di gestione ai nuovi standard aggiornati e quindi all’ottenimento delle certificazioni ISO9001:2015 e IATF 16949:2016 per lo stabilimento italiano di UFI Filters, che è stato ispezionato con un esito positivo da parte di un ente certificatore nell’Ottobre del 2017.
DISCLAIMER
Il laboratorio di ricerca RISE, all’interno dell’Università degli Studi di Brescia, si occupa delle problematiche afferenti alle strategie ed alle scelte di configurazione, pianificazione, esecuzione e controllo dei sistemi logistico-produttivi nell’industria manifatturiera e dei servizi. In questi ambiti sviluppa inoltre i nuovi paradigmi della supply chain Digitale, “Servitizzata” e Circolare.