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Come fare innovazione in una Ong: il modello Save the Children



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Da qualche anno l’organizzazione per la tutela dei diritti dei bambini ha scelto di puntare su un’innovazione maggiormente strutturata per affrontare le sfide globali. Ecco la sua governance dell’innovazione, le sue strategie di collaborazione con le startup e “Save the Children Global Ventures”, dedicato alla finanza innovativa

Pubblicato il 19 apr 2024

Filippo Frangi

Ricercatore presso Osservatori Digital Innovation

Rita Giordano

Analista Osservatorio Startup Thinking



Save the Children e l’innovazione

Save the Children è un’organizzazione di portata globale che si dedica alla tutela dei diritti dei bambini, mirando al miglioramento delle loro condizioni di vita attraverso programmi di sviluppo sostenibile e interventi umanitari mirati. Save the Children Italia è stata costituita alla fine del 1998 come Onlus e ha iniziato le sue attività nel 1999. Attualmente è una Ong (Organizzazione non governativa) riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri e, da maggio 2023, costituita come Associazione denominata “Save the Children Italia – ETS”. Save the Children Italia si dedica ad attività e progetti rivolti sia ai bambini e alle bambine dei cosiddetti Paesi in via di sviluppo, che a quelli che vivono sul territorio nazionale.

DANANG, VIETNAM – August 24: Student experiences VR device on August 24, 2018 in Danang, Vietnam. (Photo Roi Images/STUDIO at Getty Images for Accenture)

Save the Children e l’importanza di innovare

Ormai da qualche anno l’organizzazione ha deciso di puntare su un’innovazione maggiormente strutturata come elemento cruciale per affrontare le sfide crescenti e un contesto macroeconomico sempre più complesso che necessariamente impatta la vita dei bambini e bambine in ogni angolo del pianeta. L’obiettivo ultimo di questo processo di Innovazione, in coordinamento con gli obiettivi strategici, è quello di amplificare l’impatto degli interventi integrando nuove metodologie e soluzioni tecnologiche all’interno dei processi, adottando al contempo schemi di finanziamento innovativi. In questa ottica, Save the Children intraprende un percorso proattivo, avvalendosi della collaborazione con svariati partner esterni, per stimolare l’innovazione e generare cambiamenti significativi a livello sociale.

In questo contesto emerge la partnership con l’Osservatorio Startup Thinking del Politecnico di Milano al fine di esplorare opportunità di innovazione e monitorare l’ecosistema startup. Lorenzo Catapano, Head of Innovation, Digital Technology & Data, Michela Taccheri, Head of Digital Innovation, ed Emanuela Corallo, Innovation Finance Advisor, hanno condiviso la loro esperienza e l’approccio di Save the Children Italia nei confronti dell’innovazione.

Come è fatta la Direzione “Transformation and Operation”

Negli ultimi anni la Ong ha vissuto una grande crescita che ha richiesto una trasformazione organizzativa, culminata nella strutturazione attuale che prevede due aree dedicate all’innovazione all’interno della Direzione “Transformation and Operation”. Un’area è denominata “Innovation, Digital Technology & Data” ed è dedicata allo sviluppo e alla gestione del processo di innovazione, alle tecnologie digitali e alla gestione dei dati come asset strategico per prendere decisioni e valutare opportunità. Parallelamente è stata sviluppata un’area dedicata alla finanza innovativa, mirata a sviluppare strumenti finanziari nuovi per supportare progetti con un forte impatto sociale e ambientale, su scala nazionale e internazionale. In Italia, ad esempio, l’organizzazione sta avviando un progetto pilota nel campo della results-based finance, esplorando investimenti con rendimenti legati ai risultati conseguiti, segnando un passo importante verso la diversificazione degli strumenti finanziari innovativi nel Paese.

Save the Children Global Ventures” per la finanza innovativa

Globalmente inoltre, l’organizzazione ha creato un veicolo indipendente, Save the Children Global Ventures, che guida l’elaborazione di un portafoglio dedicato alla finanza innovativa. La prima iniziativa che verrà lanciata entro il 2024  è un fondo di investimento a impatto da 50 milioni di euro che investirà in progetti e startup coerenti con il mandato dell’organizzazione in Africa subsahariana, con focus tematico in ambito di educazione e salute. Il fondo utilizza un approccio “child lens investing” ovvero una strategia di investimento che incorpora la considerazione degli impatti e dei benefici per i bambini e i giovani nella valutazione, selezione e gestione degli investimenti.

L’importanza delle collaborazioni esterne: a caccia di startup innovative

Nonostante un’impronta già fortemente innovativa, Save the Children Italia riconosce l’importanza di aprirsi a prospettive e competenze esterne per rispondere sempre meglio alle sfide emergenti. La collaborazione aperta con stakeholder esterni si rivela fondamentale per sviluppare soluzioni innovative in risposta a queste sfide. Un ruolo importante ricopre la ricerca e selezione di startup innovative con l’obiettivo di sviluppare un modello di collaborazione strutturato ispirato a quello dell’organizzazione a livello internazionale. Il modello di sviluppo delle progettualità di innovazione progettato da Save the Children Italia si articola in diverse fasi, ed è in carico alla Funzione Digital & Innovation che si trova all’interno dell’area “Innovation, Digital Technology & Data”. La fase iniziale di “Inception” si concentra sull’identificazione delle priorità di innovazione attraverso l’analisi dei trend di mercato e la raccolta dei fabbisogni delle diverse aree organizzative. Lo sviluppo delle proposte di innovazione avviene nella seconda fase di “Exploration & Evaluation”, in cui si valutano le competenze interne e l’esigenza di acquisirne di nuove, e si svolgono le fasi di test e valutazione dell’effettiva potenzialità delle soluzioni proposte. Durante questa fase, si arriva alla definizione delle attività da promuovere, consolidare o temporaneamente accantonare, basandosi su una valutazione accurata delle prestazioni e sull’adattamento alle esigenze emergenti del contesto. Infine, è nella fase di “Execution” che, con differenti approcci progettuali per lo più nuovi al Business as Usual, vengono avviate e gestite le iniziative che risultano di interesse, con un costante supporto da parte della Funzione Digital & Innovation. Questo processo e altre iniziative specifiche hanno lo scopo ulteriore di diffondere una cultura organizzativa finalizzata a garantire un approccio continuo e iterativo all’innovazione.

Il modello adottato da Save the Children Italia è finalizzato quindi a garantire la capacità di cogliere tempestivamente le opportunità derivanti da diversi canali, esplorando ambiti e tecnologie nuove – come il mondo EdTech o l’Intelligenza Artificiale -, e garantendo un costante allineamento con la strategia dell’organizzazione centrata sul benessere e sul miglioramento delle condizioni di vita dei bambini in tutto il mondo.

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