Risponde Luca Mariani, Trademark Attorney Jacobacci & Partners Spa
Il marchio è un segno distintivo, cioè un segno di riconoscimento che permette di distinguere i prodotti e i servizi di una determinata impresa da quelli provenienti da imprese concorrenti. La funzione del marchio, dunque, è quella di mettere in risalto il prodotto o il servizio e di creare un collegamento con l’impresa che lo ha generato.
Il marchio deve essere originale, cioè deve avere un certo livello di astrattezza rispetto al prodotto o servizio al quale si riferisce. Non possono, infatti, essere registrati come marchi termini assolutamente generici (ad esempio, la parola “ORANGE” per aranciate oppure “BUONGUSTO” per servizi di ristorazione), né semplici aggettivi che descrivono la qualità del prodotto (ad esempio, la parola “BIANCO” per vino bianco o “BIO ORGANIC” per generi alimentari biologici), né segni divenuti di uso comune (ad esempio, la croce o il bastone di Esculapio per servizi di farmacia o ospedalieri), né – con alcune eccezioni – i nomi delle località geografiche da cui i prodotti provengono.
Il marchio deve essere nuovo, cioè non deve essere identico o simile ad un marchio già registrato da altre società per prodotti o servizi identici o affini. Se qualcun altro ha già registrato il marchio desiderato, significa che questo non è più disponibile. Prima di presentare la domanda, il titolare può risparmiare tempo e denaro facendo o commissionando ricerche finalizzate ad individuare i marchi che potrebbero essere in conflitto con il suo.
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