Preannunciato da tempo. è finalmente al via il “Fondo per il sostegno alla transizione industriale” del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Si tratta di uno strumento fondamentale per adeguare il sistema produttivo nazionale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici.
Un’occasione importante per aziende estrattive e manifatturiere
Le norme europee in tema di lotta ai cambiamenti climatici si stanno facendo, giustamente, sempre più stringenti. Questo può rappresentare, per le aziende industriali che non hanno pianificato delle importanti modifiche al loro processo produttivo, un forte ostacolo alla loro capacità di rimanere sul mercato.
Per le aziende più dinamiche ed aperte al cambiamento diventa, invece, una grande occasione per riqualificarsi, per ridurre il loro impatto ambientale e presentarsi sul mercato con un volto più “green”.
In questa direzione si muove il presente bando di “Sostegno alla Transizione Industriale” che è rivolto a imprese di qualsiasi dimensione operanti sul territorio italiano con attività prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero (sezioni B e C della classificazione ATECO 2007).
Si tratta di un importante intervento per cui vengono stanziati complessivamente, da parte del MIMIT, fondi per 300 milioni di euro (50% dei quali riservati ad aziende energivore).
Finalità e caratteristiche del bando
Le principali finalità del presente fondo riguardano interventi di adeguamento del sistema produttivo in modo da renderlo compatibile con le norme e le politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.
Le principali linee di investimento sostenute dal bando riguardano interventi volti a garantire:
- Maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa
- Uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate
- Cambiamento fondamentale del processo di produzione attivo nell’unità produttiva oggetto di intervento, volto a conseguire un risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa.
I programmi di investimento devono riguardare una sola unità produttiva dell’impresa proponente ed essere completati entro il termine massimo di 36 mesi (salvo eventuale richiesta giustificata di proroga).
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto il cui valore dipende dalla dimensione aziendale delle imprese richiedenti e dalla tipologia di investimento effettuato.
La differenza, a seconda dei casi, è notevole in quanto il fondo perduto concesso può variare tra un minimo del 15% ad un massimo, al determinarsi di alcune condizioni, del 75%.
Fondo per il sostegno alla transizione industriale: quali investimenti vengono finanziati
Gli investimenti previsti da parte delle singole aziende variano da un minimo di 3 milioni ad un massimo di 20 milioni di euro. Si tratta pertanto di interventi di miglioramento ambientale molto significativi che consentono alle aziende di pensare alla realizzazione di progetti di riqualificazione estremamente ambiziosi.
Gli investimenti finanziati, strettamente connessi al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento ambientale, riguardano:
- Suolo aziendale e sue sistemazioni fino ad un massimo del 10% dell’investimento complessivo
- Opere murarie e assimilate fino ad un massimo del 40% dell’investimento complessivo
- Impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica
- Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate
- Programmi di formazione connessi al programma di investimento
Criteri di definizione della graduatoria
L’assegnazione del finanziamento verrà stabilita in base ad una valutazione effettuata su tutti i progetti ammissibili presentati entro i tempi previsti.
La graduatoria verrà determinata sulla base dei seguenti elementi caratterizzanti il progetto:
- Risparmio energetico
- Produzione di energia da fonti rinnovabili o da cogenerazione o di idrogeno rinnovabile, per autoconsumo
- Risparmio della risorsa idrica
- Risparmio di materie prime e semilavorati
- Riduzione dei rifiuti conferiti in discarica.
Il punteggio ottenuto può essere inoltre incrementato tenuto conto di alcuni elementi oggettivi:
- Risparmio energetico pari o superiore al 5%
- Risparmio nell’utilizzo di materie prime critiche pari o superiore al 5%
- Possesso da parte dell’azienda di certificazioni specifiche (EMAS, ISO 140001, ISO 50001, ISO 14006, Ecolabel)
- Certificazioni su rating di legalità e parità di genere
- Impegno a completare il programma di investimento entro il 30 giugno 2026.
Fondo per il sostegno alla transizione industriale: cosa occorre fare per cogliere l’opportunità
La significativa dotazione finanziaria messa a disposizione (300 milioni di euro) pone spazio al finanziamento di un centinaio di progetti a livello nazionale.
I progetti potranno essere presentati a partire dalle ore 12.00 del 10 ottobre 2023, fino alle ore 12.00 del 12 dicembre 2024.
Trattandosi di un bando “a graduatoria” si può sfruttare al meglio tutto l’arco temporale concesso per la presentazione della domanda cercando di sviluppare una proposta valida che tenga conto dei criteri di valutazione esposti, per ottenere un elevato punteggio.
Una particolare attenzione occorre porre alla modalità di presentazione del programma di spesa in quanto può incidere in modo significativo sulla percentuale di fondo perduto richiesto.
Ad esempio, nel caso il programma di investimento faccia riferimento esclusivamente ai costi supplementari necessari per raggiungere un livello più elevato di efficienza energetica, la percentuale di investimento risulta raddoppiata. Maggiorazioni percentuali specifiche sono poi previste per le piccole e medie imprese.
Un’attenta analisi atta a massimizzare il beneficio richiesto è pertanto un elemento estremamente importante di cui tenere conto.
Il progetto va pertanto adeguatamente gestito da parte di esperti che possano supportare le aziende interessate a presentare un progetto di elevato livello qualitativo cercando di tener conto dei diversi aspetti che determinano la percentuale di fondo perduto concedibile.
ICTLAB PA (Gruppo Digital360) è in grado di fornire tutte le informazioni ed il supporto necessario per valorizzare il progetto di investimento nella fase di presentazione e per rendicontarlo correttamente una volta ottenuta l’assegnazione del finanziamento.