È possibile sostenere la Space Economy attraverso l’avvio di imprese che intendono applicare conoscenze e tecnologie di derivazione spaziale in altri settori? Al via la nuova edizione della call di Regione Lazio ESA BIC (ESA Business Incubation Centre) lanciata tramite Lazio Innova insieme con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Anche per il venture capital regionale si aprono le porte dell’economia spaziale.
Space Economy: Regione Lazio scommette sulle startup
Innovazione spaziale, un fatturato da 5 miliardi di euro
Con ESABIC, il segmento dell’economia spaziale beneficia di un nuovo approccio dal basso, sfruttando tutte le potenzialità che l’innovazione delle giovani imprese posso portare al mercato. Si tratta di un meccanismo che a Regione Lazio è ormai collaudato. Secondo l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Gian Paolo Manzella, le precedenti edizioni della call hanno favorito la nascita di ua nuova generazione di startup space-tech, che si sono inserite grazie al loro apporto tecnologico all’interno del programma europeo Copernicus. Regione Lazio si conferma leader nel sostegno alle startup del settore aerospaziale grazie alla convergenza tra sforzi europei, nazionali e regionali nel supporto alle azioni di trasferimento tecnologico. “La nostra è la prima e unica regione italiana a ospitare un incubatore dell’Agenzia Spaziale Europea e dell’Agenzia Spaziale Italiana”, precisa Andrea Ciampalini, direttore generale di Lazio Innova. Oltre ad ESA BIC, in collaborazione con l’università di Tor Vergata, Lazio Innova porta avanti il progetti FabSpace 2.0, iniziativa della Commissione Europea. Nell’ambito del Programma Horizon 2020, si ricercano nuove forme di innovazione nel settore pubblico e sociale e nuovi modelli di business per l’open innovation e la science 2.0. Un ulteriore contributo allo sviluppo, è la possibilità di consentire l’ingresso del venture capital : grazie al fondo Innova Venture, si crea la possibilità di investire capitali pubblici insieme a co-investitori privati interessati agli investimenti tecnologici nel campo spaziale.
Call ESABIC, come partecipare
L’obiettivo principale è creare un network europeo di centri di competenza che supportino l’innovazione basata sulla geo-informazione e sviluppo di servizi attraverso l’uso di dati e sistemi satellitari. Per questo, all’interno dello Spazio Attivo Roma Tecnopolo è stato di conseguenza avviato un centro della rete europea dei FabSpace, che collabora con il polo dell’università Tor Vergata. Nell’edizione 2019 sono 3 le finestre per fare domanda per partecipare alla Call ESA BIC Lazio con scadenze il 18 marzo, il 24 giugno e il 4 novembre, fino a esaurimento dei fondi. La procedura per l’ammissione segue i seguenti criteri:
- esperienze e background
- fattibilità tecnologica
- value proposition e opportunità di mercato
- business model e rischio
- programma delle attività.
L’incubatore ESA BIC Lazio si inserisce in un settore con un fatturato annuo di 5 miliardi di euro e che conta circa 25mila addetti. Nel segmento aerospaziale della Regione Lazio è presente l’intera catena del valore, dall’upstream fino ai servizi downstream, oltre ai principali attori industriali, università e centri di ricerca. Per attirare nuovi attori e favorire lo sviluppo di una nuova generazione di imprese e startup digitali, nelle edizioni precedenti della call, sono stati sostenuti 35 progetti imprenditoriali.