Senza app, il bonus vacanze non ce l’hai. Sta facendo discutere la scelta di rendere esigibile il bonus vacanze in vigore dal primo luglio solo attraverso l’app IO. Ecco perché questa scelta non funziona:
• In Italia usano smartphone 36 milioni di cittadini (Newzoo’s Global Mobile Market Report 2019). Togliendo i bambini piccoli, resta esclusa una larga fetta di popolazione con reddito sotto i 40.000 euro, in gran parte anziani. Vale a dire proprio una fetta importante della platea dei beneficiari del bonus.
• L‘app IO ancora non supporta gli screen reader: quindi le persone ipovedenti o cieche non possono accedere al bonus.
• IO è attualmente scaricabile solo da smartphone che usano IOS oppure Android. Chi possiede smartphone che non usano questi due sistemi è tagliato fuori.
• L’app non era inizialmente scaricabile da ipad. Questo problema, perlomeno, è stato poi risolto.
Non entro qui nel merito del giudizio su questa misura né contesto l’idea di usare il bonus per promuovere la diffusione di SPID e di IO, cosa che ha sicuramente senso. Lo ha molto meno, però, escludere dal beneficio milioni di possibili utilizzatori.
Del resto, il testo del decreto “rilancio” non obbliga a usare IO: “Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, da adottare sentito l’Istituto nazionale della previdenza sociale e previo parere dell’Autorita garante per la protezione dei dati personali, sono definite le modalità applicative dei commi da 1 a 5, da eseguire anche avvalendosi di PagoPA S.p.A.”.
Il governo e l’Agenzia delle entrate sono ancora in tempo a rimediare. Basta attivare un sito di appoggio e un numero verde dedicato, al quale possano fare riferimento tutte le persone che non possiedono smartphone o che non possono usarlo per motivi di accessibilità della app IO.
È chiedere troppo? Che ne dite ministri Franceschini e Pisano?
(aggiornato: dicembre 2020)