Cresce la presenza all’estero di Blasting News, la prima piattaforma globale al mondo di social journalism. Il 25 novembre, in una conferenza stampa a Milano, è stato fatto il punto su questa realtà innovativa nata nel 2013 con l’obiettivo di creare una strada parallela al giornalismo tradizionale applicando i principi della sharing economy, ovvero dando spazio alla voce di centinaia di migliaia di persone.
Non un modello alternativo, si legge in un comunicato aziendale, ma complementare al giornalismo più tradizionale. Si tratta in pratica del primo social network globale dell’informazione, libero e indipendente che premia la qualità e la meritocrazia di chi vi scrive dando spazio ai nuovi opinion leader, ai trend setter 2.0 e ai Millennials.
Dopo poco più di due anni di vita, Blasting News raggiunge oggi 32 milioni di lettori unici ogni mese, pubblica 15.000 news/mese in 34 paesi e in 24 lingue, grazie ad una community di 500.000 Blaster. Ha circa 19 milioni di lettori unici/mese in Europa, l’Italia da sola ne conta 12 milioni. Segue il Brasile con ulteriori 12 milioni.
Da settembre è stata avviata anche la presenza in Usa con segnali incoraggianti. Blasting News sta crescendo il doppio più velocemente di come accadde all’inizio per BuzzFeed, uno dei “migliori della classe” tra i nuovi media, nella sua fase di startup.
Come funziona Blasting News
La missione consiste nel dare la possibilità ad appassionati ed esperti di scrittura di pubblicare le proprie news di qualità su un magazine professionale e guadagnare grazie alla propria attività in base al livello di successo dei propri articoli. Il guadagno è su base strettamente meritocratica: più lettori leggono la news, più sarà alto il compenso. Il modello di business, infatti, non è quello del “fare” (ad esempio fare articoli), ma è quello di “permettere ad altri di fare” (siamo una piattaforma). La differenza con i media tradizionali, in questo senso, è evidente considerando che si tratta di una realtà a redazione zero. La qualità delle notizie è garantita da meccanismi di controllo dei contenuti molto rigidi. Tutti gli articoli vengono verificati sia da algoritmi (ad esempio, per verificare siano contenuti originali e non copiati da altre testate) sia dai Blaster Senior, ovvero esperti di lungo corso selezionati dallo staff interno. Se la qualità non è rispettata, il contenuto viene rifiutato.
La figura del Blaster
I “Blaster” sono appassionati di scrittura tra cui anche opinion leader e influencer in determinati verticali che scelgono Blasting News per la flessibilità operativa e per la grande capacità di condivisione delle news. È un processo di attrazione naturale. A livello di produzione di contenuti, in Italia le tre aree di maggiore affermazione sono Entertainment, Sport ed Economia.
I lettori tipici di Blasting news
Più del 50% dei lettori sono i millennials, cioè le ragazze ed i ragazzi tra i 18 ed i 34 anni. Sono le persone che non si riconoscono nell’informazione tradizionale e che non guardano più la televisione. Sono, spesso, le persone con cui i brand oggi hanno maggiormente bisogno di comunicare.
Non solo contenuti ma anche strumenti di digital marketing
Programmatic e Native sono altri due punti di forza. Sul programmatic l’azienda ha investito fin dal lancio, quando ancora nessuno riteneva si sarebbe sviluppato così in fretta. L’azienda ha competenze tecnologie proprietarie che le hanno permesso di essere connessa con numerosi trading desk globali. Sul fronte del native, invece, ha sviluppato un prodotto di branded content innovativo e molto social, basato sulla capacità dei Blaster di produrre una fortissima attività di condivisione, creando un vero e proprio “social wave” sui social network. Quest’anno, la prossima settimana, Blasting News sarà presente per la prima volta allo Iab Forum, il più autorevole appuntamento dell’anno sulla comunicazione digitale e interattiva in Italia previsto per l’1 e il 2 dicembre a Milano. Mercoledì 2 dicembre alle 15.00 Blasting News terrà un workshop dal titolo “Native Marketing Revolution. 30 milioni di utenti si mettono dalla tua parte ed iniziano a parlare di te. Oppure preferisci un banner?” durante il quale sarà presentata l’innovativa soluzione del “Native Marketing”. (L.M.)