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Biotech e medtech made in Italy, chi c’era alla JP Morgan Healthcare Conference

L’unico italiano presente all’evento di apertura racconta com’è andato l’importante appuntamento di San Francisco. Buono lo stato di salute del settore, nonostante la Borsa, e tanta Cina. Biotech e medtech made in Italy molto presenti, a diversi livelli. Anche se manca un fondo vc dedicato…

Pubblicato il 14 Gen 2019

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Prova muscolare di bioetech e medtech, che si mostrano un ottimo stato di salute nonostante gli ultimi mesi di borsa calante. E buona presenza del biotech e medtec made in Italy. Si è appena chiusa la 37 edizione della JP Morgan Healthcare Conference di San Francisco. Quest’anno ho avuto il privilegio di un maggior coinvolgimento: come CEO di Genenta ho partecipato, unico italiano e tra i pochissimi EU, al Private Company Forum di apertura dell’evento.

Record di presenze di biotech start-up, grandi e piccole pharma, tutti i VC del settore e tantissime tra banche e advisor. Insomma, un’occasione unica per avere, all’inizio dell’anno, una visione d’insieme sulle prospettive di un settore strategico per l’innovazione.

Qualche nota di colore: alberghi orribili vicini a Union Square che hanno raggiunto i 600 dollari a notte con il Park Hyatt che girava per l’ultima camera disponibile a 11mila dollari, per una notte (come twittato @BradLoncar). Ristoranti pieni a tutte le ore, anche dove ti avvelenano. Tempo clemente, migliore delle previsioni, si è aperto l’ombrello una sola volta.

Biotech e medtech made in Italy a San Francisco

Alla JP Morgan Healthcare Conference di San Francisco c’era molta Italia. Andiamo in ordine.

  • Il 3 gennaio esce la notizia bomba dell’acquisizione di Celgene da parte di Bristol-Mayers Squibb per 74 miliardi di dollari. E qui il protagonista è il CEO di BMS, Giovanni Caforio, protagonista e ampiamente celebrato nella cena tradizionale e esclusiva degli italiani alla JPM19, organizzata da Pigi Petrone (Gruppo Petrone).
  • Il 7 gennaio esce la notizia dell’acquisizione per 8 miliardi di dollari da parte della big Eli Lilly della Loxo Therapeutics. Qui c’è stata molta Italia sul lato legale: Stefano Quintini, partner di Fenwick&West ha seguito Loxo nella mega cessione. Quintini dalla Silicon Valley segue anche varie start-up italiane tra cui Genenta Science e Altheia Science.
  • L’8 gennaio il Console a San Francisco Lorenzo Ortona, magistralmente assistito dall’advisor del Consolato Alberto Acito, ha ospitato 12 start-up italiane (tra cui Molmed, Silk Biomaterials, Tensive oltre a Genenta e Altheia) mettendole a confronto con investitori US e internazionali. Si è notata la presenza del top investor US Roivant.

    Biotech e medtech, manca un fondo di venture capital italiano

  • Il 9 gennaio è stata la volta di “Italy on The Move”. ICE-ITA (Italian Tade Agency, Ministero Sviluppo Economico) ha organizzato l’evento proItalia al Four Seasons. Location ottima, ancora poca presenza internazionale nonostante la conduzione di una leggenda del giornalismo biotech americano. John Carroll di Endpoints News. Manca un fondo di venture capital biotech made in Italy e si è sentito. Presente nel panel il fondo di Parigi Sofinnova che ha “preso” i fondi di ITA-tech, misura a sostegno del VC che il nuovo governo ha deciso, forse a ragione, di non rifinanziare a favore di strumenti più pensati per l’ecosistema nostrano. Comunque format evento da rivedere ma assolutamente da ripetere.
  • Si sono notati per tutta la settimana i VC medtech italiani, Panakes a Innogest, entrambi presenti con i loro Managing Partner e con agende da affogare.
  • Le Associazioni di categoria, ItaliaStartup e Assobiotec, sono state ben rappresentate dalle loro più dinamiche associate di settore.

Biotech e medtech, il tema 2019 è la Cina

Il tema di quest’anno, almeno dal mio angolo basato su 38 tra meeting, eventi, cene e pranzi, è la Cina. Molti investitori cinesi, molti family office da Shanghai e Hong Kong. Presenti anche al Consolato e a “Italy on The Move”. Impressionante il loro interesse verso il settore e la quantità di denari a disposizione per investimenti. Qui l’Europa può giocare la sua partita sia beneficiando della “trade war” tra Cina e USA sia per le valutazioni più basse che l’Europa offre rispetto agli USA, ciò a parità di qualità di scienza.

Ma forse la vera grande novità è che finalmente, dal prossimo 10 aprile, ci sarà il volo diretto Milano San Francisco, grazie Airitaly! La Silicon Vally ora è a on-AIRline. Pronti a prenotare il volo per JPM20, 6-9 gennaio 2020!

Ultima nota: quest’anno #RunningAtlas, la corsa organizzata dal VC di Boston, si è svolta alle 6:30 di martedì per 4.5 miglia con partenza dal Westin St. Francis Hotel. Ottima chiacchiera informale con il Partner di Atlas VC, Bruce Booth e con un’altra ventina di bio e medtech guys.

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