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Aziende, persone e innovazione: 11 libri da leggere (e regalare) per capire come affrontare il 2023

Metaverso, robotica, talenti, strategie aziendali, tecnologia per il no profit: sono diversi i temi di questi 11 libri che possono aiutare le aziende e le persone a capire meglio come si sta evolvendo il mondo grazie alla trasformazione digitale e come affrontare le nuove sfide del 2023

Pubblicato il 21 Dic 2022

Photo by Kimberly Farmer on Unsplash

Libri sull’innovazione da leggere e/o regalare nel 2022 per capire come affrontare il 2023: ecco una serie di titoli.

Questo anno fatto di crisi e rimbalzi, tensioni sui mercati e piani di rilancio, volge al termine. Occorre guardare al 2023, e anche oltre. Le aziende, i prodotti, le prospettive stanno cambiando, a velocità straordinarie rispetto al passato. Tra startup che cercano di intercettare bisogni e opportunità, colossi multinazionali che spesso hanno più risorse ma meno dinamismo rispetto alle Pmi, tra nuove tecnologie e competenze da sviluppare, non è semplice orientarsi e capire verso quali direzioni procedere, verso quali obiettivi prioritari.

Questi 11 titoli rappresentano un ventaglio, rilevante ma sempre parziale, di buone letture e saggi interessanti, da consultare e magari anche regalare, in vista delle prossime festività, per capire come affrontare il nuovo anno e il futuro.

Undici libri  che spaziano dall’intelligenza artificiale a quella umana, dall’impresa ‘saggia’ a quella ‘inclusiva’, dai manager ed esperti di Boston e Tokyo, a quelli di Milano e dei vari distretti industriali italiani. Senza dimenticare l’importanza dell’elemento umano per un’applicazione corretta, equa e benefica dell’innovazione nel mondo.

“Pianificare, misurare, scalare”

Se molto è già stato scritto sulle startup, poco invece è dedicato alle scaleup, sebbene la fase di scaling sia quella che, statisticamente, pone le aziende davanti alle maggiori insidie, perché oltre alle sfide del mercato, il cambiamento continuo imposto dalla crescita aumenta i rischi di insuccesso.
Gestire e rendere duratura la crescita è, quindi, un lavoro complesso che richiede non tanto ingegno e creatività, quanto disciplina, accurata pianificazione e precise misurazioni. A questi temi e prospettive è dedicato ‘Pianificare, misurare, scalare’, pubblicato da FrancoAngeli e realizzato da Maria Enrica Angelone, Ceo di Wallife, startup nel settore Insurtech, che nei suoi oltre 20 anni di esperienza è stata Chief financial officer di scaleup tecnologiche, italiane e internazionali.

Attraverso l’analisi di molti esempi concreti, il volume illustra un metodo che ha dimostrato la sua efficacia nel far crescere aziende di ogni dimensione, e che consente di individuare gli strumenti più idonei per prendere decisioni, misurare i risultati, quantificare le aspettative e coinvolgere l’organizzazione. Le numerose testimonianze di Ceo e professionisti del settore arricchiscono il testo illustrando come selezionare i progetti di crescita o bloccare le iniziative fallimentari, e come misurare che cosa sta funzionando e cosa va migliorato, per definire una crescita scalabile e durevole.

“L’impresa saggia”

Poche sono le imprese capaci oggi di affrontare la sfida più importante: il cambiamento ad alta velocità. La maggior parte tende infatti a concentrarsi sul breve termine, senza assicurarsi che i loro interessi siano allineati con quelli della società e del mercato.

La chiave di volta per lo sviluppo di una innovazione continua “è riuscire a sviluppare una saggezza pratica, plasmata dai valori, dall’etica e dalla morale”, spiegano Ikujiro Nonaka, professore alla Hitotsubashi Graduate School di Tokyo, e Hirotaka Takeuchi, docente della Harvard Business School, nel volume ‘L’impresa saggia’, pubblicato in Italia da Edizioni Guerini.

Le ‘imprese sagge’ sono, dunque, quelle capaci di incidere sulle relazioni umane per infondere nuove conoscenze nelle pratiche organizzative, convertendole in azione e innovazione continua a livello individuale, aziendale e sociale.

Gli autori – riconosciuti come i padri intellettuali del Knowledge management, in particolare con l’opera ‘The knowledge-creating company’ – declinano questa nuova teoria attraverso le storie di gruppi dinamici, longevi e sostenibili: da Honda a Shimano, da Eisai a Toyota, da Apple a MIT Media Lab. Il minimo comune denominatore di queste realtà è la qualità dei loro leader, che hanno saputo attivare le intere strutture di cui erano a capo per creare nuovi prodotti e nuovi processi, dai quali si sono generati benefici per i collaboratori, i clienti, la comunità e la società.

“Leadership inclusiva”

Le aziende, le organizzazioni e i sistemi sociali generano il massimo valore possibile quando mettono tutte le persone coinvolte nella condizione di essere sé stesse, promuovendo autenticità, fiducia e partecipazione.

Il volume ‘Leadership inclusiva’, con sottotitolo ‘Valorizzare l’unicità delle persone nelle organizzazioni’, scritto da Andrea Notarnicola Cociani e stampato dal Gruppo IlSole24Ore, è una guida per “acquisire una maggiore consapevolezza dei pregiudizi e degli stereotipi che possono influenzare gli atteggiamenti nella gestione di una squadra di lavoro”.

Spiega l’autore: “Potrai così liberare il tuo potenziale e quello del team di cui sei responsabile, agendo con comportamenti di quotidianità che contrastano la cultura Alfa”, quella che tende a imporsi anziché essere inclusivi. “Attraverso un’azione di riconoscimento delle differenze e del principio di equità, sosterrai l’innovazione e la crescita della tua organizzazione, trasformerai il lavoro in uno spazio di confronto e preserverai le basi che fondano il modello democratico di civiltà e convivenza”. Una leadership diversa da quella autoritaria e meramente gerarchica, insomma, per crescere valorizzando al massimo risorse e potenzialità di tutti gli individui e i lavoratori dell’azienda.

“Purpose + profitto” 

Raggiungere uno scopo più ampio (Purpose) e quello del profitto sono finalità in conflitto tra loro o possono essere raggiunti entrambi contemporaneamente? Che cosa possiamo fare per rafforzare il rapporto tra scopo e profitto come imprenditori, manager, dipendenti, consumatori e investitori? Integrato da ricerche all’avanguardia, ‘Purpose + profitto’ di George Serafeim, edito da Egea Bocconi University Press, fornisce risposte a domande cruciali per capire l’evoluzione delle imprese.

Serafeim aiuta a comprendere: come e perché le questioni ambientali, sociali e di governance (ESG) stanno diventando sempre più rilevanti per le aziende e organizzazioni dell’intero Pianeta; i modi in cui le imprese possono progettare e attuare strategie capaci di generare un maggiore impatto in questi ambiti; i sei archetipi di creazione del valore secondo queste nuove tendenze; il ruolo degli investitori nel promuovere gli obiettivi ESG.

‘Purpose + profitto’ si rivolge anche a tutti coloro che vogliono guidare il cambiamento sociale e ambientale nelle loro aziende, e raccogliere i frutti del miglioramento dei processi di lavoro, da un lato, e della forte fidelizzazione dei clienti, dall’altro.

“Crypto Economy”   

In ‘Crypto Economy’, ovvero ‘Come funziona la nuova economia digitale’, targato Roi Edizioni, Roberto Gorini analizza e approfondisce le varie tecnologie al centro dei cambiamenti in atto, come cryptovalute e token, Blockchain pubbliche e private, sistemi DeFi e Nft.

Guardando al domani, rimarca: “Sono tante ed enormi le opportunità che ci aspettano, e grandi saranno anche i problemi da risolvere o i potenziali rischi. Oggi è difficile prevederli e prevenirli, ma sono sicuro che, qualsiasi cosa succeda, un Geek salverà il mondo. Confido nell’intelletto umano e nella sua capacità di far fronte a problemi sempre nuovi. Rifuggo invece dai centralismi che portano alla corruzione, ai populismi e all’ignoranza delle persone”.

Poi ammonisce: “Se il mondo così com’è non ti piace, invece di combatterlo, costruisci qualcosa che renda questo scenario obsoleto. Io credo nella tecnologia decentralizzata perché non pensa, non prende decisioni, non cambia idea e soprattutto non si fa corrompere. Voler combattere la manipolazione e la creazione del denaro dal nulla è come voler fermare il vento”. Alla fine “questo sistema corrotto perderà il controllo del denaro, che tornerà in mano al popolo. I monopolisti della moneta porgeranno il fianco. Perché sono carichi di errori che li rendono deboli. Sono logori e affaticati nella loro attività di mantenere il potere”.

“Talento”

Come si trovano i talenti dotati di scintilla creativa? Fino a che punto è possibile prevedere, favorire e sviluppare la creatività umana? Mossi da queste e altre domande, l’economista Tyler Cowen e l’imprenditore e Venture capitalist Daniel Gross si sono messi a studiare l’arte della ricerca dei talenti ai massimi livelli: le persone con la creatività, la grinta e l’intuito necessari per trasformare un’azienda e rendere migliori tutti coloro che le circondano.

Il risultato delle loro ricerche e riflessioni è concentrato in ‘Talento’, con sottotitolo ‘Come scovare le persone vincenti, creative e piene di energia positiva’, stampato in Italia da Egea dell’Università Bocconi.

Cowen e Gross ci guidano attraverso i principali ambiti di indagine per scovare i talenti, ad esempio: come condurre un colloquio di lavoro e porre le domande; quanto peso assegnare all’intelligenza nella valutazione complessiva; come analizzare la personalità dei candidati, e altro ancora.

“Riconoscere i talenti è un’arte, ma è un’arte che si può migliorare con lo studio e l’esperienza”, fanno notare gli autori: “individuare individui brillanti e sottovalutati è uno dei modi più semplici per conseguire un vantaggio organizzativo, e questo è il percorso che vi mostrerà come farlo”. ‘Talento’ è quindi rivolto sia a chi cerca il talento, sia a chi desidera essere cercato, trovato e scoperto.

MBA Power

È il primo libro di ‘MBA telling’ in Italia, pubblicato da Lupetti e firmato dal comunicatore d’azienda e influencer di LinkedIn Filippo Poletti. S’intitola ‘MBA Power’, ovvero ‘Innovare alla ricerca del proprio Purpose. 101 racconti dalla Business School del Politecnico di Milano’, e presenta un racconto corale di donne e uomini, di età compresa tra i 26 e i 60 anni, focalizzato sulla ricerca di un nuovo approccio al lavoro con al centro la persona.

Perché fare l’MBA, il Master in business administration? Qual è il Purpose o scopo dei leader che innovano, creando valore per sé, la propria impresa e l’ambiente in cui operano? Quali sono le hard e soft skill per guidare oggi un’azienda? Sono queste alcune delle domande a cui rispondono 101 professionisti di quattro continenti differenti, che hanno frequentato la PoliMi Graduate school of management, la Business school del Politecnico di Milano, tra il 2020 e il 2022: alcuni hanno seguito il percorso formativo a Milano, presso la sede in Bovisa, altri a distanza dall’estero, dalla Spagna, dal Messico, dall’Ucraina come dalla Svizzera.

“Vivere il Metaverso”

Lo sviluppo del Metaverso procede a ritmi serrati, e la sua crescita è anche l’opportunità di ripensare la nostra realtà, imparando anche dagli errori del passato. In ‘Vivere il Metaverso’, di Roi Edizioni, Alessio Carciofi illustra ampie riflessioni sul futuro della tecnologia e sulla trasformazione digitale radicale che stiamo attraversando.

Possiamo pensare il Metaverso, “come una rete tridimensionale in cui ogni utente, con il proprio alter ego digitale, può creare mondi paralleli e immaginari, fatti su misura per lui”, osserva l’autore: “una rete di mondi virtuali in cui immergersi per vivere una realtà desiderabile che si adatta ai nostri desideri e ai nostri comandi”.

E la sfida più grande e più che mai necessaria in questa transizione epocale rimane quella di non perdere l’umanità, in tutto ciò che viene fatto, tenendo alta l’attenzione sulle tematiche del benessere, dell’inclusione e della sostenibilità. Perché, al di là delle potenziali forme che assumerà, “il Metaverso è qui”, rileva Carciofi, “e non sta solo trasformando il modo in cui vediamo il mondo, bensì il modo in cui partecipiamo al mondo. Non sostituirà Internet, ma si appoggerà a esso fino a trasformarlo. In questo mondo virtuale la dimensione spazio-temporale si dilata in un non-tempo e in un non-luogo, che mette in discussione tutte le leggi sociali stratificate nei secoli”.

Un mondo nuovo, veloce, “mutevole e governato da algoritmi, che a loro volta governano chi vi migra”, in cui la tecnologia immersiva cambia il modo in cui interagiamo con qualsiasi cosa, dallo sport alla medicina.

“Il dominio dei robot”

L’innovazione tecnologica ci ha permesso di costruire automobili senza conducente, App che traducono segni incomprensibili in frasi di senso compiuto, abitazioni che accendono luci e riscaldamento a nostro comando. E questo è niente in confronto alle rivoluzioni che altri dispositivi, ancora più sofisticati, stanno mettendo in atto: ecco come l’intelligenza artificiale rivoluzionerà l’economia, la politica e la nostra vita.

In ‘Il dominio dei robot’, edizioni Il Saggiatore, Martin Ford ci guida all’interno delle implicazioni presenti e future dell’evoluzione dell’intelligenza artificiale: dalla completa automazione di ristoranti e supermercati, alla fabbricazione di armi capaci di uccidere senza intervento umano; dai robot disinfettanti in grado di eliminare ogni batterio da una camera d’ospedale, agli algoritmi impiegati nella selezione del personale (che imparano da noi a discriminare in base a genere ed etnia).

E poi, ancora: dalle scoperte in ambito chimico, sanitario ed energetico rese possibili dal Deep learning, ai raffinati sistemi di riconoscimento facciale utilizzabili dai governi per identificare gli oppositori politici; fino alla chimera dell’Agi, ovvero ‘Intelligenza artificiale generale’ che, se realizzata, permetterebbe a una macchina di comunicare, ragionare e concepire idee al livello di un essere umano o addirittura superiore.

“L’economia di domani”

Il fondamento di tutto il commercio “è il valore: che cosa vale per chi, quando e in che modo”, rileva ‘L’economia di domani’, firmato da Per Espen Stoknes e stampato da FrancoAngeli.

L’approccio di una crescita sana illustrato nel libro “non è una teoria da sovrapporre all’attuale declino economico”. L’approccio in questione fissa due punti importanti. Il primo: “non possiamo continuare a rubare il futuro, venderlo nel presente e fingere che sia Pil. Ciò è quanto ci rivela il bilancio quando si fanno i conti in modo corretto. Se la Terra fosse un’azienda, questa pratica si chiamerebbe truffa”.

Secondo: possiamo riconciliarci con il futuro impiegando i giovani e facendo leva sullo spirito imprenditoriale, sull’intraprendenza e sull’intelligenza economica. In sostanza, “possiamo creare beni per il futuro oppure impadronirci dei beni futuri. La prima azione si chiama rigenerazione, la seconda spoliazione”.

“Tecnologia solidale. Donne e uomini che cambiano in meglio il presente”

Tecnologia solidale è l’azione di donne e uomini che usano le tecnologie per fare imprese profit e non profit che producono impatto sociale, culturale e umano. Sono un esempio che indica a ciascuno di noi il compito di operare per il bene comune e quindi evitare che la Grande Trasformazione in atto crei nuove discriminazioni o perpetui le antiche. In questo libro edito dalla Fondazione Pensiero Solido, Antonio Palmieri ha raccolto, aggiornandoli e riorganizzandoli, i contenuti, le ispirazioni e le interviste del blog che tiene su EconomyUp del febbraio 2015. La prefazione è del direttore di EconomyUp Giovanni Iozzia. Il testo racconta le storie di chi fa del bene con le tecnologie, senza alcun buonismo ma offrendo soluzioni utili per ridurre situazioni di disagio e di svantaggio.

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Stefano Casini
Stefano Casini

Giornalista specializzato nei settori dell'Economia, imprese, tecnologie e innovazione. In oltre 20 anni di attività, ho lavorato per Panorama Economy, Il Mondo, Gruppo Mediolanum, Università Iulm. Mi piacciono i progetti innovativi, il teatro e la cucina come una volta.

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