L'ANALISI

Augmented Design Thinking: la sinergia tra Generative AI e creatività umana per l’innovazione

La Generative AI è un potente alleato per i designer, offrendo nuove prospettive e possibilità ai processi di Design Thinking. Ecco come può renderlo “augmented”, cioè potenziato lungo il suo intero processo

Pubblicato il 08 Dic 2023

Generative AI

L’innovazione nel design sta vivendo una fase di straordinaria trasformazione grazie all’emergere della Generative AI. Questa nuova frontiera apre orizzonti inesplorati per i designer, invitandoli a sperimentare con strumenti e approcci inediti. Abbiamo esplorato il tema della sperimentazione durante il recente evento “Design Thinking Jam” dell’Osservatorio Design Thinking for Business del Politecnico di Milano. La Generative AI non è solo un mezzo per ottimizzare i processi esistenti, ma un vero e proprio catalizzatore di creatività e innovazione.
Ma qual è il potenziale della Generative AI nel rinnovare le fasi del processo di design? Durante l’evento la community di designers e innovator ha avuto l’opportunità di sperimentare con queste tecnologie per ridefinire i modelli tradizionali di questo approccio, combinando creatività umana e potenza computazionale.

Agumented Design Thinking

Nel suo intervento “This Sneaker does not exist! ADA and the Design of Design Algorithms”, Paolo Ciuccarelli ha esplorato la profonda sinergia tra l’intuito umano e l’intelligenza artificiale nel processo di design. Il modello dell’AI-Augmented Double Diamond proposto da Ciuccarelli rivela come la Generative AI possa essere integrata in ogni fase del processo di design, agendo come un partner strategico nella creazione di soluzioni innovative.

Nel contesto del design, l’AI può supportare il brainstorming, accelerare i processi laboriosi e risolvere problemi complessi. Questo permette alle aziende di risparmiare tempo e risorse, massimizzando l’efficienza. Per esempio, l’intelligenza artificiale, attraverso la codifica della conoscenza specifica del settore e delle recensioni degli utenti online, ha dimostrato la sua efficacia nello sviluppo di prodotti desiderabili, come illustrato dal caso delle sneakers progettate con l’aiuto dell’AI.

Allo stesso tempo, non dobbiamo dimenticarci che il ruolo dell’essere umano rimane e rimarrà centrale: è lui a comprendere il brief del cliente, a guidare il processo di design, a controllare la qualità degli output e a prendere le decisioni finali. La relazione tra Generative AI e designer è quindi una di partnership: mentre l’AI offre nuove possibilità di analisi e creatività, l’umano fornisce direzione, empatia e una comprensione profonda del contesto e delle esigenze umane.

In questo modo, l’Augmented Design Thinking si trasforma in un approccio olistico, dove l’AI non sostituisce ma amplifica e potenzia la creatività umana.

Durante l’evento i design thinkers hanno avuto modo di sperimentare l’integrazione della Generative AI lungo tutto il processo di innovazione. La tecnologia si è rivelata una leva trasformativa in tre principali attività: la ricerca, l’ideazione e la validazione. Andiamo a vederle nel dettaglio:

1.Augmented Research

La fase di ricerca, fondamentale in ogni processo di design, si arricchisce notevolmente con l’integrazione della Generative AI. La Generative AI, con la sua capacità di analizzare e correlare vasti database, permette ai designer di individuare trend e segnali emergenti che possono non essere immediatamente evidenti. Questo approccio è fondamentale per far convergere gli obiettivi di business con le esigenze degli utenti. Ad esempio, l’uso dell’elaborazione del linguaggio naturale (NLP) può migliorare l’analisi delle esigenze dei clienti, trasformando le recensioni e i feedback in dati utili per la progettazione, estraendo non solo parole chiave ma anche elementi come sentimenti e polarità, offrendo quindi una base di dati concreta e priva di bias.

Il superamento dei preconcetti è stato un tema rilevante in questa fase. L’uso di Generative AI ha permesso infatti di identificare e sfidare i bias impliciti dell’essere umano, aprendo la strada a soluzioni più inclusive. Questa fase di ricerca arricchita dall’AI non solo apre nuove possibilità di esplorazione ma garantisce che il processo di design inizi da una comprensione più profonda e oggettiva del contesto e delle esigenze degli utenti.

2.Augmented Ideation

Nell’Augmented Ideation, la Generative AI agisce come un catalizzatore di creatività, stimolando l’immaginazione dei designer. Ad esempio, il modello “Text to Image” permette di trasformare semplici descrizioni testuali in rappresentazioni visive dettagliate, facilitando la visualizzazione immediata di idee astratte. Questo approccio non solo accelera il processo di ideazione ma garantisce anche una maggiore diversità nelle proposte di design. Inoltre, la Generative AI aiuta a superare i preconcetti che possono influenzare la creatività umana, proponendo soluzioni che potrebbero non emergere attraverso il pensiero convenzionale. Il modello “Text to Text” infatti può supportare il processo di brainstorming, includendo visioni di altre culture o punti di vista diversi da quello del progettista. Questo approccio ha il potenziale di trasformare radicalmente il modo in cui vengono concepite le idee, spingendo i limiti della creatività e guidando verso soluzioni di design veramente innovative e inclusive.

3.Augmented Validation

Attraverso simulazioni, analisi predittive e l’individuazione di potenziali debolezze, la Generative AI si rivela un alleato fondamentale nella fase di convalida delle idee. Nel contesto dell’Augmented Validation, la Generative AI può simulare come un determinato concept o soluzione verrebbe percepito dal pubblico target o come si comporterebbe in determinate condizioni. Questo permette ai designer di anticipare possibili ostacoli o reazioni negative, consentendo di perfezionare le idee prima della loro implementazione effettiva. Inoltre, le tecniche di AI come la previsione e il confronto di attributi all’interno di grandi set di dati facilitano la valutazione dell’impatto di un design.

Durante l’evento, è stato illustrato come la Generative AI possa essere utilizzata per rafforzare e perfezionare le idee. Ad esempio, rispondendo alle sfide proposte dalla tecnologia, i partecipanti hanno potuto identificare e risolvere i punti deboli dei loro concept. Ciò dimostra come la GenAI non solo acceleri il processo di validazione ma aumenti anche la qualità della soluzione finale.

Queste riflessioni sono emerse da 4 laboratori in cui circa 160 partecipanti hanno affrontato sfide proposte da Alidays, E.ON, Sisal su come GenAI può aiutare i loro modelli di business. Il tutto grazie alla riflessione stimolata da Deloitte Digital, Sketchin and Tangity part of NTT DATA Design Network.

La sperimentazione con questa nuova tecnologia da parte di esperti nel settore dell’innovazione ha dimostrato che la Generative AI emerge come un potente alleato per i designer, offrendo nuove prospettive e possibilità ai processi di Design Thinking. Questa sinergia tra intelligenza artificiale e creatività umana non solo accelera l’innovazione ma guida anche verso soluzioni più inclusive e sostenibili. La tecnologia in questo caso non è solo strumento funzionale all’innovazione, ma ne diventa catalizzatore, aprendo le porte a un futuro di possibilità illimitate.

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Stefano Magistretti
Stefano Magistretti

Direttore Osservatorio Design Thinking for Business del Politecnico di Milano. È anche Senior Researcher presso LEADIN’Lab (LEAdership, Design e INnovazione)

Chiara Esposito
Chiara Esposito

Design Thinking, PhD in Innovation and Design Management, Senior Researcher

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