Il Piano Industria 4.0 rischia di spegnersi (leggi qui il l’allarme lanciato dall’economista Marco Fortis sul Sole24Ore) ma la trasformazione digitale della manifattura italiana non è stata certo completata e, per certi versi, è diventata più complessa.
“Da una serie di ricerche e analisi ci siamo resi conto che nelle PMI il processo di evoluzione digitale è in corso ma ha ancora bisogno di sostegni e agevolazioni. Non è solo un tema di risorse finanziarie, ma soprattutto di conoscenza e di identificazione dei propri bisogni”, dice Mattia Macellari, Vice Presidente con delega alla Transizione Digitale, Industry 4.0 e Trasferimento Tecnologico della Piccola Industria di Assolombarda, la territoriale di Confindustria che ha lanciato a fine 2022 Bussola 4.0, una piattaforma digitale realizzata in house per guidare le imprese attraverso i bisogni, le tecnologie e le opportunità collegata alla digitalizzazione del business.
Bussola 4.0, gli obiettivi di Assolombarda
Macellari conosce bene il tema, visto che è un imprenditore del settore informatico. “Parliamo già di Industria 5.0, quindi di una trasformazione che non deve essere solo digitale ma anche umano centrica, sostenibile e resiliente. Per raggiungere questo obiettivo servono almeno due spinte: una legislazione favorevole alle imprese che vogliono investire e lo sviluppo delle competenze per usare correttamente le tecnologie. Pensiamo che il ruolo di un’associazione come Assolombarda sia fornire agli imprenditori gli strumenti per avere chiaro il contesto in cui si muovono, aiutarli a individuare correttamente i bisogni e capire con quali tecnologie possono essere soddisfatti”.
Aggiunge Macellari: “Questo progetto è anche un esempio concreto della visione di Assolombarda verso l’esterno: far comprendere anche alle imprese non associate quanto sia importante avere un interlocutore preparato come Assolombarda che da anni produce contenuti sul tema della trasformazione digitale e dell’Industria 4.0 e supporta moltissime aziende che vogliono intraprendere questo percorso”.
Ma c’è ancora bisogno di una guida, soprattutto in un territorio come quello servito da Assolombarda dove l’offerta di tecnologia e innovazione è altissima? “Dobbiamo renderci conto che il tema non è l’offerta o l’accessibilità all’offerta, visto che qui abbiamo i maggiori player mondiali e numerose tech company italiane”, risponde Macellari.
“Il tema è la consapevolezza della possibilità di raggiungere determinati risultati con un approccio digitale, utilizzando le tecnologie con le competenze necessarie. Se riusciremo a far crescere questa consapevolezza, avremo fatto goal”.
Bussola 4.0 è una guida per le imprese che vogliono aumentare la loro dotazione tecnologica ma non solo: propone tre percorsi partendo dai bisogni delle aziende, dalle tecnologie disponibili e dai settori industriali (qui i tre punti di ingresso) per arrivare a fornire indicazioni utili e strade percorribili per compiere scelte consapevoli, compresa anche la definizione dei profili professionali necessari in azienda per poter recuperare competitività con le tecnologie.
Bussola 4.0, il valore degli use case
I primi dati dicono che il bisogno di uno strumento per trovare la rotta nella navigazione verso l’industria 4.0 (che è diventata 5.0) è particolarmente sentita in un tessuto imprenditoriale fatto prevalentemente di piccole e medie aziende. “A due mesi dalla messa online abbiamo 7500 utenti unici con oltre 15mila visualizzazioni. La piattaforma è aperta a tutti ma in questa prima fase circa l’80% sono aziende del nostro territorio”. A dare a EconomyUp questi primi risultati è Paolo Guazzotti, direttore dell’Area Industria, Energia e Innovazione di Assolombarda, che ha sviluppato il progetto tutto al proprio interno.
Come si spiega questa accoglienza? “La velocità di utilizzo della piattaforma è molto incoraggiante. Uno dei fattori, insieme alla grande quantità e qualità di informazioni disponibili, è la condivisione di esperienze, la presenza di use case. La cosa particolarmente interessante è che nessuno si sofferma sugli incentivi ma si concentra sui benefici, sugli ostacoli da superare, mostrando di fatto una carica positiva sui progetti di innovazione in azienda”.
L’approccio digitale al business
Nelle piccole e medie imprese del settore manifatturiero impegnate nel percorso verso l’Industria 4.0 c’è bisogno di orientamento, informazione ma anche ispirazione e rassicurazione. “Io sto girando molto per presentare Bussola 4.0”, racconta Macellari. “Mi è capitato un incontro che mi ha molto colpito: un imprenditore mi ha detto di aver trovato uno spunto decisivo per un nuovo business. Aveva già l’idea ma non pensava di lanciarla nativamente digitale. E, invece, navigando su Bussola4.0 e leggendo alcune testimonianze ha fatto un business model digitale, creando una piattaforma. Non una scelta scontata per una PMI manifatturiera”.
Chi fa impresa è di solito assai pragmatico e dai primi mesi di navigazione su Bussola4.0 questa attitudine viene confermata: “La gran parte dell’attenzione è focalizzata su quello che si può fare e soprattutto ottenere”, spiega Guazzotti. “Attraverso le nostre tre porte di accesso – tecnologie, bisogni, settore di appartenenza – si possono sistematizzare opportunità e bisogni e attraverso i casi aziendali comprendere approcci, metodi e tecnologie che hanno permesso di fare un salto di qualità e di ragionare quindi sui risultati ottenuti”.
Le evoluzioni di Bussola 4.0
Come tutte le piattaforme, anche Bussola 4.0 è in continua evoluzione. “Sviluppare il progetto in casa è stata una sfida all’anima nerd della nostra area”, dice Viviana Palmieri dell’Area Industria, Energia e Innovazione di Assolombarda. “Ci abbiamo lavorato più di un anno e il vantaggio adesso è che possiamo gestire e implementare in modo costante le evoluzioni che caratterizzano il nostro lavoro, del quale Bussola 4.0 rappresenta la modalità digitale sempre a disposizione per l’impresa”.
Nei prossimi mesi quindi ci saranno diverse novità, “Completeremo i contenuti sulle competenze e stiamo strutturando meccanismi più efficaci per la raccolta degli use case”, anticipa Guazzotti. “Dobbiamo assolutamente intercettare l’interesse che la piattaforma sta generando. Un’altra linea di sviluppo sarà l’integrazione più diretta con gli incentivi a disposizione delle imprese: vogliamo renderli più accessibili durante la navigazione e in maniera correlata a quello che si sta leggendo, in modo da aver immediatamente visibile quali sono i possibili strumenti finanziari a sostegno”.
Conclude Macellari: “La domanda è sempre la stessa: che cosa mi serve come imprenditore? In Assolombarda posso trovare la risposta che serve a sbloccare una decisione; ad esempio, se penso agli incentivi, certo sono importanti ma non sempre determinanti se considero strategico l’investimento”.