65 team, 24 ore di maratona, oltre 50 mila euro complessivi in palio e premi speciali. Manca pochissimo all’Appathon 2015 organizzato da UniCredit per rendere più facili e innovativi i servizi finanziari di mobile banking e per migliorare attraverso le tecnologie il rapporto tra cliente e banca. L’hackathon si svolgerà il 7 e 8 novembre in contemporanea in Italia, Austria e Germania.
La sede dell’evento, a Milano, è UniCredit Pavillion, la struttura multifunzionale ai piedi dell’UniCredit Tower. E anche se il termine per iscriversi come partecipante è scaduto il 25 ottobre, la gara si può seguire attraverso la diretta Twitter con l’hashtag #Appathon2015.
Appathon 2015, la gara di UniCredit per le app finanziarie più innovative
Qui potete trovare tutte le novità dell’edizione 2015, dal focus specifico sui social media customer services e sui servizi a valore aggiunto fino agli obiettivi e ai partner dell’iniziativa.
Appathon 2015, cosa hanno prodotto i team nella passata edizione
Ma a cosa serve un hackathon in ambito finanziario-bancario? In questo articolo ci sono alcune prove che queste competizioni possono essere realmente utili sia ai soggetti che le organizzano che agli sviluppatori e innovatori che vi partecipano. Nell’Appathon 2014 un team ha messo a punto una soluzione che utilizza il QR code per il riconoscimento nei bancomat e UniCredit ha provveduto a stretto giro di posta a inserire l’invenzione nell’app ufficiale per i suoi clienti.
Appathon 2015, Paolo Fiorentino: un’occasione per innovare con UniCredit
Un hackathon è una delle occasioni più efficaci in cui una grande azienda – in questo caso una banca – può fare open innovation e aprire una parte del suo processo innovativo coinvolgendo startup, sviluppatori e innovatori esterni. In questa videointervista, Paolo Fiorentino, vicedirettore generale dell’istituto di credito di piazza Gae Aulenti, racconta nello specifico gli obiettivi di Appathon: “Dobbiamo seguire il nostro cliente, che è sempre più digitale”.
Appathon 2015, ecco perché aprire le API fa la differenza
Una delle novità dell’hackathon UniCredit è l’apertura delle API, le interfacce di programmazione. Paolo Malinverno, Research VP di Gartner, spiega come questa mossa possa generare business (e servizi per i clienti) a cui un istituto di credito non penserebbe mai. “Chi lo fa prima ha un vantaggio competitivo rispetto alle altre. Inoltre, anche le divisioni non IT possono concepire applicazioni utili all’utente finale. Ormai chiunque può sviluppare delle app. La facilità di accesso alle skill di programmazione permette teoricamente a chiunque di innovare: utenti finali compresi, che se hanno la possibilità di partecipare a un hackathon, spesso ci provano”.