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Alfonso Fuggetta dal Cefriel a Ferrari come Head of Digital Transformation Program



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Dopo oltre 30 anni di docenza al Politecnico e di lavoro al Cefriel, Alfonso Fuggetta entra nell’azienda di Maranello per guidare il programma di trasformazione digitale voluto dall’amministratore delegato Benedetto Vigna. Ecco chi è Fuggetta e come la pensa su innovazione e digitale, su cui ha scritto diversi libri

Pubblicato il 2 ott 2024



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Alfonso Fuggetta, Head of Digital Transformation Program di Ferrari

Alfonso Fuggetta è il nuovo Head of Digital Transformation Program di Ferrari. Un deciso impegno sul campo dopo oltre 30 anni di docenza al Politecnico di Milano e di consulenza per grandi aziende nel suo lavoro al Cefriel.

Dopo la comunicazione, a metà settembre, di un nuovo vertice al Cefriel con Alessandro De Biasio direttore generale, molti si chiedevano che cosa avrebbe fatto Fuggetta, che del centro di innovazione è stato motore per qualche decennio. La risposta arriva da un cambiamento sul profilo Linkedin che annuncia la nuova posizione nell’azienda di Maranello.

La Digital Trasformation in Ferrari

“ll rischio più grande, anche per Ferrari, deriva dal sedersi sugli allori”, ha detto qualche giorno fa, durante l’Italian Tech Week a Torino, Benedetto Vigna, amministratore delegato del cavallino rampante dal 2021, che fa capo al gruppo Exor ma dà alla famiglia Elkann ben altre soddisfazioni rispetto a Stellantis (nel 2023 l’ha addirittura superata per capitalizzazione di Borsa).

Anche in Ferrari, comunque, è tempo di grandi cambiamenti. “Il rischio più grande deriva dal successo che stiamo avendo. Bisogna avere le quattro ruote ben salde per terra. Le compagnie di successo rischiano sempre di sedersi sugli allori. Ci deve essere sempre una tensione positiva”, ha detto ancora Vigna, che viene da esperienze professionali in aziende tecnologiche, ST Microelectronics per lungo tempo.

Così, pochi mesi dopo il suo insediamento, nel 2022 Ferrari si è data una nuova organizzazione che prevedeva, tra le altre, una nuova funzione Digital & Data. Adesso c’è un Programma dedicato alla Digital Transformation, che sarà guidato da Alfonso Fuggetta.

Il 2025 sarà l’anno della prima Ferrari elettrica che, come dice Vigna, non sarà solo veloce ma anche emozionante e intelligente. E l’intelligenza alle macchine si può dare solo con le tecnologie digitali.

Chi è Alfonso Fuggetta

“Un educatore e un manager che vuole contribuire allo sviluppo del suo Paese e dell’Unione Europea”. Così si presenta su Linkedin Alfonso Fuggetta, docente del Politecnico di Milano, dove si è anche laureato, dal 1992. Parallelamente all’insegnamento si è sviluppato il suo percorso al Cefriel, da ricercatore senior ad amministratore delegato.

Il Cefriel è un centro di innovazione e di trasferimento tecnologico. Il suo obiettivo è promuovere e supportare l’innovazione nelle aziende e nelle amministrazioni pubbliche sfruttando le tecnologie ICT come elemento chiave per progettare e implementare nuovi prodotti, servizi, processi e soluzioni.

Fuggetta è un cultore delle tecnologie del del loro impatto sociale, a cavallo tra ricerca e innovazione (vedere il suo libro del 2018 “Cittadini ai tempi di Internet. Per una cittadinanza consapevole nell’era digitale”). Nel corso degli anni è stato membro di diversi comitati governativi e ha collaborato con il Dipartimento per l’Innovazione del Governo, il Ministero della Salute, il Ministero del Lavoro, il Ministero dell’Istruzione e dell’Università e ha seguito numerosi programmi europei.

“Mi sta a cuore il futuro del nostro Paese e sono da sempre abituato a dire come la penso, con forza e con passione”, ha detto Alfonso Fuggetta in un’intervista di qualche anno fa a EconomyUp. Forza e passione lo hanno portato, oltre alle pubblicazioni accademiche, a scrivere libri che sono veri e propri pamphlet, preoccupato dei ritardi dell’Italia su digitale e innovazione.

Che Paese vogliamo essere? è la domanda che Fuggetta si è posto in un libro del 2020 (Il Paese innovatore), dove scriveva: ““L’innovazione non declamata o ridotta a slogan è uno snodo essenziale, anche se non l’unico per affrontare concretamente i tanti problemi che ci affliggono. “Grazie all’innovazione il nostro tessuto economico può trovare nuova linfa e offrire benessere ai cittadini. Grazie all’innovazione le amministrazioni e le istituzioni possono adempiere pienamente al loro mandato a servizio della società civile. Grazie all’innovazione possiamo combattere e contrastare i problemi che da tempo fiaccano e dividono il Paese”.

Il suo titolo più recente è “Un bel lavoro. Ridare significato e valore a ciò che facciamo”.

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