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Alec Ross ai venture capitalist italiani: abbiamo bisogno di più audacia

Alec Ross ai venture capitalist italiani: abbiamo bisogno di un po' di audacia

Alec Ross, docente universitario e founder di un fondo di venture capital, parla senza censure all’assemblea pubblica di InnovUp. Ai venture capitalist chiede più audacia, all’ecosistema meno attenzione alla politica e alle regole e meno conformismo, lasciando spazio alle donne

Pubblicato il 27 Nov 2023

“Sono americano, ma ho un’anima italiana. Quindi non giudico”. Con questa premessa Alec Ross fa pelo e contropelo all’ecosistema italiano del venture capital e delle startup. Senza censura, come lui stesso dice intervenendo con keynote speech a NewHope, l’assemblea pubblica di InnovUp a Roma. In pochi minuti un’analisi spietata, fatta all’investitore Alec Ross che, ricorda lui stesso, ha investito più di 800 milioni di dollari su 45 startup in cinque continenti.

Chi è Alec Ross

Alec Ross è stato consigliere del dipartimento di Stato per l’innovazione con Hillary Clinton e ha guidato la politica tecnologica per la campagna presidenziale di Barack Obama. Vive tra Stati e Italia, dove insegna alla Business School dell’Università di Bologna. Se può parlare da investitore, è perché è tra i fondatori di Amplo, società di venture capital con oltre 2 miliardi di dollari di asset.

I quattro messaggi di Alec Ross all’ecosistema italiano

Quattro i messaggi che Ross lancia nel suo speech, che riconosce uno spazio all’Italia nel sistema globale dell’innovazione (“collegare umanesimo con sviluppi tecnologici”) e invita all’ottimismo (“Non ho mai visto un pessimista cambiare il mondo”).

Primo: la paura è come un cancro per l’innovazione. “Servono investimenti più aggressivi per creare le startup che possono cambiare il Paese e l’Europa”

Secondo: guardiamo troppo a Roma e a Bruxelles. “Dobbiamo creare un ecosistema senza la mano dei governi”

Terzo: nell’ecosistema c’è troppa omogeneità, conformismo. E mancano le donne. Serve più diversità

Quarto: dobbiamo smettere di parlare di regolamentazione, prima dobbiamo creare i prodotti, come stanno facendo Stati Uniti e Cina con l’intelligenza artificiale. “In Europa c ‘è troppa attenzione alle regole. Ma l’arbitro non vince mai”.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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Redazione EconomyUp
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