Il business model è di fatto il modo più ampio, e allo stesso tempo preciso, con cui si può definire un’azienda, le sue modalità operative e la sua capacità di produrre ricavi. In termini molto pratici, il business model può essere considerato il primo passo da compiere quando s’intende avviare un’attività, perché aiuta l’imprenditore a rappresentare la proposta di valore che ha intenzione di fare al mercato. Nello specifico, infatti, il business model è uno strumento concettuale che sintetizza l’insieme delle pratiche organizzative e delle soluzioni strategiche attraverso cui una società acquisisce il proprio vantaggio competitivo sul mercato. Insomma, un documento che restituisce un quadro generale di un qualsiasi progetto, utile per descrivere il modo con cui un’impresa crea, distribuisce e cattura valore.
Nello stilare un business model occorre essere in grado di rispondere a una serie di domande tipo, che ora vi illustreremo: a quale clientela ci si rivolge, qual è la propria proposta produttiva, quali i canali di diffusione e vendita, quali invece le relazioni che si intende instaurare con i clienti, quali e quante risorse si prevede di usare, quali le attività chiave e le fasi centrali della produzione e quali i ricavi previsti e prevedibili. Inoltre, un buon business model dovrà tenere conto anche delle relazioni che si intendono tenere con partner e concorrenti e naturalmente con il proprio target di riferimento.
In questo senso, sia per pratica che per logica, il business model viene prima del business plan, che invece entra nel merito di questioni più dettagliate, soprattutto sul piano finanziario, a un livello più maturo della fase di avvio di un’azienda; esso infatti è un documento di analisi del progetto con costi, ricavi e prospettive a medio e lungo periodo.
Non bisogna però commettere l’errore di trascurare la dimensione flessibile ed estremamente dinamica che caratterizza lo sviluppo di un qualsiasi business model. Sarebbe sciocco credere che anche lo schema più accurato e completo sia immutabile: affinché possa continuare a creare valore è necessario che cambi e si adatti alle continue evoluzioni e trasformazioni che avvengono sia all’interno sia all’esterno dell’azienda che lo ha redatto.