Fino a qualche anno fa il network marketing era un metodo di distribuzione che si utilizzava per vendere prodotti come aspirapolveri, materassi e alimenti dietetici. Chiunque, o quasi, poteva entrare nella rete di vendita e commerciare le merci porta a porta. Poi c’è stato un periodo, soprattutto a inizio terzo millennio, in cui è stato abbandonato quasi ovunque.
Ora però c’è chi, in Italia, sceglie di scommetterci di nuovo. Ma non per fare la fortuna di multinazionali americane o tedesche bensì per proporre prodotti innovativi made in Italy basati sulla riscoperta di procedimenti naturali caduti in disuso. E, perché no, per creare lavoro in Italia.
È il caso di Evergreen Life Products, una società giuliana che ha lanciato sul mercato una linea di integratori alimentari e di prodotti per il benessere a base di Olivum, un estratto acquoso di foglie di olivo deamarizzato, privato cioè del gusto amaro che le contraddistingue naturalmente.
L’intuizione di Livio Pesle, l’ex armatore di origini triestine che ha fondato l’azienda nel 2010, è appunto quella di prendere una materia prima comunissima nell’area mediterranea – le foglie di olivo – e di trasformarla in prodotti di consumo quotidiano. Ai tempi dei greci e dei latini, questi infusi erano molto usati. Poi, con il passare dei secoli, l’utilizzo si è ridotto. Fino a essere proposti in tempi recenti quasi soltanto in erboristeria.
Paradossalmente, nonostante l’abbondanza di alberi di olivo in Europa, l’uso di questa pianta come integratore alimentare era diffuso più che altro sul mercato del sudest asiatico o su quello americano, ma soprattutto sotto forma di pillole.
La Evegreen lo propone in forma liquida all’interno di integratori, gelatine di frutta, creme viso, igienizzanti e altri prodotti. E l’idea nasce nei primi anni Ottanta, quando in un viaggio a Cipro il fondatore della società conosce un medico che cura i propri pazienti con decotti a base di foglie di olivo. Da quel momento, quando ancora Pesle lavorava come imprenditore di navi container tra le isole del Sud Pacifico e gli Stati Uniti, l’obiettivo di lungo periodo diventa quello di dedicarsi alla commercializzazione delle foglie di olivo.
Terminata l’attività nell’ambito dello shipping, Pesle si ritira in una tenuta sulle colline non distante
dall’Abbazia di Rosazzo (Udine) e si mette a produrre e vendere vini e prodotti gourmet, tra cui le gelatine di vino. Dal 2004 riprende in mano il progetto di mettere sul mercato l’infuso di foglie di olivo. Ma il problema è togliere la componente amara. Pesle si mette a fare esperimenti procedendo per tentativi ed errori. E nel 2010, con la collaborazione scientifica della facoltà di Farmacia dell’Università di Trieste, arriva al prodotto che lo soddisfa e lo brevetta: un estratto di foglie di olivo dal sapore gradevole.
Da quando Olivum è in vendita, nei vari prodotti in cui è presente, i risultati sono stati già significativi. La società, che produce e vende in Italia ma esporta anche in diversi Paesi europei, tra cui Germania, Spagna, Austria e Slovenia, è passata da un fatturato di circa 1,5 milioni di euro nel 2012 a oltre 5,7 milioni nel 2014 (+90% rispetto al 2013).
Nel 2015, dopo un primo trimestre con 2,2 milioni di ricavi (+120% rispetto ai primi tre mesi del 2014), l’obiettivo è di raggiungere un giro d’affari di 9 milioni di euro e una produzione di 500 mila bottiglie del prodotto di punta – l’integratore Olife -, che nel 2014 non superava quota 300 mila bottiglie. In più, Evergreen Life Products sta per sbarcare commercialmente anche negli Stati Uniti e in Russia.
Tutto questo, puntando soltanto sul network marketing. “In Italia, nonostante si sia stato adottato da grandi multinazionali americane, è uno strumento di distribuzione ancora poco diffuso”, afferma Luigi Pesle, giovanissimo amministratore delegato della società (28 anni) e figlio del fondatore.
“È un vantaggio soprattutto per la comunicazione: il passaparola dei clienti diventa più efficace rispetto al mettere sullo scaffale di un supermercato un prodotto nuovo come Olife che, se non comunicato correttamente, può non ottenere i risultati di vendita sperati”.
La formula di Evergreen invece prevede una rete di incaricati di vendita che copre tutto il territorio nazionale. Al momento sono circa 6 mila le persone che lavorano per conto di Evergreen Life Products in Italia e a cui viene ridistribuito il 70% dei ricavi complessivi.
“Per noi è meglio, in una situazione economica come questa, dare alle persone la possibilità di crearsi un lavoro, un reddito parallelo. E fare in modo di generare occupazione in Italia”, aggiunge Pesle.
Tuttavia, se si guarda al declino che ha conosciuto il network marketing in Italia (anche conosciuto come multilevel marketing), qualche perplessità sulla sostenibilità del modello sul lungo periodo potrebbe sorgere. Il numero uno dell’azienda però fuga i dubbi sostenendo che anche in questo caso è l’innovazione a migliorare il modello di business.
“Varie aziende – spiega Pesle – che operavano in Italia adottando questo strumento di distribuzione non si comportavano in modo etico: si affidavano talvolta a persone che non meritavano fiducia e non garantivano sui tempi di consegna. Noi invece ci mettiamo la faccia garantendo su rete di incaricati, equità dei compensi, puntualità delle consegne, italianità della filiera, dalla produzione alla distribuzione, e quantità di principio attivo che inseriamo nei nostri prodotti all’aumentare della produzione: per poter avere efficacia, le proporzioni di Olivum devono rimanere inalterate”.