Il personaggio

Leonardo DiCaprio investe nella startup di un italiano

L’attore statunitense, che ha già finanziato numerose società, ora scommette su Hippeas, produttrice di snack vegani, fondata da Livio Bisterzo, un imprenditore nato a Roma ma da tempo in California. Ecco tutti i suoi investimenti, prevalentemente su imprese orientate alla sostenibilità

Pubblicato il 31 Mag 2017

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Leonardo DiCaprio

Leonardo DiCaprio ha appena investito in una startup americana del food, Hippeas, fondata da un imprenditore di origini italiane. L’annuncio risale a pochi giorni fa: il popolarissimo attore statunitense, protagonista di “Titanic” e “The Wolf of Wall Street” (solo per citare qualche titolo), risulta fra gli investitori di questa società nata a giugno 2016 che produce snack vegani a base di ceci. La startup, che ha una sede a Londra e una a Los Angeles, fa parte di Green Park, holding nata sull’idea di un mercato sostenibile di food and drink e basata sulla produzione dal basso, il rispetto della natura e di chi la lavora. L’ha fondata nel 2015 Livio Bisterzo, imprenditore italiano – romano secondo il suo profilo Facebook – che ha lasciato l’Italia molto tempo fa, prima per studiare a Londra e poi per impiantare il suo business in California. L’importo dell’investimento, stando ai comunicati ufficiali, è “undisclosed”.

Sarà questa la “startup romana” finanziata dal Premio Oscar di cui si sta parlando negli ultimi giorni? “Leonardo DiCaprio, noto per essere un abile e attivo investitore in startup, ha appena messo un milioncino nella sua prima startup italiana. Anzi, romana” scriveva pochi giorni fa su Facebook Gianmarco Carnovale, presidente di Roma Startup. Logico che la caccia alla startup in questione sia subito partita, sia sui social sia dietro le quinte, fra gli acceleratori e gli ambienti romani del settore. Caccia che però si è rivelata finora infruttuosa. Allo Startupbootcamp Foodtech di Roma, l’acceleratore che si occupa di food con un’attenzione particolare alla sostenibilità, dicono di non saperne nulla. E sì che ci potrebbe stare, visto l’impegno dell’attore americano verso l’alimentazione responsabile e il rispetto dell’ambiente. A PiCampus, l’ecosistema dell’Eur che ospita e fa crescere decine di startup ispirandosi al modello Ivrea di Olivetti e che ricorda tanto la californiana Silicon Valley, le bocche sono cucite. Un altro protagonista dell’ecosistema romano suggerisce che si potrebbe trattare di una startup “consumer”, ma niente di più.

Si può cercare di andare per deduzione, spulciando sul profilo dell’investitore DiCaprio e i suoi campi di

Livio Bisterzo

interesse. Insieme ad altre celebrities, l’attore è infatti un appassionato di investimenti sulle startup.

Celebrity Usa, tutti pazzi per le startup

Negli ultimi sei anni il premio Oscar di “The Revenant” ha deciso di impegnare un po’ del suo capitale in finanziamenti a startup di tutto il mondo. La prima è stata l’israeliana Mobil, piattaforma per condividere in tempo reale foto e video, che aveva poco a che vedere con la successiva svolta ambientalista di DiCaprio. Tre anni dopo, l’attore ha finanziato la californiana Cue, che opera nel settore delle biotecnologie e traccia le informazioni sulla salute e gli indicatori dello stile di vita degli utenti. È stato il 2015 l’anno più attivo con gli investimenti in Zuli, startup di San Francisco che regola l’impianto elettrico di casa in base a chi la abita; nell’e-commerce newyorkese Casper; in Rubicon, leader mondiale nel riciclo dei rifiuti; e infine in Diamond Foundry, startup di San Francisco che crea diamanti a zero impatto ambientale e che ricorda il soggetto di uno dei film di DiCaprio. Nell’anno successivo, il 2016, Leonardo DiCaprio ha finanziato altre due startup, molto lontane dal “lupo di Wall Street” Jordan Belfort da lui interpretato nel film di Scorsese: Runa Tea, startup creata fra New York e l’Ecuador per preservare la foresta dell’Amazzonia e supportare l’agricoltura smart e locale (tanto che DiCaprio ha regalato i suoi 5 milioni di dollari in azioni agli agricoltori ecuadoregni), e Qloo, che si occupa di intelligenza artificiale.

L’impegno della star di Hollywood a difesa dell’ambiente ha segnato la sua attività imprenditoriale anche nel 2017, quando ha finanziato Love the Wild, una startup del food la cui mission è la preservazione degli Oceani e delle loro ricerche ittiche. Le origini romane di Bisterzo, il settore in cui opera con Hippeas e Green Park e la coincidenza temporale degli annunci potrebbero far pensare che sia il gruppo di Bisterzo il misterioso beneficiario dell’investimento di DiCaprio. A quanto riferisce Carnovale sulla misteriosa “startup romana”, “l’accordo è chiuso e si tratta della prima tranche di un investimento totale di quattro milioni”.

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