In un periodo in cui il “caso foodora”domina le cronache nazionali, parlare di startup del foodtech in ottica di investimenti è senz’altro una buona notizia. Ancor più se il round di finanziamento è rilevante (almeno per il contesto italiano). Ammonta a 2 milioni di euro, infatti, il capitale che Soulkitchen.bio, piattaforma innovativa per i professionisti della ristorazione, ha raccolto tramite un’operazione (Series A) guidata da Innogest (fondo italiano di venture capital) e Tan Food (gruppo Tan Holding), insieme a Mattia Monti e Andrea Torlonia.
Grazie a una formula innovativa, SoulKitchen.bio ha reinterpretato il mondo della ristorazione. La cucina, intesa come luogo fisico e motore dell’azienda, diventa un servizio a portata di smartphone, un ecosistema di strumenti intelligenti progettati per aiutare il cliente a realizzare le sue idee e i suoi concept. Più in concreto, SoulKitchen.bio produce e consegna piatti pronti pensati per la ristorazione veloce e semilavorati di alta qualità per ristoranti, hotel, catering e digital food delivery player. Ogni settimana vengono create nuove ricette con ingredienti di prima scelta all’interno di cinque menù tematici, ideati in funzione delle esigenze di un consumatore sempre più vario.
Un sistema integrato, basato su applicazioni mobile e desktop, ha il compito di gestire gli ordini, nell’ottica di semplificare la scelta e la personalizzazione dei piatti, automatizzando la produzione, riducendo i tempi di smistamento e permettendo di analizzare in modo efficiente i trend e i gusti della clientela. Gli ordini vengono ricevuti in tempo reale, senza limitazioni di giorno e orario. La consegna avviene entro la mattinata del giorno successivo all’ordine, in tempo per servire i piatti scelti per il business lunch. Una volta ricevuta la consegna, il cliente è pronto al servizio in meno di due minuti.
Fondata da Andrea Cova e Matteo Minardi nel 2016 SoulKitchen.bio è già attiva su Milano, Torino e Monza Brianza. «SoulKitchen.bio è nata da ristoratori ed è pensata per ristoratori – ha dichiarato in una nota Andrea Cova, CEO e co-founder di SoulKitchen.bio. Offriamo un prodotto di qualità, spesso economicamente insostenibile per un buon numero ristoratori, ma che SoulKitchen.bio rende accessibile facendo leva su grandi volumi. Noi mettiamo a disposizione dei locali, con e senza cucina, una manodopera efficiente, investimenti in ricerca e sviluppo delle materie prime e di nuove ricette, una logistica che abbatte i costi di magazzino e di conservazione delle merci».
Per Stefano Molino, partner di Innogest «il team di SoulKitchen.bio ha dimostrato di saper abbinare al talento degli chef la potenza di una piattaforma innovativa e scalabile. SoulKitchen.bio ha reinventato in chiave digitale i servizi per la ristorazione e si pone come interlocutore privilegiato per un mercato di riferimento di decine di migliaia di esercizi commerciali».