Esiste ancora un forte divario tra ciò che i clienti si aspettano e ciò che le banche tradizionali attualmente offrono, in uno scenario che vede avanzare l’offerta di servizi innovativi proposti dalle Big Tech che si stanno posizionando nel settore (Amazon, Ant Financial, Apple, Facebook, Google e Tencent) e dalle challenger bank (quelle che non hanno filiali fisiche né online e sono mobile only, come N26, Revolut, Qonto, solo per citare quelle europee). Ad evidenziarlo è la nuova edizione del World FinTech Report 2020 di CapGemini ed Efma, presentato quest’anno nel periodo della pandemia da coronavirus che sta mettendo a dura prova – e contribuendo a trasformare – anche il settore bancario.
Eppure proprio l’emergenza Covid-19, rimarca il report, potrebbe essere l’occasione per le banche di evolvere e recuperare il ritardo, puntando ad offrire una migliore esperienza e migliori servizi ai clienti. Se le banche vogliono rimanere attraenti e competitive in questo panorama mutevole, (anche per i clienti Millennial), devono trasformarsi in Inventive Bank, cioè banche agili e incentrate sul cliente. A questo punto il concetto di open banking si evolve fino a diventare Open X.
World FinTech Report 2020: cos’è Open X
L’open banking, lo ricordiamo, è una condivisione dei dati tra i diversi attori dell’ecosistema bancario, naturalmente autorizzata dai clienti. Nasce con la PSD2 (Payment Services Directive 2), direttiva europea sui pagamenti digitali, emanata nel 2018. Per la prima volta questa direttiva obbliga le banche europee ad aprire le proprie API (Application Program Interface) a società del fintech (tecnologia applicata alla finanza) e altre aziende che si occupano di prodotti e servizi finanziari. Questo cambiamento consente alle società esterne (le cosiddette terze parti) accesso ai dati di pagamento: in sostanza significa che c’è maggiore competizione nelle aree di tradizionale dominio delle banche. Ma l’open banking è stato solo l’inizio, dicono ora CapGemini ed Efma. Sebbene sia stato un catalizzatore di trasformazione, non è un punto di arrivo ma un un trampolino di lancio verso un’informazione a flusso libero, la sharing economy in ambito FinTech. Open X fa un balzo in avanti rispetto all’approccio basato sulla conformità dell’open banking e passa a un continuo eXchange di dati e risorse, che innesca un ciclo di innovazione di prodotto potenziato (eXpedited), che migliora continuamente la customer eXperience.
“Le banche tradizionali si trovano in un momento critico. Devono abbracciare Open X o rischiano di diventare irrilevanti”, dice John Berry, CEO di Efma.
PER CONTINUARE A LEGGERE L’ARTICOLO CLICCA QUI